Ottime da sole, consigliate con il gelato, vista la stagione, ma anche ingrediente di base per chi ama creare in cucina. Le cialde Bargilli, forti di una storia melting pot come si direbbe oggi, sono la specialità di Montecatini che non passa di moda, una cialda friabile e delicata che sa di mandorla. Iniziamo allora con una ricetta, che è quella del cheesecake agli agrumi a base di cialde Bargilli, burro, zucchero, uova, panna e formaggio spalmabile e, inevitabilmente, agrumi. In questo caso le cialde vengono ridotte in polvere e diventano la base del delicatissimo dolce, in sostituzione dei più classici biscotti.
Valentina Bargilli le consiglia anche «come prima colazione, come dessert con vini, spumanti e passiti, come intermezzo con tè e cioccolata, creme gelato, delicate mousse e… semplicemente perfette da sole».
Altre possibili ricette? «Pensiamo alla variante “cheesecake della nonna” che vede la cialde, sbriciolate e mescolate con frutta secca tritata e zucchero, fare da base a una dolce crema pasticcera al mascarpone che può essere sostituita anche da una fresca crema al caffè».
Senza grassi, additivi o conservanti
Del resto, sono tante le varianti che si sposano bene con questo biscotto, la cui preparazione tiene alto il nome di Montecatini nel mondo della pasticceria e del saper fare artigianale, sostenuto da ingredienti di prima qualità: «Nelle nostre cialde ci sono solo farina 00, zucchero, latte intero di giornata, uova fresche di galline allevate a terra e per finire mandorle pugliesi delle Murge. Questo ne fa un prodotto adatto a grandi e piccini, perché completamente naturale: privo di grassi, additivi chimici e conservanti» spiegano dal laboratorio dove nascono le cialde con lo stemma di Montecatini.
Valentina Bargilli sottolinea anche che «le cialde si ottengono dall’impasto e dalla successiva cottura di farina, zucchero, latte e uova, in forma di due sottili sfoglie unite fra loro da un ripieno di mandorle e zucchero. I tempi della preparazione non sono definiti, ma possono variare proprio in virtù dell’artigianalità del prodotto, che viene “ripreso in mano” più volte: prima infatti sono prodotte le sfoglie e successivamente si procede al riempimento per la cottura finale».
Sapore d’Europa
Ma veniamo alla storia delle cialde, una vicenda che ci riporta indietro nel tempo, alla prima metà del secolo scorso, e incrocia nazionalità e culture diverse. Era infatti il 1936 quando a Montecatini il fondatore dell’impresa, Orlando Bargilli, allora semplicemente aspirante pasticcere, rilevò il laboratorio di una famiglia di ebrei boemi. Ecco quindi la base, quella di un wafer dal sapore nordico e mitteleuropeo, che viene rivista in chiave toscana e con l’aggiunta della mandorla per arrivare alla formulazione della cialda di Montecatini.
Caratteristica anche per la scritta e lo stemma, diciamo la firma, la cialda di Montecatini è diventata famosa in tutto il Paese, anche grazie alla passione del figlio di Orlando, Paolo, che ha portato avanti l’azienda insieme alla moglie Maria.
Il prodotto si trova nei Coop.fi di maggiori dimensioni, nel reparto forneria, in confezioni più semplici e in quelle più ricercate, di metallo, in stile liberty, da donare o conservare anche dopo che le cialde sono state “spazzolate” dai bambini di casa e dai golosi di turno. Altrimenti, si possono gustare “alla fonte”, nei negozi della zona termale di Montecatini, che offrono anche l’abbinamento da passeggio con gelato artigianale di qualità.
A Massa e Cozzile, invece, si trova lo stabilimento dell’azienda, dove avviene la produzione: innovativo e tecnologico, ma attento alla tradizione.