Saponette per l’Alzheimer

Non ti scordar di te: le saponette in edizione speciale per aiutare la ricerca sull’Alzheimer

Affetti, amici, famiglia. Chi ha una persona cara malata di Alzheimer lo sa: nella sua testa anche le relazioni sbiadiscono, fino a sparire nel tempo assieme ai ricordi e alle esperienze di una vita. Ed è questo che, simbolicamente, ci raccontano le saponette “Non ti scordar di te”, che saranno in vendita in edizione limitata nei negozi Coop fra il 14 e il 27 settembre, in concomitanza con la “Giornata Mondiale dell’Alzheimer”, che si celebra ogni anno il 21 di questo mese. Sul dorso è incisa una di quelle tre parole – amici, affetti, famiglia -, che svanirà giorno dopo giorno, man mano che il sapone viene usato, proprio come succede ai ricordi di chi è malato.

L’iniziativa fa parte della campagna Coop a sostegno di Airalzh, Associazione Italiana Ricerca Alzheimer, onlus che promuove a livello nazionale la ricerca sulle demenze. È frutto di una collaborazione che dura da anni e che prevede anche nel corso del 2023 diversi appuntamenti, tutti finalizzati alla raccolta di fondi.

I disegni di Anna

Questa volta, al posto delle tradizionali piantine Coop porta nei punti vendita per la prima volta le saponette e per ogni pezzo venduto destinerà un euro all’associazione. Piccoli oggetti speciali che ricordano quanto sia importante investire nella ricerca di farmaci e terapie efficaci. Anche l’involucro porta un messaggio di poesia e speranza: la fantasia della carta riprende infatti i disegni di Anna, una donna affetta da Alzheimer che per lunghi anni, nonostante la malattia, ha raccontato il suo nuovo mondo attraverso il disegno e i colori.

«È una campagna molto evocativa, che ci ha coinvolto anche emotivamente – spiega Renata Pascarelli, direttrice Qualità e sostenibilità di Coop Italia -. In parte per le parole incise nel sapone, dall’altra per la storia di Anna, che dà a tutti un segnale di ottimismo: i suoi disegni sono talmente belli e allegri che abbiamo deciso subito di usarli per la campagna». Sono stati i figli di Anna a donare ad Airalzh decine di quaderni, perché potessero essere usati, ma anche studiati. Il tema sottostante a questa iniziativa è infatti l’arte come terapia, e i proventi della raccolta saranno destinati a finanziare progetti di studio per capire in che modo attività come il disegno possano stimolare le capacità cognitive residue e dare benessere alle persone malate.

Ricerca e prevenzione

«È importante investire non solo nella ricerca di nuovi farmaci, ma anche in terapie che possano migliorare la qualità della vita dei pazienti – spiega Alessandra Mocali, presidente di Airalzh -. Inoltre dobbiamo far uscire questa malattia dallo stigma e passare un messaggio ancora poco diffuso: che, se si lavora sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce, è possibile rallentare il decorso della patologia, posticiparne gli effetti, migliorare la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie. Ci sono numerosi strumenti, ma non tutti li conoscono e li usano. Lo studio di nuove cure farmacologiche ha tempi molto lunghi, ma nel frattempo possiamo fare molto per i malati».

Anna, a suo modo, è un esempio di come il sollievo possa arrivare anche da gesti apparentemente banali. Per quasi vent’anni, dai 73 ai 93, lei – che non aveva mai preso in mano una matita – ha raccontato il suo mondo attraverso carta e colori, rifugiandosi nell’arte e trovando un senso di pace e appagamento. La malattia aveva fatto nascere una persona nuova, sconosciuta ai suoi cari, ma allegra, affettuosa e creativa e, anche se la sua famiglia ha perso un punto di riferimento, con la nuova Anna ha trovato qualcos’altro.

Fiori per non dimenticare

Dal 2016 a oggi la collaborazione con Airalzh ha fruttato oltre 2.800.000 euro per finanziare ricerche in diversi ambiti, che contano più di 200 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. Alla campagna delle saponette seguiranno altre due iniziative, la vendita di piante di erica a ottobre e di ciclamino a dicembre.

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