Per celebrare Giacomo Puccini a 100 anni dalla scomparsa il “Festival Puccini” di Torre del Lago (LU) alla sua 70ª edizione presenta un cartellone che ripercorre la parabola artistica del compositore.
Per questa edizione straordinaria il direttore artistico Pier Luigi Pizzi propone 6 nuovi allestimenti di capolavori pucciniani rappresentati al Gran Teatro all’aperto in ordine cronologico secondo la loro prima esecuzione, seguendo così il percorso del compositore e la sua crescita artistica.
Il sipario si alza dunque con il dittico Le Willis e Edgar (12 e 19/7). Titolo d’esordio di Puccini, con Le Willis – scritta dal ventiseienne Giacomo, su suggerimento del suo insegnante di conservatorio Amilcare Ponchielli – il pur giovane musicista si fece notare per la forza della scrittura sinfonica. Seconda opera di Puccini, Edgar non mancò di raccogliere giudizi positivi e di apprezzamento dal pubblico e dalla critica. Titolo raramente rappresentato sui palcoscenici operistici nazionali e internazionali, narra sullo sfondo delle Fiandre medievali una tormentata vicenda sentimentale.
Manon Lescaut (13/7 e 2/8, sul podio Beatrice Venezi) segna la definitiva consacrazione di Puccini e l’avvio dell’irripetibile relazione con Torre del Lago, il luogo in cui sceglierà di vivere per oltre trent’anni e che sarà determinante per la sua ispirazione artistica. La bohème (in scena 20 e 27/7, e 8 e 22/8) consacra definitivamente Puccini in Italia e all’estero: prima opera veramente “torrelaghese”, nasce in un contesto goliardico che vede il compositore quotidianamente al centro di un gruppo di artisti (alcuni pittori macchiaioli si erano stabiliti sulle sponde del lago di Massaciuccoli poco prima dello stesso Puccini) in tutto e per tutto simile a quello raccontato nell’opera.
Tosca, l’opera più drammatica di Puccini, torna in scena a Torre del Lago per 4 serate (26/7 e 9, 18 e 24/8) in una nuova versione dell’allestimento di Pier Luigi Pizzi che lo vedrà confrontarsi con il capolavoro pucciniano in cui crudeltà e sadismo fanno da sfondo alla storia d’amore e morte ambientata a Roma nel 1800.
La sera del 25 aprile 1926 debuttò alla Scala la sua ultima opera, l’incompiuta Turandot, che si impone trionfalmente fino all’uscita delle spoglie di Liù; in quel momento il direttore d’orchestra, Arturo Toscanini, poggiò la bacchetta sul leggio dicendo: «Qui finisce l’opera, perché a questo punto il Maestro è morto». A 98 anni da quella storica sera, il pubblico del festival potrà rivivere la stessa emozione nelle 4 serate del 3, 10, 17 e 23 agosto.
In cartellone c’è poi un evento speciale in occasione dei 120 anni dal debutto di Madama Butterfly: il festival ripropone al pubblico uno dei suoi più fortunati allestimenti, quello del progetto “Scolpire l’opera” con le scene dello scultore giapponese Kan Yasuda per la regia di Vivien Hewitt e i costumi di Regina Schrecker (31/8 e 7/9).
Per informazioni: puccinifestival.it
“Chigiana International Festival & Summer Academy”
Ancora Puccini nella programmazione del “Chigiana International Festival & Summer Academy”. La 10ª edizione porta dal 5 luglio al 2 settembre, a Siena e nelle più belle località delle terre senesi, di Arezzo e Grosseto, oltre 100 eventi.
Inaugurazione il 5 al Teatro dei Rinnovati di Siena con il violinista Ilya Gringoltsche eseguirà uno dei capolavori di György Ligeti, il Concerto per violino e orchestra. Assieme a Gringolts, l’Orchestra della Toscana diretta da Marco Angius. Evento fra i più attesi del festival è il Concerto per l’Italia: il 19 luglio in piazza del Campo Myung-Whun Chung dirige la Filarmonica della Scalain un programma incentrato su Beethoven.
Due giorni dopo, il 21, è sempre piazza del Campo ad ospitare la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Beatrice Venezi in un programma che comprende fra l’altro l’Intermezzo sinfonico dalla Manon Lescaut di Puccini.
E proprio in occasione del centenario della scomparsa, l’Accademia Chigiana ha realizzato un nuovo allestimento per una nuova opera, in prima assoluta, basata sui carteggi pucciniani: è The Butterfly Equationdi Thomas Cornelius Desi, opera per 5 pianoforti, 5 voci di soprano e voci recitanti (Teatro dei Rinnovati, 24/8), regia Alessio Pizzech.
Per informazioni: chigiana.org