Quale dieta scegliere?

I consigli di Gabriella Buti, dietista nutrizionista e professore a contratto presso l’Università di Firenze, sui pro e i contro delle diete più in voga del momento

Ebbene sì! All’inizio del nuovo anno arrivano anche i buoni propositi, fra i quali, è inutile negarlo, anche quello di rimettersi in forma dopo gli eccessi delle festività. Così, magari, cominciamo a cercare sul web fra le tante diete che ci vengono proposte. Facciamo un po’ di chiarezza con l’aiuto di Gabriella Buti, dietista nutrizionista e professore a contratto presso l’Università di Firenze, sui pro e i contro delle diete più in voga del momento.

Dieta iperproteica

Sfrutta il potere saziante delle proteine e la maggior spesa energetica per la loro digestione e assorbimento. Comporta una riduzione dei carboidrati e talvolta la libera assunzione di carni rosse o processate e di alimenti ad alto contenuto di grassi saturi.

Pro Facile da seguire, maggior perdita di peso nel breve termine. Senso di sazietà grazie a grassi e verdure, sviluppo della massa muscolare. Diete moderatamente iperproteiche non hanno particolari controindicazioni.

Contro Se protratta nel tempo e spiccatamente iperproteica, dunque sbilanciata, aumenta il rischio cardiovascolare e il colesterolo Ldl, i problemi ai reni sino ad arrivare a una maggiore probabilità di tumori al colon.

Dieta a zona

Nasce come dieta antinfiammatoria, ma può avere effetti anche per la perdita di peso; mira a modulare la produzione di insulina attraverso l’assunzione, a ogni pasto, di nutrienti secondo precise proporzioni: 40% carboidrati, 30% proteine e 30% grassi. Per rispettare queste proporzioni, è necessario ricorrere a prodotti o integratori specifici.

Pro Può essere seguita dalle persone in buona salute.

Contro È un programma molto rigido che non può essere seguito in presenza di patologie (ad esempio renali ed epatiche).

Digiuno intermittente

Si basa sulla drastica riduzione dell’apporto energetico qualche giorno alla settimana o quotidianamente in una determinata fascia oraria. Durante i periodi di digiuno, sono consentiti solo acqua, caffè e altre bevande non caloriche. Nel giornaliero il numero di ore può variare, ma generalmente si tratta di una dieta 8/16, cioè 16 ore di astensione dall’assunzione di alimenti prolungando il digiuno notturno (colazione alle ore 8 e ultima assunzione alimentare alle 16). Oppure 20/12 (digiuno dalle ore 20 alle 12).

Pro Facile da seguire.

Contro Effetti negativi per la salute derivanti da comportamenti non sincronizzati con i ritmi circadiani. Può interferire sulla vita sociale.

Dieta mediterranea

È il modello alimentare delle popolazioni che vivevano nel bacino del Mediterraneo alla fine degli anni ‘50. La dieta mediterranea tradizionale è caratterizzata dal rispetto della stagionalità degli alimenti, da un elevato consumo di verdura, frutta, legumi e cereali integrali o poco lavorati e dall’utilizzo di olio extravergine di oliva per condire e cucinare. Altre caratteristiche salienti sono il basso consumo di carne e un moderato consumo di latticini. Il pesce da preferire è quello azzurro. Un bicchiere o due di vino rosso erano un tempo considerati come parte integrante della dieta; oggi, per limitare i rischi per la salute, la raccomandazione è di ridurre l’assunzione di alcol il più possibile ed evitarlo sotto i 18 anni.

Pro Evidenti sono i benefici per la salute: longevità e riduzione del rischio di sviluppare malattie cronico-degenerative, fra cui tumori, morbo di Parkinson, Alzheimer, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari.

Contro In linea di principio nessuno, ma è importante seguire questa dieta in modo consapevole adattandola alle proprie esigenze, anche quella di perdere qualche chilo di troppo, ricordando sempre che, citando Paracelso, «è la dose che fa il veleno» (Paracelso, cit.).

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