Esempio di “seconda vita” il Palazzo Senza Tempo di Peccioli ospita l’ultima tappa toscana della mostra “Second life: tutto torna”, nata dal primo concorso artistico a livello nazionale incentrato sul tema “arte e sostenibilità” promosso da Alia Servizi Ambientali SpA, che vede la Toscana come palcoscenico della creatività dei giovani artisti e degli studenti di tutte le Accademie e Scuole d’arte italiane.
Non è un luogo casuale, quello scelto per concludere il tour toscano delle 30 opere selezionate tra le oltre 100 arrivate in risposta al contest; il Palazzo Senza Tempo, infatti, è un simbolo per l’ambiente e l’arte contemporanea. Le prime notizie del palazzo, infatti, risalgono a metà del 1400 e nel corso del tempo, con il succedersi delle proprietà, ha avuto destinazioni ed utilizzi diversi. Il palazzo di via Carraia è stato recuperato dal degrado e tornato alla sua comunità come centro espositivo, dopo un’opera di ristrutturazione e riqualificazione promossa dal Comune di Peccioli e dalla Belvedere S.p.A.
L’esposizione “Second life: tutto torna” presso il Palazzo Senza Tempo, in via della Carraia 9/11, è aperta al fino al 30 luglio prossimo, dopo l’opening alla presenza del sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni, del presidente della Belvedere SPA, Silvano Crecchi, del prof. Marco Meneguzzo docente di storia dell’arte all’Accademia di Brera e curatore della mostra e del presidente di Alia Servizi Ambientali SpA, Nicola Ciolini.
Al concorso, di cui è già stato lanciato il bando per la 3° edizione, hanno partecipato giovani artiste e artisti da tutta Italia, che si sono interrogati sul concetto di sostenibilità, dalla salvaguardia dell’ambiente e del decoro urbano, all’impegno nel dare una seconda vita alla materia in linea con le regole dell’economia circolare: riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero.
Le opere – realizzate utilizzando diversi materiali, quali foglie, pietre, ferro, acciaio, tessuto, plastica, oli, candele, pellicole, cenere e tecniche varie – evidenziano un interesse al tema della sostenibilità e la necessità di essere parte attiva di un processo di consapevolezza dell’emergenza ambientale e di reale cambiamento.
Tra le 30 opere finaliste, selezionate da una prima giuria di giovani curatori ed ora in mostra, sono state successivamente valutate da una giuria composta da affermati critici, storici dell’arte e direttori delle principali istituzioni toscane, le tre opere vincitrici e le menzioni speciali.
Prima classificata Caterina Dondi, artista ventiquattrenne della provincia di Varese, con l’opera “Ordinare Senza Spostare”, fotografie dove l’artista ha immaginato di assecondare l’ambiente (e non di riqualificarlo) nel suo naturale processo di rovina, ribaltando – come si legge nella motivazione della giuria – il punto di vista usuale sul tema, cercando di rendere “accettabile” e addirittura “bello” il degrado in atto, innescando così un processo di maieutica consapevolezza sul nostro habitat”.
La seconda opera classificata, “Espositore di Luoghi”, arriva da Messina ed è stata realizzata dal ventiseienne Giuseppe Raffaele con tecnica mista (ferro-carta-terra). Nell’opera l’artista capovolge il concetto di cartolina al fine di far conoscere realtà dimenticate; si passa dal primato della vista – le cartoline solitamente mostrano un paesaggio naturale o urbano – a quello della mente, che invita a cogliere la vera essenza dei luoghi”.
“Curae” dell’artista milanese Giulia Pirri (classe 1994), si è classificata al terzo posto per “la “gentilezza” intima di un gesto che invita alla “cura” e all’attenzione nei confronti delle cose altrimenti considerate insignificanti, come una foglia caduta. Ricucire le ferite della natura appare un gesto scientemente utopico, ma al contempo necessario per la convivenza sul pianeta” come recita la motivazione della giuria e ribadisce l’artista.
Le tre menzioni speciali sono state assegnate a: Elisa Pietracito, artista ventiseiennedella provincia di Firenze, per “Sotto lo stesso cielo” realizzata con filo di rame di scarto cucito a mano su tessuto di riciclo; Edoardo Sessa, ventisettenne di Varese, con la performance “Homologation” ed il giovanissimo artista cinese (classe 2002) Siyang Jiang con l’opera “If you want to live” realizzata con vetro, alluminio, legno, pianta, terra, candele.
Fondazione Maire Tecnimont ha selezionato per la menzione speciale l’opera di Federico Ferroni “Decay”, realizzata su lastre di ferro che “con una solidità materica d’impatto ben rappresenta la visione globale, l’urgenza di un intervento per la sostenibilità e la valorizzazione dei materiali di recupero, così vicini all’agire della Fondazione Maire Tecnimont” recita la motivazione.
Gli altri artisti selezionati, presenti in mostra, sono: Marco Agostini, Lisa Buffagni, Marta Caproni, Floriano Akele Castellanato, Marta Cecchetti, Francesca Colturani, Clarissa Falco, Ilaria Feoli, Federico Ferroni, Liliana Frusi, gruppo Hardchiteptur, Carmine Lo Regio, Celina Moscuzza, Francesca Panella, Valeria Robbe, Natalie Roman Pascale, Marco Rubbera, Lorenzo Scarpellini, Virginia Stevenin, Su Fei, Arianna Tabaro, Xiyu Guo, Zhao Zhenzhi.
Anche nella tappa di Peccioli proseguono i momenti di condivisione e coinvolgimento del territorio, con laboratori creativi per grandi e piccini. Il primo appuntamento è per mercoledì 28 giugno, dalle ore 18.30 alle ore 20.30, per un’animazione territoriale ed un confronto sul tema dei rifiuti, il loro recupero e riuso attraverso l’arte.
Per maggiori informazioni: secondlifecontest.it/
SECOND LIFE: Tutto torna
16 giugno – 30 luglio 2023
Palazzo Senza Tempo
Via della Carraia, n.9/11, Peccioli
secondlife.alia@gmail.com
Ingresso libero
Orari: dal lunedì alla domenica in orario 9 – 20