«Io non lo guardo mica». Alzi la mano chi non ha mai pronunciato questa frase, mentendo. Perché è nuovamente febbraio e l’Italia tutta è pronta a paralizzarsi, ancora una volta, di fronte alla tv per seguire il Festival di Sanremo (11-15 febbraio).
Fan e detrattori, pronti a discettare su tutto quanto accade nella settimana più floreale del Teatro Ariston, dagli abiti alle canzoni, senza dimenticare gaffe e incidenti, genuini o pianificati che siano. Non mancherà la Toscana, che porta in gara tre cantanti, i veterani Francesco Gabbani e Irama oltre al debuttante Lucio Corsi, e che vedrà Carlo Conti nuovamente maestro di cerimonia: il presentatore fiorentino è alla sua quarta edizione, dopo il triennio 2015/2017 e succede, televisivamente parlando, al regno di Amadeus.
La doppietta di Carrara
La città del marmo porta in gara ben due cantanti, l’istrionico Francesco Gabbani – indicato da molti fra i favoriti – e il lanciatissimo Irama. Attore, presentatore e soprattutto cantante, Gabbani ha esordito col botto al Festival di Sanremo, vincendo nel 2016 la categoria Nuove Proposte con Amen e ripetendo il successo l’anno seguente, stavolta nella categoria dei big (primo artista a riuscire nell’impresa), con la fortunatissima Occidentali’s karma, imprescindibile tormentone che all’epoca conquistò un po’ tutti e che segna un vero e proprio spartiacque nella carriera dell’artista carrarino.
Molti non sanno, infatti, che il percorso musicale di Gabbani comincia ben prima, con la formazione pop-rock dei Trikobalto, da lui capitanata. Il gruppo non ottiene il successo commerciale sperato, ma si mette in mostra con un disco prodotto da Alex Neri e Marco Baroni dei Planet Funk e macina concerti su concerti, riuscendo anche ad aprire una data degli Oasis a Milano.
Il successo sanremese lo porta a diversificare il proprio percorso, diventando anche un volto del piccolo (come conduttore del programma Ci vuole un fiore) e grande (in La donna per me di Marco Martani) schermo. Quest’anno si presenta col brano Viva la vita.
A Carrara ha vissuto, fino all’età di otto anni, anche Irama, nome d’arte di Filippo Maria Fanti, da sempre sospeso fra accessibilità pop e l’immediatezza del linguaggio di strada che ha caratterizzato tutta la seconda parte della sua carriera. Così come il suo concittadino Gabbani, fa il suo esordio al Festival di Sanremo nel 2016 nella categoria Nuove Proposte classificandosi settimo. La partecipazione alla rassegna ligure si traduce in un album, Irama, uscito nello stesso anno, che non ottiene un grande successo e lo porta alla rescissione del contratto con l’etichetta Warner Music Italy.
Il suo rilancio, nonché la sua definitiva esplosione come artista, lo si deve alla partecipazione ad Amici, il talent show di Maria De Filippi, che vincerà nel 2017 e che lo porterà a stipulare un nuovo contratto discografico, ancora una volta con la Warner. Nonostante la giovane età (non ha ancora compiuto 30 anni), Irama è già alla sua quinta partecipazione al Festival di Sanremo: oggi è noto soprattutto per i suoi brani estivi come Mediterranea o Arrogante. Quest’anno torna al festival col brano Lentamente.
L’outsider maremmano
Chiude la batteria toscana di artisti il grossetano Lucio Corsi, sicuramente il candidato più sorprendente fra i tre, non soltanto perché il cantautore di Vetulonia è al suo esordio al festival ma anche e soprattutto per il suo percorso musicale molto legato alla scena indipendente.
Detto questo, Corsi è un artista poliedrico, in grado di passare con disinvoltura dal salotto televisivo di Daria Bignardi (dove è stato ospite fisso, con la sua band, nella trasmissione L’Assedio) al palco del Firenze Rocks, dove ha partecipato in occasione della giornata che ha visto le leggende inglesi The Who richiamare migliaia di fan alla Visarno Arena. Poetico e intenso, orgogliosamente provinciale, ha come mentore musicale Francesco Bianconi dei senesi Baustelle, che lo segue artisticamente e lo porta a firmare un contratto con la prestigiosa etichetta Sugar.
Il suo ultimo singolo è Tu sei il mattino, che è parte della colonna sonora della nuova stagione della serie Vita da Carlo di Carlo Verdone. Al festival esordirà col brano Volevo essere un duro.