Il Cuore si scioglie per i poveri di Roma

Consegnati oltre 50 quintali di generi alimentari per aiutare le persone che a Roma vivono per strada. Il cibo sarà distribuito dall'elemosiniere di Papa Francesco, padre Konrad Krajewski

“Solidarietà che vince, non si cambia”. Potrebbe essere questo il senso della terza consegna di generi alimentari da parte della Fondazione Il Cuore si scioglie all’elemosiniere di Papa Fancesco, padre Konrad Krajewski, che si occupa di prendere in carico le tonnellate di prodotti che la Fondazione dona ai bisognosi romani.

Dopo le prime due consegne del 19 dicembre e del 16 gennaio, la Fondazione è tornata a varcare le porte del Vaticano per portare altri 55 quintali di pasta, olio, pomodoro, tonno, latte e biscotti per le persone che a Roma vivono in strada.

L’impegno di Unicoop Firenze e della Fondazione Il Cuore si scioglie per contrastare l’emergenza alimentare è costante e si articola sia nelle iniziative sul territorio, sia nelle raccolte alimentari che due volte l’anno mobilitano migliaia di volontari, che raccolgono centinaia di tonnellate di prodotti che arrivano direttamente alle associazioni che sul territorio si occupano delle persone in difficoltà.

Durante l’emergenza Covid19 in piena terza fase nell’ambito dell’impegno per il contrasto alle disuguaglianze, Unicoop Firenze, in collaborazione con la Fondazione Il cuore si scioglie, ha organizzato sabato 4 luglio in Toscana una raccolta alimentare raddoppiando quanto donato da soci e clienti, per un totale di 196 tonnellate di prodotti che sono arrivati nelle case delle persone più fragili. A inizio giugno infatti la cooperativa, dopo aver sostenuto le famiglie in difficoltà con 120.000 euro di Spesa Sospesa raccolti e raddoppiati ad aprile, ha presentato la campagna Nessuno Indietro, che prevede un contributo economico di un milione di euro, a disposizione delle associazioni del territorio impegnate su tematiche sociali e in particolare su povertà, disabilità, violenza di genere e disagio giovanile. Sulla povertà, ed in particolare sull’emergenza alimentare, il primo passo è stato il raddoppio di quanto raccolto con la raccolta alimentare del 4 luglio.

Le missioni in Vaticano sono state organizzate dopo che l’elemosiniere del Papa aveva evidenziato la necessità di generi alimentari per sostenere le famiglie povere e chi non ha una casa e dorme nelle stazioni della capitale. La Fondazione ha raccolto la richiesta di intervento ed ha organizzato le donazioni, i cui prodotti sono stati rapidamente esauriti negli interventi organizzati dal Vaticano. 



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