Roberto Speranza, Ministro della Salute: «La scienza è il nostro più grande alleato nella battaglia contro il virus»

La lotta contro il Covid-19, ci ha ricordato ancora una volta quanto la ricerca sia importante.

«Bisogna aprire una nuova stagione fatta di grandi investimenti pubblici ed essere in condizione di attrarre investimenti privati. Tra questi, ci sono ovviamente anche quelli per la ricerca» risponde così il ministro alla salute Roberto Speranza quando gli facciamo notare che ammonta all’1,4% del Pil l’investimento pubblico in ricerca in Italia, percentuale fra le più basse in Europa, molto lontano dal 3% e più della Germania. «La lotta contro il Covid-19, ci ha ricordato ancora una volta quanto la ricerca sia importante, quanto sia fondamentale il lavoro degli scienziati, di donne e uomini impegnati 24 ore al giorno per dare risposte certe alle enormi domande che ancora si pongono davanti a noi. La scienza è il nostro più grande alleato nella battaglia contro il virus. È solo attraverso la ricerca scientifica che avremo cure e vaccini, efficaci e sicuri, e potremo essere definitivamente fuori dalla pandemia».

Ci sarà dunque un aumento delle risorse destinate alla ricerca?

Investire sulla ricerca e sulla formazione è una priorità a cui dobbiamo lavorare tutti i giorni per rafforzare il nostro Servizio Sanitario Nazionale e tutelare al meglio la salute di tutti i cittadini. Ho più volte ripetuto in questi mesi, che la lunga stagione dei tagli va chiusa. E lo ribadisco anche qui. 

Ha visitato personalmente i laboratori di Toscana Life Sciences: che cosa l’ha impressionata di più del luogo e delle persone che ci lavorano?

Toscana Life Sciences è un centro di eccellenza nel campo della ricerca farmaceutica e delle scienze della vita non solo a livello italiano ma internazionale. Quello che mi ha impressionato è il grande lavoro svolto dai ricercatori, la competenza, la professionalità, la passione. Dobbiamo essere orgogliosi dei nostri ricercatori, che stanno dando un contributo importante nella sfida mondiale contro la pandemia. Il nostro Paese è in prima linea per le cure anti-Covid. E a Siena, il gruppo di Rino Rappuoli, insieme a tutta la squadra di Toscana Life Sciences, sta facendo un lavoro straordinario sugli anticorpi monoclonali. Speriamo di avere presto a disposizione farmaci molto efficaci contro il virus. 

Quando saranno disponibili per la popolazione contagiata in Italia?

Dal gruppo di ricerca dedicato allo sviluppo degli anticorpi monoclonali umani, come annunciato nei giorni scorsi dallo stesso Rappuoli, ci comunicano che avremo risposte concrete probabilmente già a marzo del 2021. Ci sarà ancora molto da lavorare e da verificare, ma apriamo una strada per avere cure efficaci e sicure che possano portarci a un risultato positivo. È una sfida di tutta la nostra comunità nazionale a cui va dato il massimo sostegno.

Quanto investe il Ministero della Salute per la ricerca sul Covid-19?

Abbiamo stanziato 80 milioni di euro per il 2020 e 300 milioni per il 2021. Una parte andrà anche a Tls, perché qui si gioca un pezzo importante della sfida contro il virus.

La produzione di questi anticorpi si affida ad una filiera tutta italiana, dalla ricerca alla realizzazione: potrebbe diventare un modello per altri farmaci?

La nostra ricerca è un’eccellenza mondiale e il fatto che molti dei colossi farmaceutici abbiano in Italia strutture strategiche dimostra la qualità dei nostri professionisti. Anche diverse produzioni legate ai vaccini per il Covid-19 svolgono passaggi essenziali nel nostro Paese. Per questo è importante sostenere la ricerca e la formazione di eccellenza che abbiamo.


Prosegue fino al 6 gennaio la raccolta fondi “Sosteniamo la ricerca oggi per tornare vicini domani”, promossa da Unicoop Firenze insieme a Coop Alleanza 3.0, Unicoop Tirreno, Coop Centro Italia, Coop Unione Amiatina e Coop Reno per sostenere i ricercatori del MAD Lab di Toscana Life Sciences, coordinato dal professor Rino Rappuoli, per portare avanti lo studio di terapie efficaci contro il Covid 19.In particolare il contributo raccolto sarà dedicato a ampliare le ricerche che finora hanno portato all’individuazione della cura basata sugli anticorpi monoclonali. 

Si può contribuire donando punti della Carta socio o denaro alle casse, sulla piattaforma on line di Eppela e con bonifico bancario sul conto corrente dedicato IT57I0306909606100000175655. 

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