Perchè piace
Tanti ormai lo consumano, così dicono i dati di vendita di Unicoop Firenze, a conferma di un’indagine Nielsen dello scorso giugno, secondo la quale nel 2019 il sushi al supermercato cresce (+5,4%): il prodotto è sempre più nel carrello, da 1 a 4 volte al mese (42%), ed è ormai un’alternativa al fast food classico (75%). Molti lo scelgono per sfizio, altri per moda, i più perché buono, sano e pure bello.
Le origini
Siamo nel IV secolo d.C., quando dalla Cina (o forse dalla Corea) viene importato in Giappone l’antenato del sushi: pesce salato, alternato a riso cotto che serviva solo a conservare il prodotto e veniva poi scartato.
La svolta nell’Ottocento, quando Hanaya Yohei, il gestore di un chiosco, per coprire eventuali sapori sgradevoli del pesce, inventa il famoso gnocchetto avvolto da pesce crudo, marinato in salsa di soia e sale, con salsa wasabi.
Occorre aspettare il 2008 perché il sushi sbarchi nelle pescherie di Unicoop Firenze: Sesto Fiorentino è il primo supermercato ad aprire le porte a una novità che oggi è presente in ben 45 punti vendita fra grandi e piccoli supermercati.
L’abc degli ingredienti
Si sa, il crudo genera sempre qualche diffidenza, in particolare se non si hanno le idee chiare su cosa, dove e come consumarlo. Quello sui banchi di Unicoop Firenze è preparato da due fornitori esterni e tutte le varietà di pesce sono lavorate dopo il congelamento con un abbattitore che elimina i rischi di batteri patogeni o parassiti.
Variazioni sul tema
Colori e decorazioni, che danno sapore e colpo d’occhio e che negli ultimi tempi hanno arricchito anche le proposte di Unicoop Firenze, sono realizzate con le uova di oltre dieci varietà di pesce.
Fra tutte, le più sgargianti sono quelle del pesce volante, che in giapponese si chiamano “Tobiko”. Per assecondare tutti i palati, l’ultima novità sono i vassoi misti: sushi classico, alternato a qualche boccone con frittata, formaggio o tonno sott’olio, per addentrarsi con più gradualità nel mondo del crudo.
Il Bon ton del Sushi. Bacchetta o forchetta?
Il bon ton del sushi, in Giappone, è una severa etichetta che da noi è accolta con maggiore flessibilità. Ma un galateo minimo dice: mai chiedere un coltello, mai sfregare le bacchette fra loro e mai infilarle sul sushi a mo’ di trofeo (perché richiama un rito funebre), mai intingere solo il riso ma il sushi intero nella ciotola comune delle salse, mai lasciare nemmeno un chicco di riso nel piatto, mai spezzarlo perché il sushi si mangia in un solo boccone! E poi, anche se sembrano difficili da pronunciare, dire “itadakimasu” all’inizio e “gochisousama deshita” alla fine del pasto, per ringraziare del cibo ricevuto.
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Più Scelta!
Segnatevi questi nomi, Kome e Himawari: due vassoi speciali e scenografici in formato famiglia, con più risparmio ed effetto garantito che, per Natale, arricchiscono il catalogo di sushi presente e prenotabile tutto l’anno su Piùscelta, ritirabile il giorno dopo l’ordinazione in uno degli oltre 50 punti vendita dove è attivo il servizio.