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Moka o Espresso?

Macinato, in grani, capsule o cialde: i numeri del caffè

«Mi piace il tuo color caffè», risuonava una canzone d’Oltralpe degli anni Sessanta, ancora perfettamente intonata con lo spirito italico e la sua passione. Accompagna il momento di maturare una certa riflessione mattutina prima di attaccare con la giornata, rappresenta un bel sollievo a metà mattinata lavorativa, e dopopranzo gli italiani sono portati per la tazzina di caffè, quasi all’unisono.

Una recente indagine di AstraRicerchelo constata con i numeri: il 97% degli intervistati beve caffè, il 74% regolarmente ogni giorno, il 15% ogni settimana, e per la maggior parte degli italiani il caffè apre molte porte: è una ricarica per forza mentale ed energia fisica (42,2%), un rito personale (35,6%), un catalizzatore di buonumore e socialità (33,7%).

Quanto al dove, su 100 caffè circa 40 vengono sorseggiati a casa, seguiti dal bar (circa 14 su 100), 12 sul luogo di lavoro e il resto a casa di amici e parenti. Se lo preparano con la macchina a cialde, la moka o la macchina da espresso automatica rispettivamente il 42,7%, il 28,8% e il 17,1%.

Intensamente

L’intensità del caffè dipende dalla consistenza del corpo – livello di sciropposità del caffè che raggiunge il massimo nell’espresso – e dalla ricchezza aromatica della bevanda. In genere si usa una scala che va da 1 (caffè con quasi zero corpo e poco aromatico) a 12 (corpo molto consistente ed elevata carica aromatica), riferita alla quantità di aromi contenuti, non alla qualità.

Fra le diverse qualità, il match più frequente è fra arabica e robusta, le più diffuse fra le cento varietà di questa pianta. I chicchi di caffè arabica sono considerati superiori quanto a gusto, più morbido e dolce, con sentori che variano a seconda del grado di tostatura, spaziando tra cioccolato, caramello, frutta secca ed essiccata, frutta fresca, con acidità medio-alta.

La varietà arabica contiene quasi il 60% in più di lipidi e quasi il doppio della concentrazione di zucchero rispetto alla robusta, mentre la caffeina è intorno all’1,5%. La varietà robusta ha un gusto più forte e amaro, con sentori di cioccolato fondente, spezie, legno e geosmina (odore di terra umida). Acidità medio-bassa; caffeina intorno al 3,2%.

Un mondo di…tazzine

Ogni giorno nel mondo vengono bevute oltre 3 miliardi di tazzine di caffè. Seconda merce più scambiata dopo il petrolio (in termini di volumi di scambio) e bevanda più consumata dopo l’acqua. Il caffè è originario dell’Etiopia, ma è il Brasile il più grande Paese produttore, esportando circa un terzo del caffè totale mondiale; seguono nell’ordine il Vietnam (principalmente caffè robusta) e la Colombia (con chicchi di arabica colombiani).

L’Italia è il settimo Paese consumatore al mondo, con circa 95 milioni di tazzine di caffè sorseggiate ogni giorno e il secondo maggior importatore dell’Unione Europea con 624.600 di tonnellate. È italiano invece il primato nella torrefazione all’interno dell’UE, con una produzione di 556.500 tonnellate, pari al 25% della produzione totale europea.
(Fonte: Eurostat su dati 2023)

A marchio Coop

Ce n’è per tutti i gusti: il tradizionale macinato nella versione Classico propone una miscela di arabica e robusta; il Grandaroma, con varietà pregiate e prevalenza della robusta; 100% arabica, con varietà di arabica sapientemente selezionate.

Nel Decaffeinato la caffeina non supera lo 0,10% (il processo di decaffeinizzazione avviene tramite il solo impiego di sostanze naturali). Miscela di arabica e robusta anche per l’Espresso bar, mentre il caffè del Brasile Fior fiore è 100% arabica.

Il Solidal, certificato FairTrade, è disponibile in due varianti: 100% arabica biologico dal Nicaragua, l’altro miscela Moka di arabica e robusta. Ampia anche la scelta di cialde e capsule compatibili Nespresso

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