Per chi non ama la confusione del turismo in alta stagione, niente di meglio di un fine settimana fra metà settembre e gli inizi di ottobre alla scoperta delle bellezze culturali e architettoniche della nostra regione, lasciandosi sorprendere dai luoghi, perdendosi tra i vicoli dei borghi, immersi in quel brulicare di storie, tradizioni e memorie che quegli stessi luoghi raccontano.
Volterra
Nel cuore della Valdicecina, arroccata su un colle, svetta Volterra – la Velathri etrusca -, città in cui convivono due anime, quella etrusca, appunto, e quella medievale. Per apprezzarne la bellezza niente di meglio di una passeggiata fra le stradine del borgo antico, e con l’occasione visitare un laboratorio artigiano dove nascono preziosi manufatti di alabastro. Non dimenticate di visitare le aree archeologiche, l’acropoli e il teatro, e se l’andamento delle attività di scavo lo consentono, vale la pena farsi guidare fra i gradini e i passaggi sotterranei recentemente riemersi dell’anfiteatro.
A dominare la città, la Fortezza che oggi ospita i detenuti della Casa di Reclusione, e in cui da ormai 35 anni ha preso vita il primo esempio di teatro in carcere d’Italia, quello della Compagnia della Fortezza, fondata dal regista e drammaturgo Armando Punzo (nella foto accanto, in Beatitudo) che a giugno riceverà il Leone d’oro alla car- riera della Biennale Teatro 2023 di Venezia. «Un premio che con- divido con tutti gli attori della Compagnia», afferma Punzo.
Incontrare Punzo e gli artisti della compagnia è un’occasione speciale – offerta da Unicoop Firenze – per conoscere una delle realtà più significative della cultura contemporanea in Toscana.
«Sono entrato nel carcere senza altro scopo se non quello dell’arte, perché volevo lavorare con dei non professionisti. È stata una sfida: mettere nel carcere quella che per me è l’e- spressione massima della libertà, il teatro» prosegue. La Compagnia della Fortezza è oggi una compagnia di successo, che fa spettacoli in tutta Italia, riconosciuta a livello internazionale, apprezzata per la sua qualità artistica e la bravura dei suoi attori e delle maestranze, e prossimamente sarà anche teatro stabile. «Un luogo, come una persona, possono essere più cose, più possibilità. E questo nella Compagnia della Fortezza è una realtà. Il teatro e l’arte aprono orizzonti preclusi a chi si trova nella condizione di detenuto», conclude Armando Punzo.
Valtiberina, una valle da conoscere
La Valtiberina, invece, offre uno scorcio di quella parte meno conosciuta della Toscana, in cui arte, storia e natura hanno saputo mantenersi in armonioso equilibrio.
Ad un passo dall’Umbria, c’è Pieve Santo Stefano, la “Città del diario”. Nel Palazzo Pretorio ha sede l’Archivio Diaristico Nazionale, dove dal 1984, per volontà del giornalista Saverio Tutino, sono conservati diari, lettere, scritti che raccontano la vita di tanta gente comune: oggi oltre 10mila testimonianze autobiografiche, che offrono una lettura dal basso della storia del nostro Novecento, e non solo.
L’urgenza del momento era quella di ricostruire, attraverso le singole memorie, la memoria di Pieve Santo Stefano, distrutta dai bombardamenti nel 1944, e con essa anche quella di un’intera società annientata dalla guerra. Il modo migliore per immergersi in queste storie è la visita al Piccolo museo del diario, un’esperienza unica e interattiva fatta di suoni, luci, parole, voci prestate dagli attori che animano i diari.
Si viene subito sorpresi dalla grande cassettiera in legno, con 20 cassetti di colore diverso, che racchiude le testimonianze. Il percorso prosegue nelle stanze della memoria, come quella ironica e drammatica di Terra matta del cantoniere ragusano Vincenzo Rabito, “scolpita” su fogli a quadretti con una Olivetti Lettera 22, o quella sincera e commovente di Clelia Marchi, una contadina di Poggio Rusco, scritta a penna sul lenzuolo del corredo a testimonianza dell’amore per il marito Anteo. «L’Archivio e il Piccolo museo sono un vivaio della memoria che si alimenta ogni giorno», spiega Natalia Cangi, direttrice dell’Archivio Diaristico.
A pochi minuti da Pieve Santo Stefano si trova Anghiari. Dopo aver fatto una passeggiata per le vie del borgo, dedicate del tempo alla visita del Museo della Battaglia e di Anghiari all’interno di Palazzo Marzocco.
Non potete poi non far tappa a Sansepolcro, il paese che ha dato i natali a Piero della Francesca, ma che è anche sede di CasermArcheologica, importante esempio di rigenerazione urbana. Un’ex caserma dei Carabinieri nell’antico Palazzo Muglioni restituita alla comunità, e che oggi ospita mostre d’arte e laboratori (nella foto sotto, Dentro gli occhi di cosa resta di Alessandra Baldoni) ed è luogo di incontro per i giovani, che si ritrovano qui per studiare, e per le tante realtà associative e aggregative del territorio. «CasermArcheologica è un luogo che fa dell’imperfetto e del non finito un elemento di valore e di possibilità. E questo si riflette anche nelle mura, volutamente lasciate scrostate», afferma Laura Caruso, curatrice e responsabile organizzativa.
Cultura e socialità: due nuove proposte per l’anniversario di Unicoop Firenze
Due nuove proposte esclusive per il fine settimana in Toscana dedicate da Unicoop Firenze ai propri soci in occasione dei 50 anni della cooperativa, studiate in collaborazione con Gattinoni Robintur alla scoperta della cultura e delle bellezze artistiche del territorio.
Alla scoperta della storia e della cultura di Volterra
16-17 settembre 2023
7-8 ottobre 2023
Giorno 1 – Arrivo a Volterra con mezzi propri, nel primo pomeriggio visita guidata della città e delle aree archeologiche. Trasferimento con mezzi propri in hotel. Cena e pernottamento.
Giorno 2 – Prima colazione in hotel. Trasferimento con mezzi propri all’ingresso del Carcere di Volterra. Dopo le formalità per l’ingresso alla struttura carceraria, incontro con gli attori della Compagnia della Fortezza. Pranzo e visita a un laboratorio di alabastro. Al termine rientro con mezzi propri.
Quota per persona: 210 euro
Valtiberina: tra pievi e castelli, alla scoperta della rigenerazione urbana
21-22 settembre 2023
30 settembre – 01 ottobre 2023
Giorno 1 – Arrivo con mezzi propri a Pieve Santo Stefano, la mattina visita guidata del Piccolo museo del diario. Pranzo e trasferimento con mezzi propri ad Anghiari, visita guidata del Museo della Battaglia e di Anghiari. Cena, arrivo in hotel e pernottamento.
Giorno 2 – Dopo la prima colazione visita guidata di Anghiari. Dopo pranzo trasferimento con mezzi propri a Sansepolcro, visita esclusiva e guidata di CasermArcheologica. Rientro con mezzi propri.
Quota per persona: 220 euro
Per informazioni e prenotazioni
Prenotazioni su coopfi.info/eventi
I partecipanti saranno poi richiamati dall’agenzia Gattinoni Robintur per finalizzare la prenotazione.
Minimo 15 partecipanti. Per questa iniziativa 1500 punti della Carta Socio Unicoop Firenze valgono un voucher di 60 euro.
Il voucher potere richiederlo al box informazioni dei punti vendita Unicoop Firenze.