Non è un semplice gioco da ragazzi, ma può celare insidie. Dopo l’approfondimento sui controlli dell’Agenzia delle Dogane pubblicato sull’Informatore di novembre, prosegue il viaggio nel “paese dei balocchi”. I giocattoli, infatti, sono la seconda categoria di prodotti per cui durante il 2023 sono stati diramati più avvisi di sicurezza e ritiri dal mercato da parte del “Safety Gate”, sistema di allerta rapido che sorveglia la merce non alimentare in 30 Stati europei (ec.europa.eu/safety-gate).
Pericoli nascosti
A una prima occhiata questi passatempi sembrano innocui. Le bolle di sapone, ad esempio, se importate da zone dove l’acqua potabile non è garantita, potrebbero essere contaminate da agenti patogeni. Le batterie a bottone degli articoli elettronici, se non ben chiuse in scomparti a prova di bimbo, rischiano di essere ingoiate.
E ancora ci sono i balocchi “della nonna”, rispolverati dalla cantina, potenzialmente pericolosi poiché non rispettano le direttive comunitarie aggiornate, fra le più rigorose a livello mondiale anche contro la presenza di additivi dannosi, come gli ftalati, usati per rendere la plastica morbida e flessibile.
L’Università di Plymouth, in Inghilterra, ha analizzato 200 “vecchi” giochi di seconda mano e nella stragrande maggioranza dei casi ha rilevato concentrazioni fuori norma di antimonio, bario, bromo, cadmio, cromo, piombo e selenio, sostanze tossiche pure a bassi livelli se l’esposizione è prolungata nel tempo.
Consigli per gli acquisti
La prima regola, secondo il vademecum del Ministero della Salute, è appurare che sulla confezione sia riportato il marchio Ce (ma attenzione a quelli contraffatti graficamente), con cui il produttore assicura la conformità alle regole europee. Il secondo consiglio è rispettare la fascia di età indicata per i prodotti, classificati in base alle caratteristiche dei materiali e alla dimensione dei pezzi.
Sotto i 36 mesi sono previste ulteriori misure di sicurezza per prevenire incidenti domestici. «I principali infortuni sono legati a ingestioni di piccole parti del giocattolo, di plastica o metallo – spiega il dottor Stefano Masi, responsabile del Pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze -. Particolare rischio è rappresentato dall’ingestione di calamite, che possono creare danni notevoli. Un campanello di allarme poi è la tosse improvvisa in un bambino che maneggia un giocattolo, di solito bimbi piccoli, perché il rischio di inalazione rappresenta anch’esso un’emergenza».
Dimmi da dove vieni…
È essenziale inoltre verificare la provenienza, rivolgendosi a rivenditori autorizzati, diffidando delle bancarelle fai-da-te e dei siti online con prezzi stracciati, primo indizio sulla scarsa qualità. I test eseguiti per una ricerca promossa di recente dall’associazione dei produttori Toy Industries of Europe hanno rivelato che su 100 giocattoli non di marca comprati online e da venditori terzi, 80 non rispettavano gli standard europei: dai magneti facilmente rimovibili che se inghiottiti possono perforare l’intestino, fino a slime (sostanza vischiosa amata da bimbe e bimbi) con livelli di boro 13 volte superiori ai limiti di legge.
Occhio al balocco
Una volta scartato il pacco, il lavoro del genitore non finisce: è importante controllare periodicamente lo “stato di salute” degli oggetti e tenere d’occhio i bambini affinché li impieghino in modo adeguato.
Infine, qualche dritta sulle idee migliori da mettere sotto l’albero. La Società Italiana di Pediatria suggerisce balocchi che stimolino l’immaginazione, la fantasia, il movimento e le relazioni genitore-figlio, come costruzioni, puzzle, libri, articoli per disegnare e colorare, giochi di carte, da tavolo, palle.
«Evitiamo tutti quelli che richiamano armi, non perché pericolosi di per sé ma per il messaggio che portano», aggiunge il dottor Masi. Almeno con i più piccoli giochiamo a fare la pace.