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Lenticchie

Nutrienti e veloci da preparare, buone sempre, non solo a Capodanno!

Umili, versatili e incredibilmente nutrienti: le lenticchie sono uno di quegli alimenti che meriterebbero un posto fisso nelle nostre cucine. E non solo a Capodanno! Coltivate fin dall’antichità, racchiudono un concentrato di benessere e rappresentano una scelta intelligente anche per l’ambiente.

Come ricordava qualche tempo fa il direttore dell’Istituto Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, in un’intervista all’Informatore sui “cibi che salveranno il mondo”, le lenticchie «hanno più proteine di una bistecca, più ferro della carne, e contengono vitamine e minerali – zinco, magnesio, potassio, vitamina D e la maggior parte degli aminoacidi – che la carne non ha». Con pochi grassi e senza colesterolo, le lenticchie sono perfette per chi vuole mangiare sano e ridurre la carne. L’unica accortezza è abbinarle a un cereale – riso, farro, pasta… – per completare il profilo nutrizionale.

Cucinarle è semplice: dopo un risciacquo – e, per alcune varietà, un breve ammollo -, bastano venti minuti in acqua o brodo con un soffritto di verdure e un filo d’olio. Perfette per zuppe, insalate tiepide o piatti unici, si sposano bene con pomodoro, erbe aromatiche e spezie. Negli ultimi anni le lenticchie hanno inoltre saputo rinnovarsi. Da burger e zuppe pronte, fino alla farina di legumi e al cous cous di lenticchie: la tradizione incontra la modernità senza perdere la bontà e la semplicità.

Lenticchie
Lenticchie

Le più apprezzate

Sugli scaffali dei punti vendita di Unicoop Firenze, spiccano due specialità Igp Fior fiore, la lenticchia di Altamura e quella di Castelluccio di Norcia, le lenticchie di Colfiorito, le lenticchie toscane, quelle rosse e quelle decorticate. «La cosa curiosa delle lenticchie è che negli ultimi anni hanno conquistato sempre più spazio sulle tavole degli italiani, superando in Toscana i fagioli cannellini e diventando, a livello nazionale, il legume più venduto» spiega Sandro Massei, manager del reparto Ortofrutta di Unicoop Firenze. Infatti, se un tempo si mangiavano quasi esclusivamente allo scoccare del Capodanno con il cotechino o lo zampone, sperando in un po’ di fortuna (e denaro) per il futuro, oggi non è più così.

Fra le varietà più apprezzate, quelle di Colfiorito – piccole e con tonalità che variano dal verde al rosa – raccontano il legame profondo con il loro territorio. Coltivate a circa 800 metri di altitudine sull’altopiano umbro, in provincia di Perugia, si seminano in primavera e si raccolgono a fine luglio. «Oggi la lenticchia vale un quarto del mercato dei legumi in Italia: su circa 210 milioni di euro, oltre 50 milioni vengono solo da questo prodotto – aggiunge Luca Mattioni, presidente dell’azienda Colfiorito -. L’innovazione e il successo tra i consumatori spingono aziende come la nostra a sperimentare nuove proposte, come ad esempio il cous cous di lenticchie».

Per la salute nostra e del Pianeta

Scegliere di mangiare lenticchie fa bene non solo alla salute ma anche al pianeta. Le coltivazioni di legumi arricchiscono il terreno di azoto e richiedono meno risorse rispetto alla carne. Come sottolinea Remuzzi, infatti, orientarsi verso cibi vegetali può ridurre inquinamento e sprechi, migliorando allo stesso tempo la salute e prevenendo molte malattie croniche. Le lenticchie, insomma, sono un piccolo grande esempio di come gusto, benessere e sostenibilità possano convivere nello stesso piatto.

Non solo sono i “cibi che salveranno il mondo”, citando Remuzzi, ma anche quelli che rendono la cucina quotidiana più ricca, consapevole e genuina. E basta davvero poco: un pugno di lenticchie e un po’ di fantasia. E poi, se la tradizione dice la verità, arriverà anche la fortuna.

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