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Tutti in sella

La bici non inquina, è economica e fa bene. Domande e risposte per ciclisti (e automobilisti) diligenti

L’Italia pedala a due velocità. Da una parte cresce l’attenzione verso la mobilità verde, dall’altra resta aperta la questione della sicurezza stradale. Nei primi sei mesi del 2025 in Italia sono morti 106 ciclisti, il 21% in più dell’anno scorso, 6 solo in Toscana, denuncia l’Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale. «Serve un maggiore impegno a livello legislativo e infrastrutturale, oltre alla massima prudenza di automobilisti e camionisti – osserva Giordano Biserni, presidente di Asaps -. Ogni bicicletta in più vuol dire una macchina in meno sulle strade e meno inquinamento». Ma quali sono le regole in sella?

Come devono circolare?

Sulle strade extraurbane, i ciclisti devono procedere su un’unica fila, eccetto che in presenza di un minore di 10 anni: il bimbo potrà pedalare sulla destra accanto all’adulto. In città, con traffico non intenso, possono viaggiare fino a due biciclette affiancate. «Il Codice della Strada stabilisce che bisogna avere libero l’uso di braccia e mani e reggere il manubrio con almeno una mano – chiarisce Biserni -. Cosa significa? Posso guidare con una sola mano, se con un braccio indico la svolta (pure le bici sono obbligate a mettere le “frecce”, ndr), ma non posso reggere con l’altra il cellulare, l’ombrello o la busta della spesa».

Come sorpassarle?

La riforma del Codice della Strada ha introdotto una novità: qualsiasi veicolo sorpassi una bicicletta deve mantenere una distanza di almeno un metro e mezzo, quando le condizioni stradali lo consentono. «Se tale circostanza viene meno, ed è questo il punto, sta all’accortezza del conducente rimanere in coda al ciclista», spiega il presidente di Asaps.

Possono andare “contromano”?

In un senso unico, le bici non possono circolare nella direzione opposta a quella consentita. Sono previste delle deroghe limitate: il controsenso dei ciclisti è permesso soltanto in tratti larghi almeno 4,25 metri, con limite di 30 km/h e soprattutto se ben segnalato. Insomma ci devono essere cartelli e strisce, altrimenti si rischia la multa. «La legge è molto restrittiva, tant’è che poche amministrazioni locali hanno fatto scelte di questo genere», nota Luca Polverini, vicepresidente di Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta.

Quali sono gli obblighi?

Due freni indipendenti; luci per la notte davanti (bianche o gialle) e dietro (rosse); campanello; catarifrangenti sia posteriori (rossi), sia sui pedali e nelle ruote (entrambi gialli): ecco l’equipaggiamento obbligatorio. Inoltre, le bretelle o i giubbotti riflettenti vanno indossati, se c’è poca visibilità, quando si viaggia fuori dai centri abitati o in galleria anche di giorno. «Il caschetto invece non è obbligatorio ma lo raccomandiamo, specie per i minori di 14 anni», dice Polverini.

Quali sono gli antifurti migliori?

«I furti sono il secondo motivo, dopo la percezione di insicurezza, a disincentivare la mobilità ciclabile», avverte il vicepresidente di Fiab. La regola d’oro è investire su un buon lucchetto: i più sicuri sono quelli a U e le catene cementate a sezione quadra. Ruote e corpo del “bolide” vanno poi assicurati a una struttura fissa. I sistemi evoluti, come i Gps che tracciano gli spostamenti grazie a un’applicazione sul cellulare, risultano efficaci. «La denuncia però è fondamentale, anche per mezzi di poco valore: permette di recuperarli qualora siano ritrovati dalle forze dell’ordine, ma soprattutto di sensibilizzare amministrazioni e governo sul tema. Per dimostrare che una bici rubata è di nostra proprietà, consigliamo di scattare foto, annotare il numero di telaio e conservare il certificato d’acquisto».

Una settimana sostenibile

Fino al 22 settembre torna la Settimana europea della mobilità, la campagna annuale della Commissione Ue per promuovere l’uso di mezzi attenti all’ambiente. Tante le iniziative anche in Toscana, fra cui “Bike to work”: venerdì 19 settembre è la giornata per incentivare gli spostamenti in bici verso i luoghi di lavoro.

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