Il 13° Congresso regionale riconferma Roberto Negrini presidente di Legacoop Toscana per altri quattro anni.
A deciderlo i 300 delegati, rappresentativi dei diversi settori e aree territoriali, riuniti il 22 marzo all’Auditorium della Camera di Commercio di Firenze per “Rivoluzioni cooperative: imprese di persone che generano comunità e futuro”.
I numeri della cooperazione
Quella che riconferma alla propria guida Roberto Negrini è una realtà che conta 911 cooperative, 1.697.000 soci, 45mila addetti (il 58% donne) e un valore della produzione pari a 8 miliardi e 540 milioni di euro. Circa 5000 gli amministratori, il 15% sotto i 40 anni.
Rafforzamento della cooperazione e rigenerazione cooperativa
Sono due dei 10 punti indicati dal presidente di Legacoop Toscana in un “manifesto” di impegni per il prossimo mandato.
“In uno scenario esterno complicato, la nostra cooperazione è solida nei fondamentali – afferma Negrini – Alcune cooperative sono leader in molti settori, non solo economicamente ma anche e soprattutto socialmente, verso i soci e verso la collettività: dobbiamo sfruttare la vera potenzialità del nostro modello, tornare a essere più cooperative, rimettere il socio al centro dell’azione e continuare a impegnarci nella promozione della cultura cooperativa. Questi primi anni di impegno in questa direzione ci dimostrano che possiamo catturare l’interesse dei giovani, che condividono i nostri valori. Dobbiamo però cambiare passo e “andarli a cercare”, fargli capire cos’è una cooperativa e cosa rappresenta la nostra associazione”.
Un pensiero cooperativo innovativo
Secondo Negrini occorre un ‘pensiero cooperativo innovativo’: “Se la cooperazione è diventata una parte rilevante dell’economia del nostro territorio è perché nel passato i cooperatori hanno cercato di immaginare un futuro: in un momento in cui la politica non ha un pensiero di lungo periodo, noi abbiamo il dovere e la responsabilità di averlo”.
Il “manifesto” di impegni in 10 punti
- Un nuovo percorso di crescita per le cooperative, che ne supporti il riposizionamento strategico attraverso un’implementazione delle professionalità associative e una riconfigurazione dei centri servizi,
- Investimenti per il futuro con percorsi e laboratori specifici sull’innovazione,
- Incentivazione delle aggregazioni tra produttori in forma cooperativa (agricoltori e artigiani in primis)
- Promozione di cultura cooperativa continuando a far conoscere il modello cooperativo tra i giovani delle Università e in nuove forme sperimentali negli istituti superiori.
- Tra le linee di azione anche la promozione di nuova cooperazione, dal workers buyout a forme cooperative innovative che integrino stakeholders diversi per una nuova idea di welfare.
- L’impegno sarà indirizzato ad aumentare la partecipazione consapevole dei soci attraverso corsi di formazione rivolti non solo ai consiglieri di amministrazione ma a tutti i soci e studiando adeguati modelli di partecipazione in rapporto alle dimensioni dell’impresa.
- Per supportare la ripresa di una socialità dal basso Legacoop Toscana continuerà a promuovere il modello delle Cooperative di comunità
- e sperimenterà un bando per rilanciare e sostenere le iniziative di promozione sociale, culturale ed economica e dei circoli cooperativi aderenti (che sarà aperto dal 1° aprile al 14 giugno, 4 premi da 2.500 euro ciascuno), perché tornino a essere punti di riferimento per le comunità.
- C’è anche l’intento di creare una rete tra i soci lavoratori delle cooperative aderenti a Legacoop per promuovere la nascita di una comunità di persone che si identifichi nei valori della cooperazione e
- di sostenere un rinnovamento della classe dirigente prevedendo percorsi di formazione di alto livello in cui i cooperatori storici si confrontino con quelli più giovani.
La riorganizzazione interna
Con il 13° Congresso regionale si completa il percorso di riorganizzazione del movimento cooperativo regionale aderente a Legacoop: l’Associazione Area Lavoro Produzione & Servizi Legacoop Toscana e l’Associazione cooperative consumatori Distretto Tirrenico (ACCDT) confluiscono in Legacoop Toscana.
Cinque i Dipartimenti: Area Consumo, Area Lavoro Produzione & Servizi, Area Agroalimentare e Pesca, Area Welfare, CulTurMedia oltre a Dettaglianti e Circoli.
“Oggi si completa un riassetto che renderà Legacoop Toscana più snella ed efficiente – afferma Negrini – in grado di dare ancora più attenzione ai territori, incrementando le professionalità e la capacità di offrire servizi di qualità alle nostre imprese”.