Al via questa mattina presso l’Istituto Comprensivo Montagnola – Gramsci a Firenze la piantagione del bosco didattico che verrà realizzato da Unicoop Firenze nell’ambito delle proposte educative 2021/2022.
Dedicate ad affrontare tematiche attuali ed urgenti come ambiente, solidarietà, cultura e benessere, le proposte educative Unicoop Firenze quest’anno hanno presentato interessanti novità progettate sul territorio, con le scuole e le sezioni soci Coop. Una di queste riguardava la creazione di un bosco didattico, nell’ottica di trasformare l’area verde intorno alla scuola in un laboratorio di biodiversità. Oggi l’incontro con il Comune di Firenze e Unicoop Firenze dà l’avvio ad un percorso che vedrà interagire i bambini della scuola con il bosco, nell’ottica di farli accompagnare nella crescita e nelle attività didattiche e ricreative da un nuovo “compagno di giochi”. All’iniziativa erano presenti l’assessora Sara Funaro e il responsabile proposte educative Unicoop Firenze, Tommaso Perrulli.
“Inizia in questi giorni la piantagione di alcuni boschi didattici che la Cooperativa, in collaborazione con le sezioni soci sul territorio, vuole realizzare nei prossimi mesi. I progetti dei boschi didattici hanno un valore in più perché sono un esempio di co-progettazione con le pubbliche amministrazioni e le scuole, che mettono al centro la valorizzazione degli spazi all’aperto riscoperti durante il periodo della pandemia”, spiega Tommaso Perrulli– responsabile proposte educative di Unicoop Firenze.
Grazie a questo bel progetto di Unicoop Firenze – dice l’assessore all’educazione Sara Funaro – i piccoli studenti della scuola dell’infanzia ed elementare della Montagnola hanno la possibilità di fare nuove esperienze formative all’aperto a contatto con la natura, dalla quale ricevono stimoli importanti per la loro crescita. La nostra amministrazione crede fortemente nell’Outdoor Education e ci stiamo investendo molto. Il rapporto con la natura e l’ambiente circostante è fondamentale perché insegna ai giovani, fin da piccoli, la cultura del rispetto dell’altro e di ciò che appartiene alla comunità”.
“In un momento storico come quello che stiamo vivendo – ha detto l’assessore all’ambiente Cecilia Del Re -, in cui i cambiamenti climatici stanno modificando il nostro paesaggio e le nostre città, aumentare gli spazi verdi e le foreste significa lanciare un messaggio forte di impegno per mettere l’ambiente e la salute al centro delle nostre scelte. Le iniziative di Unicoop Firenze sulla messa a dimora di nuovi boschi e la rigenerazione di parti di territorio vanno in questa direzione; nel caso del bosco didattico, con il valore aggiunto di unire gli aspetti ambientali a quelli dell’educazione e della crescita di una sempre maggiore consapevolezza ambientale tra i più giovani, sui quali costruire la società di domani”.
Il bosco didattico
Scoprire il mondo della natura creando un boschetto nel giardino della scuola: un’esperienza di educazione all’aperto dove bambini e bambine possano sperimentare ritmi, tempi e segreti della natura, crescendo insieme e prendendosi cura l’uno dell’altro. Durante questo percorso ci sarà un coinvolgimento diretto in attività sensoriali, di ricerca, condivisione, scoperta e riflessione in piccolo gruppo. Questa esperienza è pensata per sviluppare affetto, cura e rispetto per la natura e per la comunità.
Il progetto permetterà di: far acquisire consapevolezza delle trasformazioni stagionali e del concetto di tempo in natura; allenarsi alla cura delle nuove piante anche attraverso un’esperienza di cooperazione tra pari con un maggior ascolto e rispetto dell’altro e delle sue necessità; imparare ad ascoltare la Natura.
Come si compone il bosco didattico
Chiamato anche foresta giardino, il Bosco didattico è una coltivazione multifunzione in cui trovano collocazione alberi di prima grandezza, piante da frutto, erbe medicinali, ortaggi e tanto altro, in sinergia con le piante spontanee e gli animali. Gli alberi da frutto sono al piano superiore, mentre al di sotto ci sono arbusti di bacche commestibili, piante perenni e annuali. Insieme creano relazioni per formare un ecosistema in grado di ottenere elevate produzioni di cibo con meno manutenzione. II modello è composto da un modulo di 25 mq di 5 m x 5 m, da localizzare in base alle presenze arboree e arbustive.
Le specie individuate per la piantagione del bosco comprendono il tiglio, che garantisce in autunno – inverno una pacciamatura naturale con le sue foglie che degradandosi apportano azoto al terreno e diversi arbusti da bacca senza spine negli anni permetteranno la creazione di passaggi, cunicoli, percorsi in cui i bambini si immergeranno letteralmente nella foresta, oltre ad altre piante come melograno, corbezzolo, nocciolo, sambuco, ma anche mirto, rosa canina, alloro, timo serpillo, santoreggia e ginepro.