Cinque buoni propositi per il pianeta e per noi stessi

Buone pratiche di ecologia quotidiana. Le scelte di Unicoop Firenze

È tutta colpa di settembre. Anzi, più probabilmente è tutta colpa nostra. A fine novembre, il 2020 risultava a livello globale l’anno più caldo di sempre, con temperature che se la giocano con quelle del 2016. Ha pesato sicuramente il caldo di settembre, per un anno, già segnato dalla pandemia, che registra un altro record negativo: una temperatura di oltre un grado più alta della media storica. Del resto, la pandemia ha fermato il mondo e ridotto le emissioni di gas serra e degli inquinanti atmosferici solo in modo momentaneo e trascurabile, durante il periodo del lockdown. Anche gli accordi di Parigi del 2015 non hanno portato i frutti sperati ma i “grandi della Terra” hanno rilanciato l’impegno per la transizione ecologica.

Perché, dunque, non iniziare l’anno con qualche buon proposito verde? Le idee ci sono, Unicoop Firenze anche. Rimbocchiamoci le maniche!

1. Attenzione ai rifiuti

Raccolta differenziata e attenzione alle piccole distrazioni che possono essere molto negative. La mascherina che vola via, ad esempio, è un rischio per l’ambiente (i tempi di degradazione sono molto lunghi, trattandosi di più materiali) e per chi ci sta intorno. Ricordiamoci di gettarla nell’indifferenziato. A questo proposito Unicoop Firenze e Legambiente hanno promosso a giugno 2020 la campagna “Non abbandoniamole” per il corretto smaltimento dei dispositivi di protezione: le mascherine ci accompagneranno ancora per mesi, ricordiamo di smaltirle nel modo corretto.

Sempre sui rifiuti, Unicoop Firenze ha organizzato lo scorso ottobre un esperimento di citizen science (contributo scientifico dei cittadini). “Liberi dai rifiuti” edizione 2020 ha puntato sull’analisi dei rifiuti raccolti dai cittadini volontari, con una rendicontazione precisa di quello che “ci dimentichiamo” troppo spesso nell’ambiente. Plastica e multimateriali sono risultati i rifiuti più comuni, ma anche ingombranti, carta e vetro sono stati recuperati nei luoghi di cui i soci di Unicoop Firenze, insieme ai volontari di Legambiente e con il loro coordinamento scientifico, si sono presi cura.

Intanto buone notizie arrivano dalla Regione Toscana, che rileva una crescita della raccolta differenziata in Toscana (+4%, passando dal 56,14% del 2018 al 60,15% del 2019), e da quei Comuni che nello stesso periodo hanno superato l’obiettivo del 65% (in aumento rispetto all’anno precedente; il Comune più riciclone è Lamporecchio, seguito da Certaldo e Capraia e Limite con percentuali che sfiorano il 90%). Come è andato il 2020 è presto per saperlo, ma speriamo in una scia lunga di questa tendenza positiva anche per il 2021.

2. Mobilità sostenibile

Bicicletta e, se la destinazione è troppo lontana, auto o altri veicoli elettrici. Per ridurre le emissioni non solo quando la zona rossa ci obbliga a restare a casa. Non è facile, ma bisogna provarci. Così, se a livello governativo è stato finanziato il Bonus Bici, pur con tutte le criticità del meccanismo, anche la mobilità elettrica può essere un’alternativa, per spostarsi rispettando l’ambiente.

Unicoop Firenze nel 2019 ha consentito l’installazione di 120 postazioni per la ricarica delle auto elettriche nei parcheggi di 40 punti vendita della cooperativa. Obiettivo: porsi come leva della diffusione dei mezzi elettrici, che non può svilupparsi se non si creano servizi e infrastrutture per la ricarica veloce, comoda e diffusa. In un anno – i dati del 2020 rispetto al 2019 sono inferiori a causa dei mesi di lockdown – sono state effettuate circa 7000 ricariche ed erogati complessivamente 67.500 kwh.

3. Vota con il portafoglio e scegli verde: spazio all’ecodesign

Un prodotto non vale l’altro e, se soci e clienti Unicoop Firenze dall’estate del 2019 non trovano più la plastica monouso sugli scaffali dei Coop.fi, ci sono ancora tante scelte ecologiche che i consumatori possono fare, anche per premiare le aziende più sostenibili e indirizzare le scelte di chi produce. A questo proposito, un più lo merita Coop, che nel 2020 ha conquistato il numero maggiore di premi assegnati (19) dal “Bando per l’ecodesign degli imballaggi nell’economia circolare” promosso da Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi).

Coop è salita sul podio con prodotti alimentari e non il cui packaging si è trasformato in ottica eco-sostenibile. Da segnalare il Brillantante Casa Coop premiato per gli interventi di alleggerimento del peso del flacone per l’uso di sola plastica riciclata, con l’inserimento di un’apertura facilitata dell’etichetta coprente e l’indicazione della filiera di raccolta così da facilitare il corretto riciclo – il prodotto non è fra i più innocui per l’ecosistema, ma la confezione sì. In favore dell’ambiente anche la “sgrammatura”, l’alleggerimento cioè, delle confezioni dell’acqua minerale e la trasformazione dell’incarto del Burro Vivi verde ora realizzato in un unico materiale con una confezione compostabile oltre che riciclabile. In tema di packaging Unicoop Firenze ha fatto scuola, negli anni scorsi, anche con iniziative innovative come la riduzione e l’avvio al riciclo del polistirolo usato in pescheria e l’inserimento di incarti compostabili per forneria e gastronomia.

4. Green si diventa

Tre filoni per le proposte educative di Unicoop Firenze dedicate all’ambiente, che quest’anno hanno visto una grande adesione alle proposte on line da parte delle scuole toscane, nonostante la Dad (Didattica a distanza) o Did (Didattica integrata digitale) che dir si voglia. A scuola con Unicoop Firenze si parla di risorse: acqua, suolo, aria – il cui sfruttamento può essere ridimensionato con piccole scelte quotidiane (quale cibo prendere) e grandi scelte (l’utilizzo delle risorse o la tutela degli ecosistemi) –, ma anche di sostenibilità e di biodiversità, che significa che maggiore è la varietà delle forme di vita animali e vegetali, maggiore è la possibilità di adattamento e sopravvivenza. Al contrario lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali ha provocato una drastica riduzione della biodiversità. Quest’anno su 568 scuole che hanno aderito ai percorsi educativi di Unicoop Firenze, il 40% ha scelto di approfondire una tematica ambientale. Nei prossimi mesi gli studenti potranno seguire progetti sul mondo delle piante.

5. Sostenibilità a tavola

Scegliamo il cibo locale, perché ha viaggiato (e inquinato) meno. Cibo della tradizione, che contribuisce a sostenere la biodiversità (eh, sì, nel campo c’è anche quella) e cibo bio, che protegge il suolo. Queste le tendenze del consumo verde che stanno prendendo piede e l’ambiente ringrazia. Proprio gli alimenti biologici sono quelli che negli ultimi mesi hanno registrato un aumento considerevole: +16,4% nella grande distribuzione organizzata, che ha visto esplodere le richieste di prodotti biologici. Solo nel periodo del primo lockdown (marzo-maggio) la crescita è stata di 11 punti percentuali. Sono così oltre 22 milioni le famiglie italiane che hanno acquistato almeno una volta un prodotto biologico nell’ultimo anno (dati Wwf Italia). La transizione ecologica, anche per le coltivazioni, è partita.

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