Scrittori toscani a confronto

A tu per tu con la scrittrice Teresa Ciabatti e il giornalista e scrittore Gigi Paoli

Compagno discreto e mai invadente, sempre pronto all’occorrenza, in questo tempo di reclusione forzata: quest’anno, più che mai, sono tanti i buoni motivi per celebrare il libro, in occasione della “Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore”, festeggiata ogni 23 aprile in oltre cento Paesi del mondo. Fu istituita nel 1995 dall’Unesco che, come capitale mondiale del libro, per il 2021 ha scelto Tbilisi, capitale della Georgia. In occasione della data, abbiamo intervistato due scrittori toscani, diversi per genere ma entrambi freschi di stampa.

Teresa Ciabatti

In libreria con Sembrava bellezza, Mondadori Editore

Cosa racconta Sembrava bellezza?

È la storia di tre donne che condividono parte dell’adolescenza, finché una notte cambia i destini di tutte.

Appena pubblicato, subito candidato al Premio Strega 2021 da Sandro Veronesi. Che effetto le fa?

Sono onorata e molto felice di tornare allo Strega: la prima volta, nel 2017, era una cosa nuova, ora ho più anni e più esperienza. Siamo ancora molto lontani dalla selezione finale, ma intanto mi gusto l’attesa.

Quanto c’è di “Teresa” nelle tre protagoniste del libro?

Mi piace molto giocare mischiando realtà e finzione. La protagonista è una scrittrice e ha il mio corpo, che non ho mai amato, ma non il mio carattere: lei è combattiva, io non ho mai reagito e nemmeno oggi ne sono capace.

E quanto della Toscana e di Orbetello nei suoi libri?

Sono la mia infanzia e l’origine del mio immaginario: devo tanto a questi luoghi che mi hanno dato un’impronta fondamentale e che compaiono in tutti i miei libri. Non posso fare a meno di tornarci, sempre, ogni estate.

Scrittrice, moglie, mamma: in quale ruolo si sente meglio?

Quello in cui sono più tenace è la scrittrice, ma mi sento manchevole in tutti i ruoli. Credo sia un bene non ritenersi madre e moglie perfetta: è un modo per migliorarsi, per essere aperta e riconoscere le ragioni degli altri.

23 aprile, giornata mondiale del libro: un libro per lei è…

Sia nella lettura che nella scrittura, un libro è la possibilità di una vita alternativa. Penso, ad esempio, a tutti i viaggi e agli incontri che oggi non possiamo fare: il libro ci dà questa opportunità anche in pandemia.

Lei ama più scriverli o leggerli?

Sono due azioni diverse: per me la lettura è fondamentale ed è solo piacere e bellezza. La scrittura mette in gioco altro ed è anche lavoro e sacrificio.

Oltre al suo, quale libro ci consiglia di leggere?

Quel luogo a me proibito: un libro straordinario, appena uscito, della scrittrice e poetessa Elisa Ruotolo. Imperdibile.

Gigi Paoli

In libreria con Il giorno del sacrificio, Giunti Editore

Senza spoilerare troppo, cosa racconta Il giorno del sacrificio?

La storia di un attentato all’Università di Firenze a seguito del quale succede un altro disastro che lascio scoprire al lettore. L’ho scritto prima del Covid, suggestionato dagli attacchi del terrorismo islamico in Francia, Spagna, Inghilterra, ma che possono accadere ovunque, anche da noi.

Perché proprio a Firenze?

Firenze è come il nero, sta bene su tutto. È uno scenario ideale per la sua luminosa bellezza, ma è anche una città dal volto gotico, nelle sue stradine strette e oscure, magnifica e misteriosa, si intona perfettamente con le emozioni e la suspense di un giallo. E poi è la mia città.

Quanto c’è di “Gigi” nei suoi libri e nel reporter Marchi?

Tanto, perché Marchi, come me, è giornalista, vive con una figlia adolescente che ha cresciuto da solo e ha una vita frenetica come me. Attraverso Marchi racconto molte cose del mio quotidiano. La scrittura, per me, non è finzione, ma ricerca di credibilità.

Giornalista, scrittore, padre. Cosa le riesce meglio?

Non lo so. Dato che lavoro a La Nazione e Giunti mi fa scrivere… tutto sommato con la penna me la cavo. Quello di padre è il lavoro più difficile, ma che regala soddisfazioni impareggiabili.

23 aprile, giornata mondiale del libro: un libro per lei è…

È una finestra verso il mondo e verso se stessi. È un momento di pace assoluto. Per dirla con Virginia Woolf, talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine.

Lei ama più scriverli o leggerli?

Sono mondi separati ma comunicanti: la mia passione per la lettura è stata la scintilla da cui è nata la voglia di scrivere un libro tutto mio, e ora siamo già al quarto romanzo. Scrivere è il mio lavoro, la mia passione, è tutta la mia vita.

Oltre al suo, quale libro ci consiglia di leggere?

Consiglio due autori che amo alla follia: l’autore di thriller Michael Connelly e Don Winslow, maestro del noir contemporaneo.


Editoria locale… nei Coop.fi

Le novità sullo scaffale Toscana da leggere, dedicato alla piccola e media editoria toscana

Gialli, rosa, storici e gastronomici, di libri ce n’è per tutti i gusti sullo scaffale Toscana da leggere presente in 18 Coop.fi. E se l’appetito vien leggendo, ecco un menù di buoni libri, da gustare un po’ al giorno, tutti i giorni.

Tacchi e spilli, Sasha Perugini (Mauro Pagliai Editore)

Dal lavoro, alla coppia, alla moda, ai costumi, un bignami, acuto e brillante, sugli stereotipi che ancora oggi definiscono il ruolo della donna. Un libro dedicato agli uomini che ricorda alle donne l’importanza di avere fiducia in se stesse.

Tuscanburger, Marco Gemelli e Lorenzo Gagliano (Editore Il Forchettiere)

Per gli amanti dell’hamburger, una guida all’assaggio nelle 50 migliori hamburgerie della Toscana. Un viaggio tra luoghi, storie e personaggi legati al re del cibo di strada, per un panino di alta qualità da gustare in compagnia di birra, bollicine, vino e cocktail.

Scrittori sulla scrittura, Serena Bedini (Odoya Edizioni)

Una guida pratica di scrittura creativa che raccoglie i consigli di oltre trenta celebri scrittori otto-novecenteschi e contemporanei. Dalla lezione dei grandi maestri, un percorso per scoprire i segreti della buona narrazione e farsi rapire dalla magia di scrivere.

L’ostentatore, Stefano Cirri (Mauro Pagliai Editore)

Tra giallo e nero, un romanzo che nasce da un incontro fra un informatico e una strana cerchia di studiosi del comportamento umano. Un thriller psicologico che, fra enigmi, violenze e vendette, mantiene ritmo e suspense fino all’ultima pagina.

Il dottor Zhivago, Francesco Bigazzi (Mauro Pagliai Editore)

Un saggio, basato su fonti d’archivio e documenti inediti, che svela il dietro le quinte del capolavoro letterario di Boris Pasternak: una storia costellata di colpi di scena, manovre dei poteri occulti e dei servizi segreti e intrighi all’ombra della Guerra Fredda.

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