Giunge al termine anche Abbraccia Volterra, la campagna di mecenatismo popolare promossa da Unicoop Firenze per contribuire al finanziamento del restauro della Cattedrale di Santa Maria Assunta a Volterra, dopo le precedenti esperienze a sostegno del patrimonio artistico toscano.
Oggi 4 giugno a Volterra è stato presentato alla stampa l’esito della raccolta, alla presenza di Alberto Silvani, vescovo di Volterra, di Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne di Unicoop Firenze e di Giovanni Furiesi, presidente della sezione soci Coop di Volterra.
Il bilancio è di oltre 31mila euro raccolti, grazie a migliaia di donazioni, sia attraverso la piattaforma online Eppela, sia attraverso le iniziative organizzate dalla sezione soci Coop di Volterra, come cene ed eventi. Un importante contributo è arrivato anche dalle donazioni alle casse (11,160 euro), dove i soci potevano sostenere Abbraccia Volterra con un euro o 100 punti della carta socio.
In tutto sono migliaia le persone che, con un piccolo o importante contributo, hanno sostenuto il restauro della cattedrale, con l’obiettivo di riaprirla al pubblico entro il 2020. Il prossimo anno, infatti, si terranno le celebrazioni del novecentesimo anniversario della dedicazione della cattedrale, consacrata da Papa Callisto il 20 maggio 1120.
La campagna di mecenatismo popolare Abbraccia Volterra è iniziata a settembre 2017, in risposta alla chiamata del vescovo di Volterra Alberto Silvani, preoccupato per la sorte dei lavori di restauro del Duomo.
L’intervento, infatti, era già iniziato nel 2016, sostenuto con le risorse ricavate dall’otto per mille e da una donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e aveva riguardato parte delle superfici di facciata della navata laterale destra, la Cappella dell’Addolorata e quella del Santissimo Nome di Gesù.
Ma nel 2017 il rischio di uno stop ai lavori in mancanza di ulteriori risorse si era fatto concreto. Da qui la mobilitazione di Unicoop Firenze, che, con lo strumento del crowdfunding e la partecipazione della piattaforma Eppela, ha lanciato la campagna Abbraccia Volterra. Fra le diverse iniziative, che hanno raccolto i 31mila euro destinati al restauro, un contributo importante è arrivato dalle due cene galeotte del 15 dicembre e del 23 marzo 2018, che la Casa di reclusione di Volterra ha deciso di dedicare alla campagna Abbraccia Volterra.
Per favorire, oltre alle donazioni, anche la partecipazione e la valorizzazione del territorio, di Volterra e dei suoi tesori, durante la campagna di crowdfunding si sono tenuti appuntamenti di turismo culturale organizzati da Unicoop Firenze in collaborazione con le istituzioni locali, per portare soci e clienti alla scoperta della Volterra nascosta.
“Con Abbraccia Volterra la cooperativa ha dato il suo contributo per il restauro di un elemento importante del patrimonio artistico toscano. In passato lo abbiamo fatto su diversi territori, da Firenze a Pisa, fino a Empoli – fanno sapere da Unicoop Firenze – per Unicoop Firenze, infatti, l’impegno per la cultura e per l’accesso alla cultura da parte dei cittadini è un aspetto fondamentale del rapporto con la comunità”.
“Vogliamo ringraziare tutti i cittadini che hanno partecipato agli eventi che hanno contribuito alla raccolta. Il vero successo della campagna sta nell’aver attivato relazioni e interesse per il patrimonio artistico del nostro territorio” afferma Giovanni Furiesi, presidente della sezione soci Coop di Volterra.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta a Volterra
La cattedrale di Santa Maria Assunta a Volterra sorge in piazza San Giovanni, accanto all’antico ospedale cittadino e al Battistero. Si tratta di uno degli edifici simbolo della Volterra medievale, tra i massimi esempi di romanico pisano, costruito addirittura prima del Palazzo dei Priori, noto come il più antico palazzo civico toscano.
Consacrata da papa Callisto il 20 maggio 1120, la cattedrale ospita preziose opere d’arte, sia antiche che moderne e contemporanee. Fra queste, la deposizione lignea policroma del 1228, il soffitto a cassettoni intagliato e dorato con i santi protettori della città e il rosone in vetro istoriato, realizzato dal professor Mino Rosi nel 1989 in occasione della visita del pontefice Giovanni Paolo II.
Proprio in vista delle celebrazioni per i 900 anni dalla consacrazione, la diocesi di Volterra ha deciso l’avvio dei lavori, cadenzati in più fasi: oltre al restauro delle coperture, della facciata della navata laterale destra, della Cappella dell’Addolorata e del Santissimo Nome di Gesù, il progetto prevede la messa in sicurezza degli impianti di luce e riscaldamento e del soffitto ligneo, il restauro degli intonaci, delle colonne e dei paramenti murari esterni, gravemente corrosi dagli agenti atmosferici.