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Nicoletta Verna è la vincitrice del Premio “la città dei lettori”

A sceglierla sono stati i lettori dei Circoli di lettura delle sezioni soci Unicoop Firenze. La premiazione è avvenuta il 4 giugno al Belvedere di Villa Bardini nell'ambito del Festival "la città dei lettori"

È Nicoletta Verna, autrice del libro “I giorni di vetro” la vincitrice della terza edizione del premio “La città dei lettori”, istituito dal Festival “La città dei lettori” grazie alla collaborazione tra Associazione Wimbledon APS e Unicoop Firenze.

A selezionare la scrittrice tra gli autori e le autrici che hanno preso parte alla manifestazione nel 2024 – sia per meriti letterari che per empatia con il pubblico – sono stati i lettori dei Circoli di lettura delle sezioni soci Unicoop Firenze.

Nella rosa dei finalisti che si sono incontrati ieri a Villa Bardini, Firenze, per partecipare alla proclamazione, anche Pegah Moshir Pour con La notte sopra Teheran (Garzanti), Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli), Ilaria Gaspari con La reputazione (Guanda), Francesco Carofiglio con La stagione bella (Garzanti) e Jacopo Storni con Tiziano Terzani mi disse (Ediciclo Editore). 

Foto Cristina Andolcetti
Foto Cristina Andolcetti

La premiazione è avvenuta mercoledì 4 giugno nel belvedere del giardino di Villa Bardini nell’ambito della tappa fiorentina del Festival “la città dei lettori” – che sarà ospitata a Villa Bardini fino all’8 giugno, durante un incontro tra i sei finalisti del premio e i lettori dei Circoli di lettura, che hanno potuto avere così ancora una volta l’occasione per conoscere fuori dalle pagine dei libri letti, gli autori e le autrici.

L’evento ha aperto ufficialmente l’ottava edizione del festival, che fino all’8 giugno accoglierà autori, editori, traduttori, divulgatori e curatori di primo piano per un calendario densissimo di incontri, presentazioni, talk, reading e iniziative speciali (www.lacittadeilettori.it).

Foto Cristina Andolcetti

«Questa serata» – dichiara Tommaso Perrulli, responsabile progetti sociali e scuola di Unicoop Firenze – «è la conclusione di un percorso con cui, grazie al Festival Città dei lettori, abbiamo coinvolto oltre 500 lettori dei 31 circoli di lettura distribuiti nelle sette province in cui è presente la cooperativa, lettori accomunati dalla passione per i libri e dalla volontà di socializzare la loro esperienza di lettura. I nostri circoli di lettura hanno dato una risposta partecipata ed entusiasta, vivendo tutte le tappe del Premio come occasione di incontro e scambio. Leggere è una ricchezza per la persona e un modo per fare comunità e, per questo, speriamo che a questa terza edizione possano seguirne altre, sempre più partecipate».

«L’eccezionalità del premio La città dei lettori» – spiega Gabriele Ametrano, direttore de La città dei lettori e presidente dell’Associazione Wimbledon APS – «è la libertà dei suoi votanti, che scelgono e votano liberi da schieramenti e interessi. Vince la qualità letteraria e l’empatia dei finalisti. Vince la letteratura nella sua vera veste. Vince Nicoletta Verna».

«Un premio che mi riempie di soddisfazione. Grazie», ha dichiarato la scrittrice Nicoletta Verna che nell’incontro con i lettori ha raccontato della sua passione per i libri e la lettura e di come sia stata affascinata sin da piccola dalla varietà immensa della letteratura, anche se è stato il Diario di Anne Frank il libro che le fatto scoprire il fascino della scrittura e che l’ha portata in seguito a farne una professione.

Nicoletta Verna. Foto Cristina Andolcetti

L’autrice e il libro

Nicoletta Verna è nata a Forlì ma vive a Firenze, dove lavora come editor per l’editore Giunti. Ha pubblicato per Einaudi “Il valore affettivo” (2021 e 2024), che ha avuto la menzione speciale al Premio Calvino e ha vinto il Premio Severino Cesari e il Premio Massarosa. Nel 2024 è uscito “I giorni di Vetro”, che ha vinto il Premio Manzoni per il Romanzo Storico ed è in corso di traduzione in diversi Paesi europei.

La storia di I giorni di vetro è quella di Redenta, nata a Castrocaro il giorno del delitto Matteotti. In paese si mormora che abbia la scarogna e che non arriverà nemmeno alla festa di San Rocco. Invece per la festa lei è ancora viva, mentre Matteotti viene ritrovato morto. È così che comincia davvero il fascismo, e anche la vicenda di Redenta, della sua famiglia, della sua gente.

Un mondo di radicale violenza – il Ventennio, la guerra, la prevaricazione maschile – eppure di inesauribile fiducia nell’umano. Sebbene Bruno, l’adorato amico d’infanzia che le aveva promesso di sposarla, incurante della sua “gamba matta” dovuta alla polio, scompaia senza motivo, lei non smette di aspettarlo. E quando il gerarca Vetro la sceglie come sposa, il sadismo che le infligge non riesce a spegnere in lei l’istinto di salvezza: degli altri, prima che di sé.

La vita di Redenta incrocia quella di Iris, partigiana nella banda del leggendario comandante Diaz. Quale segreto nasconde Iris? Intenso, coraggioso, “I giorni di Vetro” è il romanzo della nostra fragilità e della nostra ostinata speranza di fronte allo scandalo della Storia.

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