Ingredienti
Per 100 grammi di spaghetti:
- circa 100 ml di sugo di pomodoro cotto e ristretto;
- uno spicchio di aglio;
- un peperoncino fresco;
- olio extravergine;
- olio da aggiungere a fine cottura a gusto (olio piccantissimo nel quale si è fatto macerare il peperoncino fresco),
- sale q.b.
La preparazione
Dalle pagine dell’ultimo libro dello scrittore “La misura del tempo”
Fra un ricordo e un colpo di scena firmato dal suo famoso avvocato Guido Guerrieri, la sorpresa di un piatto della tradizione, una classica ricetta di recupero da preparare tra una pagina e l’altra. A spiegarla, passo dopo passo, proprio lo scrittore: «Quasi non ve la anticipo… Se volete scoprirla e assaggiarla, dovete leggere il libro. Lì è spiegata passo passo. È tipicamente barese e nasce dalla tradizione del passato, quando il cibo non abbondava e non si sprecava proprio niente, quindi il classico “avanzo” veniva cucinato con sapienza e creatività culinaria, tanto da diventare una delizia, proprio come gli spaghetti all’assassina. Croccanti, saporiti anzi piccanti. Celestiali.
Si fanno così
Si prendono gli spaghetti e si buttano nell’acqua che bolle, si lasciano tre minuti e si scolano. Nel frattempo, in una grande padella, preparate un abbondante sugo, piccante o molto piccante con due mestoli di sugo: fate scaldare un po’ di olio d’oliva, unite l’aglio, il peperoncino e fate rosolare leggermente.
Quando l’aglio sarà dorato, unite la passata di pomodoro, un pizzico di zucchero, regolate di sale e fate cuocere per circa 10 minuti a fuoco basso, togliendo l’aglio alla fine.
Intanto, passati i tre minuti, scolate gli spaghetti ancora crudi e aggiungeteli lì, nella salsa di pomodoro, li lasciate andare fino a cottura. Via via la salsa si asciuga: quando è ben rappresa, gli spaghetti sono cotti. A quel punto alzate la fiamma, fate asciugare bene e anzi, fateli sbruciacchiare!
Non abbiate paura di bruciarli perché il segreto è tutto lì! Il risultato finale sono questi spaghetti leggermente abbrustoliti, saporitissimi anzi piccanti, con una crosticina croccante che è qualcosa di… leggete, cucinate e provateli! »
Servire gli spaghetti all’assassina ben caldi con una grattugiata di cacio ricotta pugliese se gradito.
Il libro “La misura del tempo”
In scena la suspense, cucinata con sentimenti, ricordi, bilanci sull’esistenza e domande, sull’inevitabile ambiguità della vita e dei protagonisti del romanzo. Un libro che parla del tempo ma, soprattutto di relazioni umane, come ci ha spiegato lo scrittore stesso:
«Il tempo è un’entità veramente sfuggente, elastica, diversa a seconda dei momenti in cui se ne parla e ai punti di vista. Mutevole più di altre. In questo libro il tema del tempo è declinato mettendo insieme due racconti molto diversi fra loro: uno della nostalgia, del ricordo, del territorio indistinto e in qualche modo straniero che è il passato remoto e l’altro, che è il racconto di una vicenda di suspense giudiziaria ambientata nell’oggi. Da questa combinazione viene fuori anche la riflessione sul tempo e sulla difficoltà di maneggiarlo».
La frase fra le pagine
«Se non fosse colpevole di quell’omicidio, e non riesco a immaginare come sia possibile, sarebbe un tale concorso di circostanze sfortunate da mettere i brividi».
Gianrico Carofiglio, La misura del tempo, Einaudi Stile libero,