Immerso nel cuore del Chianti, tra Radda e Castellina, si trova il sito archeologico del Castellare di Collepetroso. Su un terreno della famiglia Petreni, grazie al Gruppo archeologico Salingolpe due anni fa sono state riportate alla luce le tracce di un insediamento medievale fortificato, documentato già nel XIII secolo, e della chiesa romanica di San Michele, con aree sepolcrali, oltre a oggetti di uso quotidiano e monete di varie epoche. Lo scavo è stato dato in concessione al Comune di Radda con la tutela della Soprintendenza Apab di Siena, Grosseto e Arezzo.
Una scoperta che racconta la memoria di un territorio e che oggi è diventata patrimonio della comunità che lo abita, che se ne è fatta custode. Il sito non è rimasto, infatti, confinato agli addetti ai lavori, ma è diventato un luogo condiviso e aperto a tutti, nella convinzione che l’archeologia non è soltanto ricerca specialistica, ma anche cura della memoria collettiva e occasione di crescita per l’intera comunità. Del resto questo è anche lo spirito del Gruppo archeologico Salingolpe, nato a Castellina in Chianti nel 1987 per iniziativa di un gruppo di appassionati locali guidati da Lorenzo Brogi. Oggi la presidente di Salingolpe è Antonella Bartalini e ne fanno parte archeologi, storici, studenti universitari, ma anche privati cittadini, volontari o semplici appassionati. «Questa è sempre stata la nostra forza: unire professionalità e passione, competenze scientifiche e partecipazione popolare» commenta Vito De Meo, responsabile sezione scavi e ricerche di Salingolpe.
Scavi al via: parte la terza campagna
Un’idea di archeologia partecipata che prenderà ancora più forma grazie al contributo dell’iniziativa “Ricostruire legami” della Fondazione Il Cuore si scioglie, che supporterà l’avvio della terza campagna di scavi, affidata all’archeologo Luca Passalacqua. I lavori partiranno il 1° novembre per proseguire fino al 13 dicembre e vedranno professionisti ed esperti accanto a studenti, volontari e cittadini. Chi vuole ha tempo per aderire fino al 25 ottobre, per vivere in prima persona l’esperienza dello scavo archeologico.
Grazie al contributo della Fondazione, sarà realizzato anche un calendario di iniziative con le diverse realtà locali con cui collabora il Gruppo archeologico, come l’associazione Diversamente Eroici di Radda in Chianti, il Gruppo archeologico Achu di Barberino Tavarnelle, l’associazione Radici in Chianti aps, quella dei Viticoltori di Castellina e Radda. Il sito diventerà così un luogo di apprendimento, di incontro e di condivisione, inclusivo e accessibile. Il Castellare di Collepetroso sarà sempre aperto durante le settimane di scavo, con visite guidate dalle 11 alle 16, a cura dei volontari di Salingolpe o degli archeologi presenti.
L’8 e il 22 novembre, due escursioni a cura dell’associazione Via Romea Senese Accessibile aps, a cui potranno partecipare anche persone con disabilità motorie, che accederanno al sito archeologico grazie alle Joëlette (carrozzine da fuori-strada con accompagnatori). Gli appuntamenti proseguiranno fino all’autunno 2026 e prevedono, oltre a visite per le scuole, incontri, una rievocazione storica della vita nel Castellare, e altre attività che uniranno archeologia, tradizione locale ed enogastronomia, come degustazioni o aperitivi.
Per informazioni: Fb Gruppo archeologico Salingolpe
Ricostruire legami
“Ricostruire legami per una nuova idea di comunità” della Fondazione Il Cuore si scioglie ha sostenuto interventi che promuovono il bene comune, l’inclusione sociale, l’accesso alla cultura, progetti rivolti ai giovani e a persone con disabilità. L’iniziativa, lanciata nel 2024, ha visto la partecipazione di 328 realtà toscane, 112 i progetti presentati, 25 quelli selezionati nelle prime due edizioni, per un totale di 92 associazioni coinvolte, e un contributo della Fondazione di 300mila euro.