Datteri della speranza

Quelli di Medjoul sono buoni e fanno del bene

Ci sono prodotti che racchiudono in sé ideali che potrebbero cambiare il mondo. È il caso dei datteri Medjoul, che arrivano in Italia grazie al fatto che uomini e donne di buona volontà si sono rimboccati le maniche e si sono chiesti come dare speranza al dialogo tra palestinesi e israeliani. Si tratta di un progetto che è stato avviato 12 anni fa – grazie a Cristina Masini Cherici – e che è attivo ancora oggi.

Incredibile ma vero, questi datteri sono coltivati a Gerico, in Cisgiordania, da una cooperativa palestinese. Poi sono trasportati da un’azienda israeliana e imbarcati al porto di Ashdod, in territorio israeliano. Da lì arrivano sugli scaffali Coop col marchio Terra Equa.

«E non è un progetto fatto alla chetichella – racconta Renato Burigana, che segue dall’inizio questa collaborazione israelo-palestinese – ma ha il placet del Ministero dell’Agricoltura palestinese. Una collaborazione che abbiamo voluto raccontare anche sulla scatola dei datteri per spiegare che il dialogo è possibile. Ed è tanto più importante oggi perché adesso, con la guerra, i redditi sono crollati. Molte famiglie, sia palestinesi che israeliane, guadagnavano anche dal turismo. Ma adesso quei guadagni sono scomparsi».

La scuola dell’Oasi di Gerico

E c’è un motivo in più per scegliere i datteri Medjoul alla Coop: per ogni scatola acquistata vengono destinati 0,25 euro a vari progetti tra cui quello della scuola francescana di padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa. «Quando si parla di una scuola cattolica del Medio oriente – spiega Burigana – si parla di strutture d’eccellenza in cui vanno tutti i ragazzi senza distinzione: cristiani, musulmani ed ebrei. Chi può paga la retta, chi non può frequenta ugualmente grazie alle donazioni. La scuola così diventa uno spazio di uguaglianza, di pace, di rispetto e di dialogo». Le vendite degli ultimi anni hanno consentito di contare su circa 30 mila euro all’anno.

Il dattero Medjoul dell’oasi di Gerico è di ottima qualità, tanto da essere definito il re dei datteri per il suo sapore e la sua consistenza. «Nonostante il viaggio – spiega Burigana – i frutti non perdono nulla della freschezza di quando sono appena colti dalla pianta. Sono sanissimi anche perché vengono protetti da grandi sacchi di lo intrecciato che permette ai frutti di respirare e maturare, e che al tempo stesso li protegge dai vari parassiti che a Gerico come altrove sono ghiotti di frutta».

Teneri e polposi, sono alla base di molte ricette della tradizione mediorientale sia araba che ebraica. Secondo lo storico greco Strabone i Persiani contemplavano la bellezza di 360 usi diversi della pianta e dei suoi frutti, e – per quanto riguarda gli ebrei – i datteri sono citati già nell’Esodo. E se sono parte dell’alimentazione di tanti popoli da tempo immemorabile, è certamente perché offrono numerosi benefici per la salute.

Che energia!

Piuttosto calorici (277 calorie per 100 grammi), i datteri sono un alimento altamente energetico e un’ottima fonte di fibre, essenziali per la salute intestinale, poiché favoriscono la regolarità dell’intestino e possono prevenire problemi come la stitichezza.

Uno studio pubblicato sulla rivista “Nutrients” ha dimostrato che un’adeguata assunzione di fibre è associata a un ridotto rischio di malattie e disturbi gastrointestinali. Sono anche ricchi di antiossidanti, come flavonoidi, carotenoidi e acido fenolico. Questi composti svolgono un ruolo cruciale nella protezione delle cellule dai danni ossidativi e – per queste proprietà – possono ridurre il rischio di malattie croniche, come i tumori e le malattie cardiache. In generale il consumo di datteri può contribuire a migliorare la salute cardiovascolare. Grazie al loro contenuto di potassio e magnesio, i datteri possono aiutare infatti a mantenere la pressione sanguigna sotto controllo.

Nonostante il sapore dolce, i datteri essiccati hanno un basso indice glicemico, il che significa che non causano picchi rapidi di zucchero nel sangue. Questo li rende una buona opzione per le persone che cercano di gestire i livelli di glicemia. Uno studio pubblicato sulla rivista “Nutrition Research” ha dimostrato che il consumo di datteri non influisce negativamente sui livelli di glucosio nel sangue. Sono, infine, un’ottima scelta per gli sportivi o per chi ha bisogno di un’energia immediata, senza i picchi glicemici associati ad altri dolcificanti raffinati.

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