Il 2021 è stato segnato dalle conseguenze economiche e sociali della pandemia, che nell’anno passato ci ha costretto a periodi di limitazione delle attività. I vaccini hanno aiutato a ripartire, ma all’emergenza sanitaria si sono aggiunte, già a partire dalla fine del 2021, le difficoltà legate ai rincari delle materie prime e all’incremento dei costi di energia e carburante e, con l’inizio del 2022, la guerra in Ucraina, lasciando un’ombra di incertezza su quello che potrà accadere nei prossimi mesi.
In questo contesto, Unicoop Firenze al 31 dicembre 2021 ha chiuso un bilancio in linea con quello dell’anno precedente, con vendite lorde per 2,4 miliardi di euro, +1,3% rispetto al 2020. A fine anno si contavano 1.089.640 soci e 7938 dipendenti – il 65% sono donne – che lavorano in cooperativa, di cui l’87% a tempo indeterminato.
Nel 2021 i punti vendita sono passati da 105 a 108, con tre nuove aperture e la completa ristrutturazione di un punto vendita. Inoltre, all’inizio del 2022 i 29 punti di vendita provenienti da Coop Centro Italia nelle province di Siena ed Arezzo sono confluiti nella società di Unicoop Firenze, Terre di Mezzo. Con Giulio Bani, consigliere delegato area amministrazione, approfondiamo i tratti salienti del bilancio 2021.
Quali sono i numeri del 2021 che spiegano lo stato di salute della cooperativa?
La buona salute di Unicoop Firenze si evince da un forte consolidamento a livello patrimoniale (le immobilizzazioni superano i 1507 milioni di euro), finanziario (1590 milioni di euro in Titoli di Stato) ed economico (ricavi per 2517 milioni di euro, +1,6% rispetto all’anno precedente). Grazie al risultato positivo del 2021, il patrimonio netto della cooperativa arriva a 1730 milioni di euro. L’unico debito rilevante della Cooperativa è verso i propri soci per il rapporto di prestito sociale (1483 milioni di euro), una somma abbondantemente coperta da Titoli di Stato prontamente esigibili.
Utili e imposte: a quanto ammontano e che indicazioni danno?
L’utile netto ammonta a oltre 25 milioni di euro, al netto di imposte per circa 17 milioni di euro, che rappresentano un importante contributo all’erario italiano. Il risultato 2021, tenuto conto del contesto in cui abbiamo operato, è in linea con quanto preventivato e con quello dell’anno precedente. Con la propria attività economica, e anche grazie a risultati positivi, Unicoop Firenze riesce a soddisfare le esigenze dei propri soci, offrendo qualità e tutela del potere d’acquisto, e del territorio in cui opera, sostenendo imprese e filiere locali.
Il 2021 ha segnato anche un ampliamento della rete di vendita…
Nel corso dell’anno abbiamo aperto tre nuovi punti di vendita (Montramito nel Comune di Massarosa, a Firenze in Via Reginaldo Giuliani e ad Arezzo in Via Garbasso) di dimensioni differenti, per ribadire il nostro forte legame e radicamento sul territorio e rispondere alle diverse esigenze del socio-cliente. Con la stessa logica va interpretata l’acquisizione dei 29 punti di vendita da Coop Centro Italia, che ci consente una rappresentanza piena nelle province di Siena ed Arezzo.
Chiuso il 2021, si è aperto un 2022 molto complicato per il Paese e per le famiglie…
Pensavamo, ottimisticamente, di affrontare il 2022 in una situazione post-pandemica e quindi con nuovo entusiasmo, ma la guerra Ucraina-Russia ha stravolto tutte le più rosee previsioni e ci apprestiamo ad affrontare nuove criticità non di breve periodo. Parlo di una spinta inflattiva fuori dal comune (+6,7% a marzo 2022) accompagnata dalla possibile carenza di beni di prima necessità. Il nostro impegno consisterà nel continuare a garantire al socio consumatore la migliore convenienza in termini di prezzi alla vendita, a fronte di un’alta qualità dei prodotti.
Un buon bilancio, come quello 2021, cosa comporta per il futuro in chiave intergenerazionale?
La cooperativa “vive” di intergenerazionalità: l’impegno dell’attuale gruppo dirigente è garantire risultati positivi nel tempo, che possano contribuire a lasciare un patrimonio cooperativo sempre più consistente alle generazioni future. Dobbiamo impegnarci tutti per continuare quanto compiuto dalle generazioni passate, che hanno fatto diventare Unicoop Firenze un esempio virtuoso di gestione cooperativa a livello nazionale.
L’impegno di Unicoop Firenze
Il territorio – Oltre 5500 prodotti locali si trovano sugli scaffali dei supermercati Coop.fi. Il 25% di quelli acquistati proviene da oltre 700 produttori toscani, che rappresentano il 34% del totale dei fornitori. Il valore che Unicoop Firenze genera sul tessuto economico toscano, compresa la filiera, ammonta a 983 milioni di euro.
Identità digitale per tutti – Consapevoli delle difficoltà che molte persone stanno affrontando nella gestione della propria identità digitale, Unicoop Firenze ha introdotto il servizio di attivazione dello Spid in 20 punti vendita. Il risultato? 41.200 identità digitali rilasciate da luglio 2021 ad aprile 2022.
Abbraccia un Albero – A Montopoli in Val d’Arno, in un’ex area industriale di 6 ettari, è nato il primo bosco biosostenibile e partecipato d’Italia, in collaborazione con Pnat, Legambiente e Re Soil Foundation, anche grazie al contributo di 5000 soci e clienti per 225mila euro donati.
#coopforafrica – Per sostenere la campagna vaccinale anti Covid-19 in Africa, Unicoop Firenze ha contribuito con 500mila euro. A livello nazionale sono stati donati complessivamente a UNHCR, Sant’Egidio e Medici Senza Frontiere 1.651.977 euro, per la vaccinazione di oltre 300mila persone.
Solidarietà – Nei due appuntamenti della raccolta alimentare sono state donate 318 tonnellate di prodotti e, per la raccolta scolastica, 134mila confezioni di materiale per alunni e studenti. La campagna “Pensati con il Cuore” ha sostenuto 15 progetti per 207mila euro raccolti.