Si avvicina il Natale e con esso la frenesia dei regali. Ma quando scriviamo la letterina a Babbo Natale, pensiamo anche ai nostri animali?
Sembra proprio che non ci dimentichiamo di cani, gatti & co e che ogni occasione sia buona per ricordare il nostro affetto, figurarsi a Natale.
Guido Guerzoni, docente all’Università Bocconi, nel suo spassoso saggio Pets – Come gli animali domestici hanno invaso le nostre vite e i nostri cuori (ed. Feltrinelli), propone una carrellata di manie e stranezze che fanno riflettere su un rapporto che negli ultimi decenni è cambiato profondamente. Da cani e gatti senza nome ai quali era vietato varcare la soglia di casa, nutriti a pane e acqua, a cani che sfoggiano un ampio guardaroba, gatti che hanno la possibilità di riposare su cucce all’ultimo modello e permettersi di fare i capricci per il cibo.
Per rimanere sul tema “doni”, Guerzoni dà qualche numero che ci sorprenderà: il 35% delle persone fa un regalo ai propri animali per il compleanno e il 40% per Natale. Negli Stati Uniti nel 2018 sono stati spesi 480 milioni di dollari per i costumi di Halloween e 15 miliardi per abbigliamento e accessori vari.
È giusto far trovare un pacchettino sotto l’albero anche al nostro cane?
«Facciamo i regali ai nostri amici animali perché li riteniamo parte della famiglia o della cerchia di amici più cari – spiega Francesca Triossi, biologa comportamentista con una lunga esperienza in Inghilterra -. Se sono felici di ricevere un regalo? Gli animali non hanno le nostre aspettative e se non trovano un pensierino sotto l’albero non ne rimarranno delusi. L’atteggiamento del nostro cane di fronte a un regalo è legato alle emozioni che trasmettiamo e alle nostre reazioni. Se insieme al pacchettino mi mostro sorridente, felice e rilassato e unisco esclamazioni di gioia, questo genererà nel cane curiosità ed eccitazione. Se lascio il regalo vicino al cane e poi mi allontano, probabilmente lo aprirà senza dimostrarci quella reazione allegra che in fondo ci aspettiamo. Le nostre emozioni e comportamenti sono assorbiti e rielaborati, generando negli animali un comportamento specifico».
Esiste un regalo giusto?
«Io credo che sia un po’ come con i bambini piccoli: le cose “utili” fanno più piacere a noi genitori. Il bambino in realtà apprezza di più quello che gli crea un immediato piacere. Penso che sia lo stesso per il cane. Il cappottino ultimo grido, il collare coi brillantini, la medaglietta più bella, sono oggetti che apprezziamo più noi dei nostri animali. Bisogna pensare con la testa del cane. Un sacchetto di croccantini o un oggetto da mordere sono tutte cose che vengono sicuramente apprezzate. Un frisbee o una palla da tennis che non usiamo più, per esempio, sono ottimi giochi e per lui hanno un valore decisamente superiore rispetto al regalo costoso che ha catturato la nostra attenzione».
In rete è possibile trovare molti suggerimenti che ci insegnano come costruire giochi riciclando quello che abbiamo in casa. Regali etici e sicuramente molto apprezzati.
«È giusto amare e coccolare gli animali – conclude la biologa -, ma non dobbiamo dimenticare i loro bisogni di base. Rispettarli per quello che sono è il massimo grado di amore che possiamo donare».
E a proposito di regali, ricordiamoci sempre che gli animali non sono oggetti da scartare sotto l’albero, ma creature senzienti da accogliere in famiglia con responsabilità. Per sempre.