A novembre, tre visite guidate ai Musei Nazionali Pistoiesi, per riscoprire luoghi e l’arte della città. Contributo di 5 euro a sostegno dei progetti della Fondazione Il Cuore si scioglie.
Il calendario delle viste guidate
Domenica 13 novembre 2022, ore 10.30 – Visita Fortezza Santa Barbara, piazza della Resistenza
Il complesso monumentale della Fortezza di Santa Barbaraè uno dei luoghi le cui vicende sono maggiormente legate alla storia di Pistoia. Le sue origini risalgono ai primi decenni del Trecento, con l’inizio del dominio della Repubblica fiorentina. Poi il suo ampliamento per volere di Cosimo I de’ Medici iniziato già a metà del ‘500, che vide una nuova stagione di interventi strutturali per consolidare e riaffermare il suo ruolo di presidio difensivo.
Dalla metà del Seicento, inizia il suo lento e graduale declino, passando anche attraverso cambiamenti di destinazione d’uso: da caserma, a carcere militare, ricorrendo infine nelle pagine più tragiche della vita cittadina, già negli anni risorgimentali fino agli anni della Liberazione. Nel 1944, furono fucilati quattro giovani pistoiesi renitenti alla leva per la Repubblica di Salò.Nel 1964 la definitiva dismissione del presidio militare e l’inizio dell’importante restauro, ad opera della Soprintendenza di Firenze. Nel 1994 la Fortezza di Santa Barbara è stata aperta al pubblico come sito museale nazionale.
Sabato 19 novembre 2022, ore 16.00, visita Ex Chiesa del TAU, Corso Silvano Fedi 28
Il complesso del TAU è dedicato al culto di Sant’Antonio Abate. Fondato alla metà del Trecento da fra’ Giovanni Guidotti, con l’annessa cappella di Sant’Antonio, o Chiesa del Tau, il convento si inserì nel vivo del contesto urbano andando ad occupare lo spazio lasciato libero dalla demolizione della seconda cerchia muraria rivestendo un ruolo di particolare rilievo nell’organizzazione religiosa della città. La Chiesa del TAU, fu fondata alla fine del 1360; sulle pareti si sviluppa un arti-colato ciclo di affreschi, databile al 1372, opera del fiorentino Niccolò di Tommaso, improntati da un minuzioso programma iconografico, dagli evidenti scopi didascalici ed educativi, dettato dallo stesso fra Guidotti.
Nel ciclo si narrano le storie tratte dal Vecchio Testamento, dal Nuovo Testamento e dalla Vita di Sant’Antonio Abate. Dopo un periodo di prosperità che si protrae fino alla metà del XVI secolo, si avviò verso una progressiva ed inarrestabile decadenza culminata alla fine del Settecento con la sua soppressione. Il convento e la chiesa vennero venduti a privati e destinati ad altri usi, che ne danneggiarono irrimediabilmente le strutture e il ciclo pittorico.
Questa condizione perdurò fino agli anni ’80 del ‘900, quando il convento, dopo l’acquisto da parte dello Stato, venne restaurato, restituendo al complesso il suo originario assetto spaziale e recuperando in buona parte il ciclo pittorico. All’interno della ex Chiesa del Tau sono esposte alcune opere monumentali di Marino Marini degli anni ‘50/60, fra cui: Il Miracolo (1953/54), Il Cavaliere (1956/57), Il grande grido (1962)
Domenica 27 novembre, ore 10.30, Visita Oratorio San Desiderio, via Laudesi 53
L’Ex Oratorio di San Desiderio rappresenta la memoria di quella che doveva essere la chiesa del convento di suore benedettine di cui si hanno notizie fin dal 1084. Nella sua storia si alternano momenti di grande ricchezza e splendore con cadute e irrimediabili momenti di decadenza che ne segnarono la sua vendita a privati nel 1860. A quella data l’intero complesso fu diviso destinando ciascuna parte ad altri usi.
Oggi l’edificio si configura come una spoglia aula rettangolare con coper-tura a capanna, ma il colpo d’occhio appena si entra è inatteso, ed è impossibile non restare fortemente colpiti di fronte all’affresco di Sebastiano Vini, sulla parete dove in origine si trovava l’altare. Uno spazio fino a 9 metri di altezza e 9,60 metri di larghezza, completamente dipinto dall’artista intorno al 1570, per illustrare la storia del Martirio dei Diecimila.
Quest’ aula è quello che rimane della proprietà Rospigliosi che nel 1910, grazie ad Alessandrina Gelli Rospigliosi, fu donata allo Stato, nella consapevolezza dell’importanza storica artistica dell’affresco qui con-servato. Dopo numerosi interventi di restauro l’opera è stata restituita alla città. L’Oratorio è divenuto Museo Statale ed aperto al pubblico il 28 dicembre 1977.
Prenotazioni: tel. 057324212, Fortezza Santa Barbara (dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.30