Autismo: gestire la sindrome nell’emergenza Coronavirus

Nella Giornata mondiale per la consapevolezza sull'Autismo il racconto di chi non si può fermare neanche nell'emergenza: A.S.A. mette a disposizione una mail per consulenze gratuite, gli Ortolani Coraggiosi consegnano i prodotti del campo a domicilio.

Un tablet e la competenza di professionisti, che fanno squadra con i genitori. Un orto da coltivare e un’attività di agricoltura sociale da avviare, per entrare in contatto con la comunità e la natura. Un laboratorio didattico, dove imparare a fare pane, pasta e dolci, a stare insieme, a progettare il proprio futuro. Una app per muoversi in autonomia sul proprio territorio, restando connessi e in sicurezza e una fattoria sociale dove sviluppare nuove attività e capacità.

Sono alcuni dei progetti della campagna di crowdfunding Pensati con Il Cuore della Fondazione Il Cuore si scioglie che hanno avuto come destinatari ragazzi e adulti con disturbi dello spettro autistico. Tutti i progetti hanno raggiunto l’obiettivo prefissato e, in collaborazione con le associazioni e le sezioni soci Coop sul territorio, hanno permesso di sviluppare nuove attività, allargare la platea dei soggetti partecipanti, acquistare strumentazione e ausilii tecnologici necessari per aiutare i ragazzi, ma anche, e forse soprattutto, promuovere occasioni di riflessione su cosa sono i disturbi dello spettro autistico e come è possibile sostenere chi ne soffre.

A.S.A. non si ferma

“Il problema maggiore dell’autismo è la comunicazione sociale – spiega Patrizio Batistini, psicologo e presidente di A.S.A. – Associazione Sindromi Autistiche, attiva soprattutto nella piana fiorentina – per questo il nostro progetto Pensato con Il Cuore mirava all’acquisto di tablet con programmi specifici che i ragazzi con autismo impareranno a utilizzare insieme agli operatori per sviluppare la propria autonomia negli ambienti di vita quotidiana, per portare a termine azioni come entrare in un negozio per fare la spesa. Grazie ai fondi raccolti con la campagna, organizzeremo anche delle sessioni di parent training con i genitori che li seguono a casa. Ad oggi abbiamo preparato il materiale per i ragazzi e le dispense per i genitori, che serviranno per familiarizzare con l’utilizzo dei tablet e dei programmi per facilitare la comunicazione e l’inclusione nella comunità”.

In questo momento di emergenza sanitaria, in attesa di ripartire con le attività in presenza, A.S.A. non si ferma: “ci stiamo attrezzando con le videochiamate per iniziare ad introdurre questi nuovi strumenti, siamo in contatto a livello nazionale con altri professionisti e altre ASL, abbiamo portato avanti le nostre richieste ed esigenze e infatti negli scorsi giorni è arrivato anche il chiarimento della Regione Toscana sulla possibilità di brevi spostamenti per le persone con disturbi dello spettro autistico”.

Il periodo di emergenza, del resto, è ancora più complicato per chi ha un disturbo: “la situazione eccezionale può essere fonte di stress e di maggiori difficoltà in famiglia, per questo ci mettiamo a disposizione con la mail info@sindromiautistiche.it. Invitiamo i genitori a scriverci e contattarci per qualsiasi dubbio e domanda, offriamo una consulenza gratuita per affrontare l’emergenza, lo abbiamo fatto inizialmente per i nostri soci, ma vogliamo aprirci a tutti coloro che hanno bisogno di una mano”, conclude Batistini, anticipando che già dai prossimi giorni sulla pagina Facebook dell’associazione saranno visibili alcuni video di parent coaching.

Ortolani coraggiosi

Un altro progetto sostenuto dalla Fondazione Il Cuore si scioglie ed orientato a ragazzi con autismo è Ortolani Coraggiosi. Siamo sul territorio di Fucecchio e San Miniato e grazie alle donazioni si è potuta incrementare l’attività di una ventina di ragazzi, coadiuvati da educatori e agricoltori, appositamente formati e impegnati ogni giorno in diverse attività agricole, dal lavoro nei campi, fino al confezionamento e alla vendita degli ortaggi.

I prodotti, coltivati con metodi naturali e senza utilizzo di prodotti chimici, vengono venduti sia al dettaglio, sia in cassette ai gruppi di acquisto presenti in molti comuni del circondario, con l’obiettivo di dare una prospettiva di lavoro e realizzazione personale a un numero sempre maggiore di persone con disabilità anche gravi.

Oggi l’attività è rallentata a causa dell’emergenza Coronavirus, alcuni inserimenti lavorativi dei ragazzi sono fermi per i decreti del Governo: “fino a un mese fa portavamo avanti le normali attività, sia sul campo, sia per i nuovi sviluppi, come le bomboniere e la regalistica – racconta Eluisa Lo Presti, presidente della Cooperativa Ortolani Coraggiosi – poi c’è stato il blocco e ci siamo adoperati per andare avanti con il lavoro come possiamo. Oltre all’operatività abbiamo problemi a mantenere la relazione con i nostri ragazzi, ci sentiamo e vediamo con le video chiamate, ma qui il valore aggiunto è dato proprio dallo stare insieme e lavorare insieme, trovarsi a distanza è per forza diverso”.

Eluisa, come tutti, spera di poter tornare alla normalità il prima possibile, intanto racconta come gli Ortolani Coraggiosi si sono organizzati per le consegne a domicilio. “In questo momento nel campi ci sono cavoli, verze, patate, ma abbiamo anche altri prodotti trasformati, come marmellate e passata di pomodoro, oltre al nostro olio – spiega Eluisa – e ci siamo attrezzati per consegnare la spesa a casa. Ieri (martedì, ndr) abbiamo avuto un problema con il furgone, ma ora ne abbiamo uno a noleggio e siamo partiti. Lo facciamo anche per aiutare chi non può uscire di casa. Tutte le informazioni sono sulla nostra pagina Facebook“.

Infine un pensiero sul 2 aprile, Giornata Internazionale dell’Autismo: “L’anno scorso eravamo tutti insieme in piazza per una grande manifestazione (nell’immagine un momento della manifestazione) quest’anno invece Marco Cavallo, azzurro come il simbolo dell’autismo, dovrà restare a casa anche lui”, dice Eluisa con una vena di tristezza.

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