La spesa degli italiani al tempo del Coronavirus

In aumento l'acquisto di ingredienti per fare pane e dolci fatti in casa, cioccolata e vino, grande attenzione ai prodotti per l'igiene. La fotografia dei consumatori italiani alla quinta settimana del Covid 19

Finito il periodo delle scorte con acquisti di pasta, riso, olio, e pelati delle prime settimane dall’inizio della pandemia da Coronavirus (dal 24 febbraio al 15 marzo), gli italiani cambiano la loro spesa e riempiono i loro carrelli con farina e lievito di birra, che raggiungono rispettivamente nelle ultime due settimane un +205% (+114% nelle prime tre settimane di pandemia) e un +203% (era +117%). Che il maggior tempo da riempire a casa o la necessità del momento ci abbia fatto riscoprire il sapere antico del fare pane e dolci in casa? Pare di sì, almeno stando alla ricerca di italiani.coop che hanno analizzato i dati di vendita forniti da Coop Italia.

Le conserve continuano ad essere acquistate, anche se con un leggero calo: + 48% nelle ultime due settimane (era +56% nelle prime tre). In crescita le uova, usate anche come materie prime per i preparati da forno, con +58% tra il 16 e il 23 marzo (era +37% nelle prime tre settimane) e stabile la vendita di zucchero con un +43% in tutte e 5 le settimane.

Tiene la pizza Margherita, l’intramontabile classico con un +125% (era +58% nelle prime tre settimane), e non si rinuncia a comprare i freschi ed i freschissimi, +10% in media nelle 5 settimane di pandemia. Si preferiscono le carni bianche e rosse (+20%) e l’ortofrutta (+16%), al pesce che registra un -8% nelle 5 settimane di pandemia.

Forse per compensare gli abbracci mancati o perché si è ceduto ai peccati di gola, nelle ultime due settimane le creme spalmabili (come la Nutella) registrano un +46% (era +10% nelle prime tre). Complice la chiusura dei parrucchieri nelle ultime due settimane è aumentato anche l’acquisto di prodotti per capelli (+24% contro il +2% nelle prime tre settimane) e delle colorazioni un +135% (era +25% nelle prime tre).

In crescita nelle ultime due settimane anche la vendita di vino (+31%, contro l’ +1% nelle prime tre), degli aperitivi (+13%) e della birra. 

Stabile l’acquisto dei prodotti per l’igiene della persona e della casa. Nelle ultime due settimane (dal 16 al 23 marzo) l’acquisto di disinfettanti è al +398% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, anche se sempre minore al +561% delle prime tre settimane (24 febbraio-15 marzo). I disinfettanti per superfici registrano +225% nelle ultime due settimane, la candeggina un +103%, i guanti monouso +156%, l’alcol etilico e alimentare +87% e i termometri +230%.

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