Fetta a fetta: bresaola o tacchino?

Leggeri e con pochi grassi, senza rinunciare al gusto

Dopo tante settimane di inattività, trascorse davanti alla televisione – o con un libro in mano, nel migliore dei casi -, è importante scegliere alimenti che ci aiutino a star bene. Per chi non vuol rinunciare alle proteine animali ma desidera limitare i danni, ecco due cibi leggeri e appetitosi: la bresaola e la fesa di tacchino a fette.

Bresaola

Provenienza: da molte regioni del nord Italia, ma quella Igp viene prodotta nella Provincia di Sondrio dove si trovano la Valtellina e la Valchiavenna. Alla seconda, la tradizione storico-letteraria attribuisce l’origine del prodotto, antico di secoli.

Segni particolari: diversi i tagli di carne, il più pregiato è la punta d’anca del bovino adulto maschio di razza Piemontese, Limousine o altre. Prima la carne è massaggiata e salata. Poi, durante la stagionatura, viene esposta alle giuste variazioni di temperatura e umidità, secondo i tempi e i modi stabiliti dal disciplinare di produzione.

Caratteristiche: è il salume più povero di grassi; inoltre è ricco di proteine, ferro, sali minerali e vitamine.

A tavola: ideale per spuntini, antipasti e secondi di facile preparazione, una spolverata di pepe nero e olio d’oliva, scaglie di parmigiano, rucola e un po’ di limone. Una sciccheria i fagottini di bresaola e robiola.

Un consiglio: la si accompagni con un vino bianco sapido, con un rosé o con uno spumante secco.

Curiosità: il termine bresaola ha un’origine incerta. Secondo alcuni, brisa è voce dialettale che indica una ghiandola dei bovini molto salata. Ancora oggi per una carne troppo saporita si usa il detto “salà come brisa”: da qui brisaola, trasformato nell’odierno termine bresaola.

Fesa di tacchino

Provenienza: ovunque siano presenti allevamenti di questo animale, giunto in Europa dal Nuovo Mondo dopo il 1492. Sembra che la prima coppia di tacchini sia arrivata in Italia nel 1520: quest’anno sono cinque secoli.

Segni particolari: si ottiene dal petto del tacchino, disossato e ripulito. Condita con sale e spezie, è sottoposta a una cottura al forno di 6-8 ore, a circa 70°C di temperatura. Quindi viene insaccata in una rete e successivamente affumicata o spennellata sulla superficie con del caramello.

Caratteristiche: ogni 100 grammi di prodotto, sono 125 le calorie, 2,8 i grammi di grassi, 2,2 quelli di carboidrati, 0,8 di sale, 21,2 di proteine.

A tavola: alimento proteico e magro, saporito e insieme delicato, è l’ideale per diete che uniscono gusto e salute. Se ne può esaltare il sapore leggero con una salsa tonnata o con un’allegra insalata mista.

Un consiglio: da accompagnare con un vino bianco fruttato o con un rosso a bassa gradazione.

Curiosità: fra le razze italiane, citiamo l’Ermellinato di Rovigo, il Bronzato dei Colli Euganei e il Nero d’Italia, ma ormai il tacchino italiano non esiste quasi più, soppiantato da incroci per la produzione.

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