Chi si ricorda più di quando c’erano solo yogurt bianchi o alla frutta? Iniziò lo yogurt greco a fare timidamente capolino fra gli altri, e sembrava un prodotto quasi esotico, ma è stato affiancato presto da probiotici, skyr, kefir, latte fermentato, yogurt senza lattosio o vegetali, cremosi o senza grassi, addizionati e proteici, in vasetto e da bere, da latte di montagna e da latte fieno… da far girare la testa. Vediamo le differenze principali e quali le tendenze di questo mercato in piena espansione.
Intanto derivano tutti dalla fermentazione del latte ad opera di fermenti lattici vivi, usati in minori o maggiori quantità, che hanno molteplici effetti positivi per tutto l’organismo: ad esempio riequilibrano la flora intestinale e rafforzano il sistema immunitario. Hanno però caratteristiche nutrizionali differenti: lo yogurt greco contiene più proteine rispetto allo yogurt normale, lo skyr (nato nella notte dei tempi in Islanda) ancora di più ed è povero di grassi e carboidrati, il kefir (originario del Caucaso) ha più probiotici di tutti ed effetti benefici maggiori per la salute, soprattutto dell’intestino.
In cerca di proteine
Sembra essere proprio l’aspetto salutistico il fattore trainante delle ultime tendenze di acquisto: lo prova l’interesse dimostrato verso gli yogurt con un contenuto di proteine superiore anche allo yogurt greco (in un vasetto di Milk Pro High Protein Coop ce ne sono 20 g rispetto ai 9 del greco e ai 4 dello yogurt classico).
Una scelta, quella di una dieta iperproteica, che deriva dal mondo del fitness e dalle esigenze degli atleti di aumentare la massa muscolare. Chi segue questa dieta limita carboidrati e grassi a favore delle proteine: non è però adatta a tutti, ma solo a chi ha un livello di attività fisica elevato.
Fra i prodotti legati a scelte di salute, troviamo quelli senza lattosio ma anche i vegetali, adatti a chi soffre di allergia alle proteine del latte vaccino. Scelti anche da chi segue un regime alimentare vegano, sono prevalentemente a base di soia, ma da poco sul mercato ci sono anche quelli che derivano dall’avena. E per i gusti? Ci possiamo sbizzarrire: a marchio Coop sono disponibili tre gusti (bianco, mirtillo e vaniglia) per lo skyr e il kefir al cucchiaio, per quello da bere le varianti bianco e fragola, per lo yogurt proteico la scelta è tra fragola, ciliegia e aronia, mirtillo.
Quanto yogurt consumare al giorno?
Quanto yogurt consumare al giorno? Una porzione (il classico vasetto da 125 grammi), ma chi non beve latte può anche raddoppiare la dose. Lo yogurt è controindicato solo per chi ha una intolleranza a uno dei suoi componenti; chi soffre di colon irritabile può avere problemi con l’assunzione di latticini in generale, e quindi dovrebbe evitare anche lo yogurt; per chi è sovrappeso o a dieta, infine, solo yogurt bianco e privo di zuccheri aggiunti.
Ottima alternativa al dessert
Per chi non ha problemi di linea e vuole coccolarsi con un’alternativa comunque più salutare di un classico dessert, negli yogurt della linea Fior fiore il cremoso yogurt bianco da latte di montagna va a mescolarsi con i gusti di mora e melagrana, limoni di Sorrento Igp, mela di Valtellina Igp e cannella.
Una buona e salutare merenda fin da piccoli
Non possiamo poi dimenticarci dei bambini, per i quali fin da piccolissimi un vasetto di yogurt rappresenta una delle migliori merende: per loro ci sono tre proposte bio, nelle varianti fragola, banana e albicocca. E per i più grandicelli, una merenda più golosa: fragola o banana arricchita con confetti al cioccolato.
Scadenza prorogata
Gli yogurt, anche quello greco, i probiotici e i latti fermentati Coop, sia vegetali sia animali, da bere o al cucchiaio, si potranno consumare anche 4 o 5 giorni dopo la data indicata. Naturalmente con l’accortezza di guardarli, annusarli e assaggiarli prima, per assicurarsi che non abbiano subito deterioramenti evidenti.