Consegnati sabato 18 maggio a Empoli i buoni spesa Unicoop Firenze per un importo di 6873 euro, buoni che saranno pacchi alimentari per le famiglie in difficoltà.
Inflazione, carovita e perdita del potere d’acquisto delle famiglie hanno aumentato l’emergenza alimentare e ampliato il bacino della povertà: sono sempre più numerose le famiglie che chiedono aiuto alle associazioni impegnate nel contrasto alla povertà.
Di fronte a una crescente povertà e alle necessità evidenziate dalle associazioni del territorio, Unicoop Firenze rinforza il suo impegno solidale con un contributo in buoni spesa alle associazioni del territorio che li destineranno alle persone in condizione di bisogno.
I buoni sono stati consegnati dalla presidente della sezione soci Coop di Empoli Francesca Martini ai rappresentanti dell’associazione Re.So. (Recupero Solidale).
“La consegna dei buoni Unicoop Firenze avviene nell’ambito di un rapporto consolidato della sezione soci Coop con le realtà che sul territorio seguono le persone più fragili. Rappresenta un aiuto concreto perché i buoni si trasformeranno presto in pacchi di generi alimentari di prima necessità per chi quotidianamente ha difficoltà a fare la spesa, ma rappresenta anche un segnale di vicinanza a chi si trova in una situazione di disagio, povertà e spesso di solitudine”, ha affermato Francesca Martini, presidente della sezione soci Coop.
Intanto oggi, sabto 18 maggio, è in corso in 124 punti vendita Unicoop Firenze, tra cui i punti vendita dell’area Empolese Valdelsa, la raccolta alimentare romossa dalla cooperativa e dalla Fondazione Il Cuore si scioglie, in collaborazione con oltre 200 associazioni del territorio.
Nei supermercati dove sarà attiva la raccolta, ci sarà uno speciale allestimento con l’indicazione dei prodotti che potranno essere donati. Basterà metterli nel carrello e lasciarli ai volontari presenti all’uscita dei negozi. Saranno subito ritirati dalle associazioni che, in poco tempo, li distribuiranno alle mense solidali, agli empori della solidarietà e alle famiglie più bisognose.