Come utilizzare la colomba avanzata

Ottima come base per tanti dolci diversi. Alcune ricette

Passata è la Pasqua e la colomba, o quel che ne resta, se ne sta a rinsecchire nella dispensa. Non sia mai! Con pochi altri ingredienti (fra i quali avrete sicuramente a disposizione anche il cioccolato, al latte o fondente, avanzato dalle uova di Pasqua) e un po’ di fantasia ci possiamo inventare tanti dessert sfiziosi e golosi, tutto nel nome del riciclo.

Intanto, cosa è la colomba di Pasqua? Considerata un po’ la sorella minore di panettone e pandoro, è un dolce tipico italiano di pasta lievitata le cui origini sarebbero longobarde. In realtà con questo nome venne messa in vendita per la prima volta negli anni ‘30 del secolo scorso a Milano dalla Motta, in modo da poter utilizzare gli stessi macchinari e ingredienti (farina, uova, burro, zucchero, lievito, arance candite) che servivano per produrre il panettone, da cui si differenzia perché ricoperta di mandorle e glassa di zucchero.

Perché la forma di colomba? Sia nella Bibbia sia nel Vangelo, la colomba è emblema dello Spirito Santo, ma anche nella cultura generale è simbolo di speranza, pace e salvezza. Ben si adatta dunque al periodo della Pasqua.

Un’idea tira l’altra

E adesso veniamo alle ricette. La colomba avanzata può essere tagliata a fette da usare come base di un classico tiramisù al caffè o di una zuppa inglese con crema pasticcera e liquore; con l’aggiunta di meringa e panna montata ne verrà fuori un ottimo semifreddo; tagliate la base, guarnitela con crema pasticcera e sbriciolatevi sopra altri pezzetti della colomba e avrete una simil Torta Mimosa.

Volete osare di più? Fatta a cubetti non troppo piccoli, bagnateli nel latte, pressateli in una teglia da forno e guarnite questa base con una crema di ricotta o yogurt, zucchero a velo e uova, ricoprite con altri strati di colomba, per finire scaglie di cioccolata, granella di frutta secca o quello che preferite: cuocete in forno a 180°C e avrete una Torta di colomba.

Volete provare con la frutta? Ottimo il crumble di mele: sbucciate, tagliate a pezzetti e cotte per una decina di minuti con burro, zucchero di canna, succo di limone, cannella, versatele poi con tutto il loro sugo in una pirofila imburrata, ricoprite con la colomba tagliata a cubetti, spolverizzate con zucchero e volendo altra cannella e infornate a 200°C. Bastano dieci minuti di cottura, magari con un po’ di grill alla fine per dorarla alla perfezione.

Sugli scaffali

Come è successo ai classici panettone e pandoro, anche della colomba adesso esistono tante varianti oltre a quella tradizionale: senza canditi, con frutta, al cioccolato e ciliegie, al pistacchio, all’arancia, con gocce di cioccolato, senza lattosio e senza glutine.

La novità nei Coop.fi è una colomba, artigianale e freschissima, firmata Banco del Gusto. Nel formato da 750 grammi, è realizzata con pasta madre, i canditi provengono dalla Sicilia e sono senza conservanti, gli aromi di vaniglia e olio di arancio sono naturali. La confezione dai colori delicati e rosati ben si abbina a una tavola pasquale.

Quanto lievita!

I tempi di lievitazione per una colomba fatta all’antica vanno dalle 8-10 ore per la prima lievitazione alle 4-5 ore della seconda. C’è chi la fa anche in casa con lievito madre, ma si tratta di una lavorazione che richiede numerose attenzioni, come rinfrescare il lievito ogni tre ore. Sul web ci sono molte ricette per chi vorrà sperimentare.

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