I Pat sono Prodotti alimentari tradizionali riconosciuti come tipici della nostra agricoltura, inclusi in un apposito elenco del Ministero delle Politiche agricole con la collaborazione delle Regioni. Degli oltre 5000 Pat italiani, quasi 500 sono toscani. Unicoop Firenze ha deciso di valorizzarne alcuni nei propri punti vendita.
Si parte con le mele, in particolare con due varietà che si attestano in Toscana solo a partire dagli inizi del ventesimo secolo, ma che, pur vantando entrambe origine americana, hanno trovato terreno fertile nel nostro territorio. Stiamo parlando della Mela rugginosa della Val di Chiana (o Mela Golden comune ma con spiccata rugginosità nell’epidermide), frutto di forma ellissoidale, colore giallo e sapore molto zuccherino che si distingue per la particolare sapidità e consistenza, e della Mela Stayman, che ha trovato anch’essa condizioni assai favorevoli nella Val di Chiana e, più in generale, nel territorio della provincia di Arezzo.
La Stayman ha una forma rotonda, leggermente schiacciata e spesso irregolare, di colore rossastro con venature verdi e un sapore agrodolce, quasi frizzante. Per capirsi, son quelle mele che le nostre nonne chiamavano “le brutte-bòne” ma che sono tutt’oggi molto apprezzate, sia per il gusto sia perché particolarmente adatte alla cottura e alla preparazione di molte pietanze, dalla farcitura delle torte all’accompagnamento della selvaggina.
Influenza di clima e ambiente
Francesco Illuminati, presidente (e produttore) della Illuminati Frutta, con sede a Civitella in Val di Chiana (AR), un consorzio di 12 aziende che, dal 1965, opera nel settore ortofrutticolo, racconta: «Siamo una struttura dalle radici antiche, siamo stati capaci, nei decenni, di sperimentare e investire e oggi siamo una realtà produttiva molto importante e apprezzata, forse unica, nel panorama nazionale del settore. Questo grazie anche a Unicoop Firenze, che crede molto nei prodotti regionali. Una scelta che non solo accontenta i consumatori della cooperativa ma che porta anche grandi benefici all’economia e all’occupazione in Toscana».
La Illuminati Frutta conta infatti oltre 400 ettari, in prevalenza coltivati a frutteto, dove si producono mele, pere, pesche e susine, per una produzione media che si aggira intorno ai 250mila quintali annui.
«La mela – continua Illuminati – è un frutto che risente molto dell’ambiente in cui viene coltivata e la medesima varietà cambia in base alle caratteristiche del terreno e del clima. I nostri sono territori particolarmente vocati per le pere e per le mele. Otteniamo quindi prodotti di qualità straordinaria, ma di quantità limitate. All’anno facciamo circa 7000-8000 quintali di mele rugginose e 9000 quintali di Stayman, che vengono quasi interamente assorbite dal mercato regionale». Per fare un esempio, viene dalla Toscana il 90% della produzione nazionale di mele rugginose e Stayman (di cui il 70% dalla sola Val di Chiana), ma sempre in Toscana viene consumato il 95% dell’intera produzione nazionale.
Toscani criticoni ma esperti
«Del resto – conclude Illuminati – da una recente indagine il consumatore toscano, forse anche per il proprio retroterra contadino e la sua cultura elevata, è risultato il più critico ma anche il più esperto a scegliere i prodotti della propria alimentazione e, al pari del consumatore siciliano, si orienta decisamente, quasi esclusivamente, nello scegliere prodotti della propria regione, se non del proprio ancor più ristretto territorio».
Saggezza toscana, fatta di sapori, di ricordi e di proverbi. «E se una mela al giorno toglie il medico di torno», figuriamoci due…