Dieta per bambini: come usare le spezie

Come usarle senza esagerare e in maniera corretta. Dall'anice alla curcuma, evitando quelle piccanti

Ospedale pediatrico Meyer
Ospedale pediatrico Meyer
Consigli di salute e alimentazione nell'infanzia in collaborazione con i medici del Meyer di Firenze.

Una dieta per bambini può comprendere anche le spezie, ma vanno usate saggiamente

Anice, cannella, cumino, curry, vaniglia, zafferano, e chi più ne ha più ne metta. Le spezie sono un patrimonio di colori e sapori, eppure nella nostra cultura culinaria faticano un po’ a farsi strada: specialmente se si parla di alimenti destinati a una dieta per bambini.

«L’Organizzazione mondiale della sanità, che conduce una battaglia contro il consumo eccessivo di sale e di zucchero, consiglia anche per i bambini l’uso delle spezie, tendenzialmente ricche di sostanze antiossidanti, come “insaporitori” alternativi», spiega Laura Chiesi, dietista dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. A questo andrebbe ovviamente associata una buona attività sportiva.

C’è un’età giusta per introdurle nella dieta del bambino?

Ci sono pareri discordanti. Personalmente suggerisco di cominciare precocemente, intorno ai 7-8 mesi, usando spezie dolci come la curcuma, la cannella e l’anice. Il bambino a questa età si crea il suo bagaglio di gusti e sapori, che lo aiuterà a variare la sua dieta quando sarà più grande. Le spezie, come tutti gli alimenti nuovi, andranno introdotte una per volta lasciando passare 4-6 giorni tra una somministrazione e l’altra per escludere qualsiasi problema di tipo allergico.

È vero che se durante la gravidanza la mamma mangia cibi speziati, il bambino un domani accetterà quei sapori più volentieri?

Durante la gravidanza e l’allattamento la madre può consumare tranquillamente cibo speziato, purché in quantità ragionevoli. In questo modo introdurrà nuovi sapori nella dieta del piccolo, attraverso la placenta e il latte materno, e lo aiuterà nella predisposizione alla sperimentazione.

Ci sono spezie “proibite” per i piccoli?

Per i bambini si devono utilizzare solo spezie aromatiche ed evitare quelle piccanti, che potrebbero conferire sensazione di bruciore: in questo caso rischiamo di “sfiduciare” il piccolo verso l’assaggio di nuovi cibi e sapori. Perciò è bene escludere paprika piccante, pepe, peperoncino, pimento, rafano.

E se il bambino le rifiuta?

I bambini devono essere coinvolti, a seconda dell’età, in alcune iniziative senza insistere troppo perché le assaggi. Se è ancora piccolo (2-4 anni), mentre cucinate, lasciategli toccare e soprattutto odorare le spezie. Le spezie possono essere utilizzate come materiale per dipingere e fare altri giochi. Ricordiamo che per far accettare un nuovo alimento, capita che si debba riproporlo anche una ventina di volte.

Se invece è più grande e va a scuola, coinvolgetelo raccontandogli la storia delle spezie, così affascinante, ricca di episodi misteriosi, di guerre e pirati. Se gli piace cucinare, preparate insieme qualche facile ricetta dolce e salata.

C’è qualche accortezza da seguire?

Sì, spesso utilizziamo le stesse spezie per anni, ma potrebbe non essere igienico, specialmente per lo stomaco di un bambino. Controlliamo la data di scadenza delle spezie e se possibile compriamole nuove ogni 6 mesi.

Altre tre indicazioni importanti

  • Sia nel caso delle spezie che delle erbe, iniziare con un pizzichino (0,2-0,3 g): i bambini piccoli sono molto sensibili ai sapori
  • Per cominciare: la cannella si può usare anche sulla mela grattugiata, la banana, le patate
  • Per mantenere inalterata l’azione antiossidante, aggiungiamo la curcuma solo a fine cottura

Guarda il video con l’intervista alla dott.ssa Laura Chiesi

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