La cooperazione di consumo guarda al futuro, si rinnova e si riorganizza. Il cambiamento è già avviato, con effetti sulla geografia delle tre cooperative che operano nel Centro Italia. Il 1° luglio nasce Unicoop Etruria, a seguito della fusione tra Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia. Anche in sostegnoper sostenere alla nuova cooperativa, Unicoop Firenze acquisisce da Unicoop Tirreno sedici punti vendita, distribuiti fra Lucca, dove la cooperativa già opera, Livorno e Massa Carrara, dove Unicoop Firenze sarà presente per la prima volta. A illustrare le novità, con un occhio al presente e uno al futuro, è Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze.
Qual è il ruolo della cooperazione oggi?
In questi ultimi anni il mondo, il nostro Paese, l’’economia e la società hanno vissuto stravolgimenti rapidissimi e radicali che hanno innescato una riflessione profonda anche nella cooperazione di consumo. Nel sistema economico dominante, caratterizzato dalle disuguaglianze, il modello dell’’economia cooperativa resiste ma è necessario un cambiamento per far sì che le cooperative di consumatori siano leader economici e sociali nei nostri territori. È necessario ancorare con più forza la dimensione imprenditoriale a quella associativa, l’’attività economica al principio della mutualità. Questa è da sempre la sfida dell’’economia cooperativa, che oggi rilanciamo, per dare risposte adeguate ai bisogni delle nostre comunità.
Da dove nasce il cambiamento?
Lo scorso settembre l’’assemblea del Distretto tirrenico, che si è svolta a Populonia, ha approvato un documento programmatico che fa da bussola al percorso di rinnovamento della cooperazione di consumo del Centro Italia, in un contesto segnato da numerose crisi: da quella pandemica a quella inflattiva, dai cambiamenti climatici alla crisi demografica, con la prospettiva di una popolazione che nei prossimi decenni sarà sempre più anziana e sola.
Il ruolo dei soci, punto di riferimento del movimento cooperativo, sarà centrale nelle scelte e nei processi decisionali delle imprese cooperative.
Unicoop Firenze si arricchisce di nuovi punti vendita.
Il passaggio di sedici punti vendita da Unicoop Tirreno alla nostra cooperativa permette un rafforzamento patrimoniale e finanziario della neonata Unicoop Etruria, e, per noi, è un’’importante occasione perdi consolidare la presenza sul territorio toscano, dove siamo nati, cresciuti e da sempre abbiamo sviluppato il cuore della nostra attività.
Quali i tempi e i costi?
L’’operazione sarà realizzata a partire da novembre 2025, previe valutazioni dell’’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
I punti vendita entreranno a far parte di Unicoop Firenze e andranno ad aggiungersi agli attuali centodieci distribuiti in sette province toscane. L’’acquisizione comporta un impegno economico della cooperativa di 150 milioni di euro, a fronte di un fatturato stimato dei sedici punti vendita che si aggira intorno ai 200 milioni di euro.
Come si approccerà Unicoop Firenze ai nuovi territori?
Sarà nostro compito conoscere più da vicino questa importante parte della Toscana, mettendoci in ascolto delle comunità e di tutti i soggetti del territorio, valorizzando le risorse locali e promuovendo l’’adesione dei soci e la partecipazione alla vita della cooperativa. Al contempo, lavoreremo per studiare a fondo le peculiarità commerciali di questi punti vendita, riferimento per le persone che vivono in quei territori.
Nasceranno nuove sezioni soci?
La cooperativa è fatta prima di tutto dei suoi soci, oltre che di negozi e merci: ridisegneremo i confini delle attuali sezioni soci e ci impegneremo per ampliare la base sociale.
Il passaggio richiederà un importante lavoro sul territorio, per spiegare alle persone che frequentano i punti vendita i vantaggi e le novità dell’’essere soci di Unicoop Firenze e far conoscere le tante attività che la cooperativa mette in campo proprio grazie alla presenza delle sezioni soci. I cambiamenti portano attesa e preoccupazione ma il passaggio sarà certamente facilitato dal fatto che finora questi punti vendita sono stati gestiti da una cooperativa con cui condividiamo valori e obiettivi.
Quali altri impegni nel prossimo orizzonte della cooperativa?
Ci prepariamo ad affrontare il rinnovo dei Consigli delle sezioni con le elezioni, aperte a tutti i soci, nei primi mesi del 2026, conclusi i tre anni di mandato come da Statuto. Nel triennio che sta per chiudersi negli organismi di cooperativa si è sviluppato un profondo dibattito sui nuovi bisogni e sulle risposte da dare per adempiere al meglio allo scambio mutualistico. Nel prossimo triennio sarà necessario uno sforzo straordinario per dare gambe alle novità in cantiere.
In un mondo sempre più votato alla competizione e al conflitto, la cooperazione potrà farsi largo se…
Se saprà guardare a ciò che sta cambiando nel mondo, senza perdere di vista il Dna della cooperazione stessa: le cooperative nascono con persone che, a un certo punto, hanno deciso di mettersi insieme per trovare una risposta ai loro bisogni economici, sociali, culturali. Tanti io che, nella cooperativa, diventano un noi in grado di soddisfare bisogni primari, degli individui e della comunità.
“Le cooperative aiutano a costruire un mondo migliore”: con questa motivazione, l’’Organizzazione delle Nazioni Unite ha proclamato il 2025 “Anno internazionale delle cooperative”. Una scelta che rappresenta un orgoglio e, oggi più che mai, anche una responsabilità per tutto il mondo cooperativo.
Da qui a dieci anni, come immagina la cooperativa?
Radicata in Toscana, solida e forte della fiducia dei suoi soci e clienti.
Se dovesse scegliere le parole chiave per la cooperazione del futuro, quali le prime tre?
Soci, risposte ai bisogni, innovazione. Ma vorrei continuare con senso di comunità, vicinanza ai territori, cooperazione tra cooperative, intergenerazionalità. In una dimensione che guarda al mondo, voglio aggiungerne due, imprescindibili per immaginare il domani con fiducia: pace e giovani. Senza pace, non c’’è futuro. Non c’è futuro, senza giovani.
Approfondimento
Da novembre 2025 16 punti vendita passeranno da Unicoop Tirreno a Unicoop Firenze:
- Collesalvetti (LI)
- Livorno Levante (LI)
- Livorno Mastacchi (LI)
- Livorno Porta a Mare (LI)
- Livorno Porta a Terra (LI)
- Livorno Settembrini (LI)
- Livorno Toscana (LI)
- Fornoli (LU)
- Lido di Camaiore (LU)
- Pietrasanta (LU)
- Pieve Fosciana (LU)
- Serravezza (LU)
- Tonfano (LU)
- Viareggio (LU)
- Vicarello (LU)
- Avenza (MS)
Novità Montespertoli
Dal prossimo autunno sarà operativa anche la fusione per incorporazione con Unicoop Firenze della cooperativa di Montespertoli, che aggiunge un altro punto vendita agli attuali 110 di Coop.fi. La fusione è stata approvata all’’unanimità lo scorso 30 maggio dall’’assemblea dei soci della cooperativa di consumo locale che, fondata nel 1944, per oltre 80 anni ha costituito un punto di riferimento essenziale per la comunità di Montespertoli.
Distretto Coop tirrenico
Rappresenta le cooperative di consumo aderenti a Legacoop che operano in Toscana, Umbria, Lazio e provincia dell’’Aquila. Ne fanno parte 53 cooperative che contano più di 2,3 milioni di soci, un valore della produzione di circa 5 miliardi di euro e oltre 15mila occupati.