Nella giornata nazionale degli alberi, Unicoop Firenze ha aperto le porte del bosco realizzato a Montopoli in Val d’Arno: qui, in collaborazione con lo scienziato Stefano Mancuso e il team multidisciplinare Pnat, e con la consulenza di Legambiente, ad aprile 2022, Unicoop Firenze ha realizzato in questa area il primo bosco biosostenibile d’Italia, con la partecipazione di oltre 5000 soci che hanno contribuito alla raccolta fondi del progetto “Abbraccia un albero”, donando 225mila Euro impiegati per piantare tremila alberi nell’area di sei ettari precedentemente occupata da un allevamento industriale e bonificata da Unicoop Firenze.
Per l’occasione il bosco ha ospitato la visita di due classi delle scuole primarie di Montopoli in Val d’Arno che hanno visitato il bosco e piantato dieci nuovi alberi che arricchiscono di ulteriore verde l’area.
Nella mattinata è stata anche inaugurata l’aula didattica, uno spazio pensato per accogliere scuole e visitatori e per realizzare attività didattiche e divulgative. L’inaugurazione è avvenuta giovedì 21 novembre, alla presenza di Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana, Linda Vanni, Sindaca di Montopoli in Val d’Arno, Daniela Mori, Presidente del Consiglio di sorveglianza Unicoop Firenze, Stefano Mancuso, Professore presso l’Università di Firenze e Fausto Ferruzza, Presidente Legambiente Toscana.
Un impegno per l’ambiente e per il futuro
«L’idea di un’aula didattica nel bosco è poetica, antica e innovativa al tempo stesso. Sottolinea il legame con la natura, apre la mente e ricorda le radici dell’insegnamento grazie ad una struttura in legno e vetro di pochissimo impatti visivo ed ambientalmente sostenibile. La nascita e la cura di questo nuovo bosco, la riscoperta degli spazi aperti e dell’importanza degli alberi, preziosi alleati sia contro i cambiamenti climatici che per la difesa del suolo, sono passi importanti, che dimostrano la rinnovata sensibilità delle amministrazioni toscane, delle associazioni come Legambiente ma anche delle imprese come Unicoop Firenze e della società civile, più attente alle questioni ecologiche e alla promozione di stili di vita più sostenibili. Un grazie da parte della Regione Toscana a chi ha contribuito alla realizzazione di questo progetto», ha dichiarato Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana.
«Grazie a Unicoop Firenze per questo bellissimo regalo, realizzato sul nostro territorio. In questi mesi abbiamo seguito con attenzione l’avanzamento dei lavori perché aspettiamo con ansia il giorno il cui il bosco sarà accessibile e aperto al pubblico. I cittadini e le cittadine di Montopoli non vedono l’ora di vedere la trasformazione di questo luogo, un’area che è stata completamente bonificata e che adesso è diventata il simbolo di quanto si possa restituire all’ambiente. Per cui grazie a Unicoop Firenze, ai progettisti, alle ditte che hanno realizzato l’aula didattica e agli uffici comunali. Grazie per aver donato ai bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze di Montopoli e non solo, un luogo privilegiato per imparare a rispettare il pianeta che abitiamo», il commento di Linda Vanni, Sindaca di Montopoli in Val d’Arno.
«In questa Giornata nazionale dedicata agli alberi, abbiamo aperto le porte del bosco di Montopoli che è un esempio di come, lavorando insieme, è possibile dare risposte concrete e contribuire in modo decisivo alla grave crisi climatica che investe il nostro Pianeta. Questo progetto è nato dalla collaborazione con l’amministrazione, con Legambiente, l’Università di Firenze, con il fondamentale contributo scientifico di Stefano Mancuso e il sostegno di oltre 5mila soci che hanno donato per la campagna “Abbraccia un albero”: grazie a un incredibile lavoro di squadra, oggi questa area è davvero un luogo di rigenerazione, dove il bosco sta crescendo e sta producendo benefici all’ambiente, costantemente monitorati grazie al team Pnat. Oggi il bosco ha accolto nuove piante, messe a dimora dagli alunni in visita, e vede l’inaugurazione di una nuova bellissima aula, uno spazio pensato per ospitare scuole e visitatori e per realizzare attività didattiche e divulgative. Questo bosco è davvero un luogo di tutti che, da primavera, aprirà le porte alle visite delle scuole e di soci e cittadini, perché possa diventare un’occasione di riflessione sulle azioni quotidiane che ognuno di noi può compiere per salvare il Pianeta, cominciando subito», ha dichiarato Daniela Mori, Presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze.
«Grazie all’opera comunitaria promossa da Unicoop Firenze, al posto di un luogo prima degradato, inquinato e coperto di cemento, abbiamo oggi un nuovo bosco restituito alla natura e alla cittadinanza. Ci auguriamo è che quanto fatto a Montopoli possa diventare un modello da esportare e replicare in tutta Italia. Soltanto lavorando dal basso e moltiplicando le azioni virtuose, infatti, possiamo sperare di contrastare efficacemente la crisi climatica», ha affermato Stefano Mancuso, Scienziato e Professore dell’Università di Firenze
«Desigillare il suolo, renderlo di nuovo permeabile all’acqua, restituirlo pienamente alla natura, è una delle misure di adattamento più importanti che possiamo concretizzare sui nostri territori se li vogliamo davvero rendere resilienti alla nuova fase storica che stiamo vivendo. Inoltre, aver tolto qualcosa come 17.500 tonnellate di rifiuti edili, tra calcestruzzo, asfalto, detriti misti e amianto, e averli portati opportunamente a riciclo o, come nel caso dell’eternit, a smaltimento controllato, è un’azione di bonifica molto significativa, che andrebbe emulata ed esportata ovunque possibile», ha concluso Fausto Ferruzza, Presidente Legambiente Toscana.
Il bosco
Dal cemento a un’oasi verde: su 6 ettari di terreno, a Montopoli sono stati piantati 3000 nuovi alberi che, secondo le stime, in 10 anni potranno assorbire 170 tonnellate di CO2 e una mole consistente di altri inquinanti (polveri fini, ossido di azoto, ecc), mentre, a 20 anni, il “risparmio” di CO2 sarà di 600 tonnellate e a 30 anni di 1400 tonnellate. Nell’esperienza dei visitatori, il bosco si propone quindi, come un vero e proprio esperimento in campo aperto dove toccare con mano il tema della sostenibilità e riflettere sulle azioni positive che l’uomo può fare per invertire la rotta della crisi climatica. Piantare alberi è la più semplice ed efficace e il bosco di Montopoli ne dà prova attraverso gli studi e le rilevazioni in corso; nel bosco, infatti, è stato installato un sistema di monitoraggio e mappatura che permette di valutare l’evoluzione del bosco e quantificare i benefici ambientali che questo apporta all’ambiente circostante.
La crescita e i numeri del bosco: il monitoraggio di Pnat
A due anni dall’avvio del progetto le piante del bosco sono cresciute iniziando a creare un ecosistema sempre più stabile. Le specie, inizialmente selezionate per la loro capacità di adattarsi alle condizioni climatiche della zona, hanno richiesto, nel tempo, alcuni adattamenti. Alcune, infatti, non sono riuscite ad adattarsi alle particolari condizioni pedoclimatiche e alle modifiche stagionali conseguenti al riscaldamento globale. Alcune specie, meno adatte, sono state, quindi, sostituite con piante più resistenti alle esigenze del terreno e alle nuove condizioni climatiche, senza compromettere l’equilibrio naturale e la biodiversità del bosco.
È stato inoltre integrato un sistema di monitoraggio che, tramite metodologie validate dalla letteratura scientifica, permette la quantificazione della CO2 fissate e dei principali inquinanti atmosferici rimossi dalle piante. Le misure sono effettuate, in continuo, su un campione di 20 alberi. Le 20 piante monitorate hanno, fino ad oggi, accumulato 3,7 tonnellate di CO2; da gennaio 2024 sono stati rimossi circa 1,10 kg di inquinanti atmosferici.
L’aula didattica
A due anni e mezzo dall’inaugurazione, il bosco ospita da oggi anche la nuova aula didattica, uno spazio polifunzionale che potrà essere utilizzato per workshop, seminari e conferenze collegate al tema del rapporto uomo – natura, oltre che come aula per le scuole portate in visita nell’ambito dei percorsi educativi di Unicoop Firenze nelle scuole toscane.
L’aula didattica è un edificio realizzato in legno e vetro, di circa 100 metri quadri, composto da una struttura a campate e energicamente indipendente attraverso energie rinnovabili: nel parcheggio, in prossimità dell’accesso al bosco, sono state realizzate due pensiline fotovoltaiche che contribuiranno a soddisfare le necessità energetiche dell’aula. Dall’aula si si ha una visione completa del bosco: gli studenti e i visitatori che frequenteranno l’edificio avranno sempre la sensazione di trovarsi in un ambiente naturale e potranno osservare il bosco in continua evoluzione.
Da primavera prenderà il via un calendario di visite guidate aperto a soci e cittadini guidate dal Legambiente e Pnat: un’occasione per scoprire più da vicino gli importanti benefici del bosco sulla qualità dell’aria e per riflettere sul tema della sostenibilità e delle azioni possibili di fronte alle urgenze del cambiamento climatico.
Scuole in visita
Il progetto del bosco di Montopoli è nato con l’obiettivo di rinaturalizzare un’area abbandonata per renderla fruibile e massimizzarne l’utilità ambientale. Il secondo, ma non meno importante obiettivo, è la funzione di tipo didattico che mira a mostrare a studenti e visitatori gli innumerevoli benefici che gli alberi regalano, attraverso i loro processi fisiologici naturali e la loro importanza per combattere il riscaldamento globale.
Dall’inaugurazione ad oggi, il bosco ha accolto la visita di 100 classi delle scuole secondarie di primo grado delle sette province toscane, accompagnati dai propri insegnanti e dagli educatori delle cooperative Meta, Koiné e Arancia Blu.
Il percorso educativo che ha coinvolto le classi è intitolato “Un bosco per tutti” e si traduce in un 500 ore complessive dedicate al tema della sostenibilità nel totale delle classi: dopo gli incontri preparatori in classe e l’approfondimento su carta dei temi ambientali, la visita nel bosco ha rappresentato per gli alunni l’opportunità di vivere un’esperienza di gruppo immersi nella natura e di comprendere i meccanismi della rigenerazione.
Da primavera 2025 il bosco riaprirà le porte alle scuole, con la visita di altre 50 classi, di cui 30 provenienti dai Comuni di Montopoli in Val d’Arno, Cascina e dal territorio della Valdera.