Clementine
Provenienza: sembra che vengano dall’Algeria dove alla fine dell’Ottocento sarebbero state create da frate Clément Rodier, da cui hanno preso il nome. Secondo altri, erano anticamente coltivate in Cina e Giappone; il frate le avrebbe solo fatte conoscere nel Mediterraneo dove hanno trovato l’ambiente ideale. In Italia le piantagioni più importanti sono in Calabria e Puglia.
Caratteristiche: simili al mandarino, se ne differenziano perché più piccole, più rotonde e per il bel colore arancione vivo. Hanno un intenso profumo agrumato e un gusto perfettamente equilibrato fra agro e dolce. Ma, soprattutto, si sbucciano facilmente e sono quasi prive di semi, caratteristiche che le stanno facendo spopolare.
Un consiglio: quando i frutti sono maturi (arancioni e consistenza soda ma non troppo dura), vanno conservati in un luogo fresco e poco umido, lontano da fonti di calore.
Per la salute: data l’abbondanza di vitamina C, sono perfette per il consumo invernale. Ricche di fibre, agevolano la digestione.
Curiosità: sono un ibrido ottenuto dall’incrocio fra l’arancio amaro e il mandarino. Da brave figlie, hanno preso il meglio di entrambi i genitori.
Kiwi
Provenienza: bacche di origine asiatica, all’inizio del XX secolo i kiwi furono importati in altri Paesi del mondo che cominciarono a coltivarli in grande stile.
Oggi, fra i primi produttori ed esportatori, c’è anche l’Italia (dove peraltro la coltivazione è iniziata relativamente tardi) su estese aree in Lazio, Piemonte e Veneto.
Caratteristiche: i kiwi hanno forma di un piccolo tubero. I semi, piccoli e neri, sono disposti a raggiera intorno al centro delle bacche. Il sapore è acidulo, ma gustoso e rinfrescante. In Italia vanno per la maggiore due varietà, una di colore verde (buccia pelosa e polpa verde) e l’altra dorata (buccia glabra e polpa giallognola). Esiste anche la varietà con buccia color mattone e polpa rossa.
Un consiglio: è bene conservarli in un luogo fresco e asciutto. Se sono ancora acerbi, si mettano a contatto con mele o pere o banane che, essendo frutti climaterici (maturano anche dopo la raccolta), liberano etilene, favorendo la maturazione dei kiwi.
Per la salute: sono ricchi di acqua e vitamina C (quasi il doppio delle arance, a parità di peso). Abbondano le fibre: risultano quindi un ottimo alleato per la salute dell’intestino.
Curiosità: fra i maggiori produttori mondiali, la Nuova Zelanda che ha dato a questa bacca il nome del suo uccello simbolo, appunto il kiwi.