La carne dei poveri
Così chiamavano i legumi, alimento prezioso e nutriente e buono in ogni stagione. La primavera mette nel piatto quelli verdi e freschi che colorano il piatto e arricchiscono il menù. Tra i più sfiziosi, le fave che sui campi toscani spuntano abbondanti e accompagnano le prime scampagnate di primavera, insieme a un buon formaggio e al classico bicchiere di rosso. Ottime fresche, gustose in mille ricette, sfiziose al palato e preziose per la salute. E gusto e salute, spunta anche qualche informazione utile per conoscerle di più e gustarle al meglio.
Caratteristiche
Poco considerate nelle diete, sono invece classici prodotti della nostra campagna che, con il loro sapore leggermente amarognolo (specie se teniamo la buccia), portano tantissimi benefici. Intanto per le calorie: 100 grammi di prodotto crudo danno meno di 60 calorie, ma in compenso ne apportano 83 di acqua. Inoltre hanno 5 grammi di fibre altrettante di proteine oltre a 4,5 grammi di carboidrati mentre i grassi sono davvero pochi. E ancora, la fava è ricca di elementi come magnesio, ferro, rame, potassio e selenio, più una buona dose di vitamina C. Per tutti questi motivi ha un buon effetto depurativo, drenante e contribuisce ad una corretta idratazione.
Meglio se consumate crude
Attenzione però, perché per ottenere tutti questi benefici completi, questi legumi dovrebbero essere consumati crudi. La cottura infatti fa perdere diverse delle sostanze nutritive.
Fanno bene perché…
Aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo grazie alla presenza degli steroli vegetali e danno un buon apporto di aminoacidi e proteine (come la leucina). Ma soprattutto, sia crude che cotte, hanno un grande potere saziante, merito del loro elevato contenuto di fibre e per questo sono molto indicate anche nelle diete.
In cucina
Ottime anche come condimento per la pasta, sia asciutta che in brodo, per un buon piatto unico ad alto contenuto proteico. Ideale anche per i vegetariani e i vegani. Se la buccia è un problema per i palati delicati, potete frullare le fave cotte con un po’ d’acqua e olio extravergine in una sorta di purea da usare come fondo sul piatto. In alternativa sono ideali come contorno ad un piatto di carne o di pesce, passate leggermente in padella.
Vietate se…
Esistono anche delle controindicazioni. Intanto ci sono i malati di favismo, un’alterazione del metabolismo che rischia di portare all’epatite B. Effetti collaterali potrebbero essere anche la comparsa di allergie, oppure meteorismo e problemi legati al diabete perché comunque le fave hanno un alto indice glicemico. Sono sconsigliate alle donne in gravidanza e a quelle che allattano perché potrebbero causare problemi gastrointestinali al neonato.
Due idee in cucina
Zuppa di fave e piselli
Pulire le fave.Rosolare mezza cipolla tritata in un tegame. Unire le fave, i piselli (freschi o surgelati) e lasciare insaporire. Versare circa 100 gr di pomodori, anche pelati o passata, e aggiustare di sale e di pepe.
Aggiungere acqua calda fino a ricoprire e cuocere per 40-50 minuti. Aggiungere una pasta del formato preferito quando mancano circa 10 minuti a fine cottura oppure mangiare la zuppa di fave e piselli con crostoni di pane.
Zuppa di fave e patate
Piatto tipico della tradizione contadina, la zuppa di fave e patate è anche molto semplice da preparare. Se si usano le fave secche bisogna metterle a bagno almeno 12 ore prima. Pelare le patate: sbucciare e tagliare a cubetti un paio di patate medie.
Tritare una carota, mezza cipolla e un po’ di sedano. Soffriggere in una tegame questo trito con uno spicchio di aglio intero da togliere successivamente.
Quindi aggiungere le fave e, dopo averle fatte insaporire, aggiungere acqua calda e bollire fino a a quando le fave non si saranno quasi ridotte in crema. Aggiungere anche le patate e cuocere per altri 20 minuti.
Quando le patate saranno cotte spolverare con prezzemolo fresco, pepe e servire la zuppa di patate e fave in tavola bella calda accompagnata con dei crostini di pane. Accompagnare la vostra zuppa di fave con un buon vino rosso, corposo e pieno, in modo da esaltarne il sapore.