Per la Vigilia o per Natale vanno forte molluschi, vongole in testa, ma anche polpo, seppie, baccalà, orate e branzini arrosto, senza dimenticare l’intramontabile salmone. Nel menù di San Silvestro invece fanno la parte del leone gamberoni e spiedini alla griglia. Quando si parla di pesce per le feste, soci e clienti Coop.fi hanno le idee chiare.
Negli ultimi tempi il consumo di questo alimento, tanto gustoso quanto buono per la salute, è in crescita fra gli italiani, dice un’indagine di AstraRicerche presentata a fine ottobre: più della metà degli intervistati lo mangia almeno una volta a settimana, soprattutto i giovani nella fascia 18-24 anni, mentre quasi un quarto ne ha aumentato il consumo e nell’81% dei casi lo ha fatto per motivi legati a un’alimentazione sana ed equilibrata.
Vigilia di magro
Proprio alla fine dell’anno si registra un’impennata di vendite. Nell’eterno dibattito tra chi festeggia la Vigilia, chi preferisce il pranzo di Natale e chi, invece, sfrutta la disputa infinita per mangiare con parenti e amici in entrambe le giornate, una cosa è certa (quasi) per tutti. La Vigilia è di “magro”, in cucina c’è il pesce. Un’usanza che affonda le radici in antiche tradizioni cattoliche, ma che – contrariamente a quanto si crede – oggi non è più una prescrizione ferrea. Se nel Medioevo esistevano addirittura 150 giornate di “magro” e digiuno, in forma di rispetto per alcune ricorrenze religiose, con il passare dei secoli i precetti sono stati progressivamente riformati. Nel 1966, la Costituzione apostolica promulgata da papa Paolo VI limitò questi giorni al Mercoledì delle Ceneri, al Venerdì Santo e a ogni venerdì. Ciononostante il pesce alla Vigilia di Natale è ormai una consuetudine popolare, per credenti e non.
Bottarga e vongole
Diamo allora uno sguardo alle eccellenze che troviamo sui banchi pescheria di Unicoop Firenze. Per preparare sfiziosi crostini o per arricchire con un tocco ambrato le prime portate, c’è la bottarga di muggine Fior fiore, pulita a mano e con una lunga essiccazione sotto sale secondo la tradizione sarda. Sul fronte dei primi piatti, le protagoniste sono le vongole, di tutti i tipi: le veraci, provenienti dalle zone del nord-est Italia vocate a questo tipo di allevamento, i lupini – più piccoli e dal sapore più deciso – e le veraci biologiche Vivi verde 100% italiane. Un tipo di molluschi che arriva solo da mari con livelli di qualità dell’acqua molto alti e sottoposto a tre livelli di controlli: del fornitore, delle autorità sanitarie e in punto vendita, dove il prodotto è disponibile in retine. L’etichetta è garante della filiera.
Baccalà, polpo e… sushi
Dall’antipasto al primo fino al secondo, un ingrediente fra i più versatili è il baccalà ammollato. Accanto alla consueta promozione per i soci, dal 15 al 31 dicembre, ci sono due proposte Fior fiore: il filetto e il cuore di baccalà, da merluzzi pescati ad amo, lavorati direttamente sulle navi e poi a mano da un’azienda italiana specializzata. In insalata, in umido, alla griglia, anche il polpo offre la possibilità di essere cucinato in mille modi diversi. Sui banchi si trovano quelli pescati nell’Arcipelago Toscano oltre alla novità Fior fiore del polpo cotto al naturale, pronto da gustare dopo appena due minuti sui fornelli. Infine un’idea che guarda all’oriente. L’ultima tendenza nei Coop.fi è il sushi per le feste, da prenotare al banco pescheria in nove diversi formati. Di anno in anno, sempre più clienti lo scelgono per un cenone della Vigilia sui generis o come antipasto originale del pranzo di Natale, per fare il giro del mondo senza alzarsi da tavola.
Meglio prenotare !
Se per il menù delle feste non sapete che pesci pigliare, fate la prenotazione. Il consiglio è rivolgersi ai banchi pescheria con almeno due-tre giorni di anticipo, prima della Vigilia e del 31 dicembre, per prenotare tutto quello che serve e farsi dare qualche suggerimento su cosa e come cucinare. L’anno scorso fra Natale e Capodanno oltre 14mila tra soci e clienti hanno scelto questo servizio.