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I vignaioli del Morellino

Dalla Maremma tutto il buono del vino. Conosciamo la Cantina Cooperativa dei Vignaioli del Morellino di Scansano, uno dei fornitori di Unicoop Firenze

«La crisi del settore vino c’è e si sente ma noi, per fortuna, siamo abbastanza in controtendenza». Sergio Bucci, direttore della Cantina cooperativa dei Vignaioli del Morellino di Scansano, mette subito le cose in chiaro: «La crisi è dovuta principalmente alle sempre più scarse capacità d’acquisto dei consumatori, e la nostra forza è stata quella di investire nella ricerca del miglior rapporto qualità-prezzo».

Dal 1972, la Cantina riunisce lo sforzo dei suoi soci per offrire vini che rispecchino il territorio della Maremma toscana, i suoi vitigni e le sue tradizioni. Oggi conta su circa 170 soci per 700 ettari di vigneti, che si estendono sulle colline che da Scansano (GR) scendono verso il mar Tirreno, un’area racchiusa tra i fiumi Ombrone e Albegna.

Altri vigneti si trovano verso il Monte Amiata, antico vulcano e vetta più alta della zona, e intorno all’antico paese di Pitigliano (GR) dove nasce, appunto, il Bianco di Pitigliano. Ma la Cantina è un punto di riferimento anche per altre produzioni, come i vini provenienti da vitigni tradizionali: il Ciliegiolo, l’Ansonica, il Vermentino.

Vigneti diversi, vini speciali

«All’inizio le cose non sono andate bene – prosegue Bucci – perché la Cantina puntava alle grandi quantità; dagli anni Ottanta, però, c’è stata una scommessa importante, quella di investire sulla qualità, e i risultati si sono visti. Ciò ha richiesto investimenti ingenti da parte dei nostri soci e notevoli sforzi in vigna. Non tutti hanno scelto di rimanere, ma quelli che l’hanno fatto erano particolarmente motivati. In media i nostri soci, oggi, hanno circa 4 ettari ciascuno. Piccoli appezzamenti a garantire un lavoro minuzioso, che permette a tutti di prendersi cura dei propri vigneti con l’attenzione che si è soliti dedicare a un roseto, seguendo le indicazioni fornite durante il corso dell’anno dal nostro agronomo».

I vigneti, infatti, variano molto per tipo di suolo e microclima. Tutti fra i 150 e i 300 metri sul livello del mare, quelli più vicini sono composti da sabbia e ricchi di limo, verso l’interno sono argillosi, tufacei vicino a Pitigliano. Le uve raccolte da questi piccoli appezzamenti sono vinificate separatamente, dando origine a selezioni speciali.

Dalla Toscana ai premi internazionali

«Nel corso degli anni ci siamo rafforzati sul mercato toscano, prima di tutto, e su scala nazionale. Oggi produciamo oltre 4 milioni di bottiglie all’anno, quasi tutte distribuite in Italia», afferma Bucci con orgoglio.

Un ruolo importante per la Cantina cooperativa dei Vignaioli del Morellino di Scansano lo rivestono i negozi Coop, che assorbono circa il 30% della produzione: «Siamo partiti con la cooperativa La Proletaria di Riotorto e siamo arrivati a Coop Italia, un rapporto, quello con la grande distribuzione cooperativa, che va ben al di là del solo scambio commerciale, perché, quando parliamo di sostenibilità, ambientale e sociale, lo facciamo a ragion veduta – conclude Bucci -: intanto siamo una delle pochissime cantine in Italia a pubblicare un bilancio di sostenibilità e, negli ultimi 10 anni, abbiamo investito oltre 20 milioni in tecnologia, per migliorare la qualità e la sicurezza dei prodotti e per aprire le nostre porte al pubblico, con visite da prenotare online. Poi abbiamo creato la società Poderi di Toscana, per dare una risposta ai soci che, per limiti di età, non sono più in grado di gestire i propri vigneti, ma che allo stesso tempo non vogliono abbandonarli né venderli. Li gestisce direttamente la cooperativa che può anche acquistarli. Si cerca poi di distribuire il lavoro a quelle famiglie che non hanno possibilità di comprare nuovi vigneti, ma che hanno capacità di lavorarne altri. Questo per mantenere vivo il patrimonio vitivinicolo dei nostri soci».

Ciliegina sulla torta: la prestigiosa rivista tedesca “Weinwirtshaft” ha assegnato alla Cantina di Scansano il primo posto nella “Top 10 Italien” come miglior cooperativa del nostro Paese per il 2025 e l’ha inserita al 18° posto nel mondo nella “Top 21 Weltweit”. Davvero una bella soddisfazione per i vignaioli maremmani.

Attenzione

Bere vino fa parte della nostra cultura, farlo in maniera responsabile è un dovere. L’alcool può nuocere alla salute – lo dice l’Oms – e deve essere evitato fino ai 18 anni e prima di mettersi alla guida, così come devono astenersi le donne in gravidanza.

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