5 domande sull’avocado

Antiossidante e utile per la vista, ma attenzione alle calorie

Cos’è?

È il frutto dell’albero di avocado, appartenente alla famiglia delle Lauraceae proveniente da aree tropicali, come Messico, Perù o Brasile. Sempre più apprezzato anche in Italia e ormai presente tutto l’anno sui banchi dell’ortofrutta, nel nostro Paese viene coltivato in alcune zone della Sardegna e della Sicilia, dove viene raccolto fra dicembre e maggio. Sebbene si tratti di un frutto, le sue caratteristiche organolettiche e i suoi valori nutrizionali sono ben diversi dalla frutta fresca a cui siamo abituati. Infatti, viene più comunemente utilizzato per preparazioni salate ed è considerato principalmente una fonte di grassi buoni.

Come si presenta?

La sua forma ricorda vagamente una pera, ma al suo interno nasconde un nocciolo legnoso grande: può arrivare fino a 25 centimetri e 1,5 kg di peso ma quelli comunemente in vendita hanno dimensioni fra 8 e 15 centimetri, con un peso dai 150 ai 500 grammi, di cui il 75% circa è edibile. La buccia, non commestibile, è verde scuro o con sfumature color melanzana e tende a scurire man mano che il frutto matura. Fra le tante varietà, le più comuni sono l’avocado verde, con polpa gialla, buccia verde opaco, sottile e liscia, e la varietà Hass, dalla buccia scura e rugosa, con polpa chiara e cremosa, molto apprezzata per il gusto intenso e la versatilità in cucina.

Come consumarlo?

Alimento grasso, da abbinare a carboidrati e proteine, è utilizzato in preparazioni come il sushi o le hawaiane poke bowl ed è un valido sostituto dell’olio d’oliva, a pezzetti in insalata o come olio da condimento. A colazione si sposa bene con yogurt greco e muesli e si presta per cremosi frullati addolciti con miele. Fra le ricette più note, il guacamole, la salsa impiegata per realizzare l’avocado toast, tipico della cucina americana e australiana: pane, guacamole, sale, limone e pepe, più un alimento proteico a scelta fra uova, gamberi, salmone, prosciutto crudo o cotto, legumi, ma anche verdure e semi per un piatto completo, fresco e veloce.

Perché fa bene?

La polpa, molto carnosa e povera di acqua, è ricca di grassi buoni e vitamine che lo rendono un alimento ad effetto antiossidante, utile a combattere l’azione dei radicali liberi e a contrastare le infiammazioni. Ricco di minerali importanti come potassio, magnesio e ferro, è un ottimo alleato per la salute della vista, della pelle e dei capelli. Contiene anche molti folati e per questo può essere utile in gravidanza. Unica accortezza, è molto calorico, circa 250 kcal ogni 100 grammi: va quindi consumato con moderazione, in porzioni pari a circa un quarto di frutto ben maturo e crudo, in quanto la cottura distrugge molte delle sue proprietà.

Quali altri usi?

Grazie alla presenza di vitamine e antiossidanti, è molto impiegato nella cosmesi naturale e il suo olio è usato, puro o come ingrediente, in preparazioni per pelle e capelli. Per l’alto contenuto di vitamine, polifenoli, flavonoidi, zinco e acidi grassi è un toccasana per rallentare l’invecchiamento cutaneo. Inoltre, l’acido oleico di cui è ricco svolge un’azione nutriente, ad esempio, per pelli secche e mature o disidratate, e ha un’ottima funzione lenitiva nel ripristinare il pH della pelle dopo l’esposizione solare o in caso di irritazioni.

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