Ha oltre 40 anni, è una viaggiatrice instancabile e non ha mai utilizzato un cellulare, tanto meno i social. Quando deve chiamare, utilizza un vecchio telefono, come quelli di una volta, di quelli che ti finivi le dita della mano per fare il giro dei numeri. Negli anni non si è mai piegata alle mode, è rimasta sempre la stessa, con tutta la sua innocente bellezza. Ma la Pimpa, la cagnolina a pallini rossi nata a metà degli anni ‘70 dalla penna del disegnatore Francesco Tullio Altan, non ha proprio l’aria della signora, anzi ha mantenuto lo sguardo dei bambini, aperta al mondo, non ha paura di niente ed è sempre alla ricerca di avventure nel suo bel mondo fantastico e fantasioso. Parla con tutti e con tutto, con gli oggetti, il sole, le nuvole, gli animali ed è sempre pronta a fare nuove amicizie.
In attesa di vederla rallegrare le pareti dello spazio gioco all’interno del Family Center del Meyer, e regalare un sorriso e un momento di serenità ai bambini ricoverati, o in attesa di esserlo, e alle loro famiglie, abbiamo chiesto al suo “papà di penna”, Altan, dove la dolce cagnolina trascorrerà la Pasqua.
Sicuramente sarà con il suo amico di sempre Armando, e poi?
Di solito la Pimpa passa la Pasqua con tanti coniglietti, che sono i suoi compagni di gioco nelle festività pasquali, con tante uova colorate.
Ci sarà anche la sua amica Olivia Paperina?
Certamente, è la sua amica. Con lei Pimpa esplora il mondo.
Ci racconta le ultime avventure della Pimpa?
Ultimamente Pimpa è stata a vedere il mare dall’alto di un faro accompagnata da un piccolo pino che la seguiva e le faceva ombra. Poi ha fatto un viaggio con un tappeto volante che l’ha portata molto lontano, fino al Polo Sud, dove la Pimpa ha parlato con il suo amico pinguino che, vedendola infreddolita, l’ha riparata con le sue “pinne alate”.
E com’è il Polo della Pimpa? C’è ancora il ghiaccio?
Sì, il mondo della Pimpa è il mondo della nostra fantasia, come vorremmo che fosse, per cui il Polo ha ancora tutto il suo bel ghiaccio, che ancora non si è sciolto, e tutta la sua bellezza. Insomma, nelle favole e nel mondo fantastico della Pimpa l’ambiente si salva, e questo è un messaggio di speranza.
Che sorpresa troverà nell’uovo di Pasqua?
Beh, la sorpresa non si dice…
Il progetto Meyerpiù
Sono già oltre 130.000 gli euro donati da soci e clienti alle casse dei supermercati Coop.fi, con donazioni a partire da 100 punti della Carta Socio o 1 euro. Si può contribuire all’iniziativa per tutto il 2020. Basta comunicarlo in cassa. Il ricavato andrà al progetto Meyerpiù.
Unicoop Firenze ha stretto nel 2017 un accordo che prevede di donare in tre anni un milione e mezzo di euro per garantire ai bambini toscani e non solo un ospedale ancora più grande e accogliente. Le donazioni del 2019 sono andate a sostegno dei lavori di realizzazione del Family Center Anna Meyer che sarà arricchito dai disegni del vignettista Tullio Altan.
Nel 2018 il sostegno di Unicoop Firenze ha permesso la realizzazione della prima ala del Meyer Health Campus – destinato a diventare sede della didattica e della formazione a livello internazionale -, il finanziamento delle attività propedeutiche alla realizzazione del Family Center Anna Meyer, e la riorganizzazione e l’ampliamento degli spazi del Centro di Oncologia ed Ematologia.
Anche chi in questi giorni ha acquistato le uova di cioccolato “Pimpa per il Meyer” ha contribuito al progetto Meyerpiù: tre euro per ogni uovo acquistato andranno all’ospedale dei bambini e lo aiuteranno a diventare sempre più grande.
(in collaborazione con Sara Barbanera)