Un progetto che ha richiesto alcuni mesi di lavoro per l’allestimento dei locali, il reperimento delle derrate alimentari e la formazione dei volontari che, a partire dalla prossima settimana, saranno pronti ad accogliere quanti avranno la necessità di usufruire di un servizio ritenuto ormai indispensabile per soddisfare i bisogni, sempre più urgenti, di molte famiglie aglianesi.
Si trova in via Matteotti, ad Agliana, nella sede storica della Misericordia, a fianco del Centro di Ascolto parrocchiale ‘Madre Teresa di Calcutta’ e sarà aperto nei giorni di lunedì e mercoledì, dalle ore 16 alle ore 19.
Al progetto, che vede anche la collaborazione del Centro d’ascolto Caritas don Tonino Bello e della Caritas parrocchiale di San Piero, hanno partecipato Unicoop Firenze, sezione soci di Agliana e Fondazione Il Cuore si scioglie, che si sono impegnate nella realizzazione dell’Emporio, nel dettaglio attraverso la fornitura del software per la gestione amministrativa, la formazione haccp e sicurezza dei volontari, i cestini per fare la spesa e la prima fornitura di prodotti alimentari.
«Unicoop Firenze e Fondazione Il Cuore si scioglie credono molto nell’importanza degli Empori della Solidarietà e per questo hanno sostenuto la realizzazione di questa struttura ad Agliana. L’Emporio, infatti, non è solo un luogo dove, chi si trova in condizioni di povertà, può procurarsi i generi alimentari necessari per andare avanti. È soprattutto un posto dove la solidarietà si fa tangibile e con essa il senso di comunità e di inclusione che la Toscana da sempre esprime. Come Unicoop Firenze siamo felici di aver contribuito, sostenendo la formazione dei volontari e le spese vive per la struttura, e di far parte di questa rete che pensa agli ultimi. Fa parte dei nostri compiti come cooperativa di consumo, attiva da sempre anche attraverso la Fondazione il cuore si scioglie con le raccolte alimentari e le attività solidali dei nostri soci» fanno sapere da Unicoop Firenze.
Per il governatore della Misericordia, Ilaria Signori l’Emporio è frutto di “una sinergia che ci permette di remare nella stessa direzione, per offrire risposte adeguate a un numero crescente di persone che hanno difficoltà a far quadrare il bilancio familiare, a causa della mancanza di lavoro, accentuata dalla crisi economica conseguente alla pandemia da Covid-19. Due sono gli scopi che ci prefiggiamo di conseguire: da una parte la dignità della persona, cercando di rendere l’esperienza dell’Emporio più simile possibile a quella di fare la spesa in un negozio, dall’altra cercare di contrastare l’aumento dei ‘nuovi poveri’ che necessitano di assistenza e di un aiuto concreto per poter andare avanti nel quotidiano”.
“Sono oltre sessanta le famiglie aglianesi, per un totale di circa duecentocinquanta persone, che fino a oggi sono state assistite dal nostro Centro di Ascolto, con la distribuzione dei pacchi alimentari – sottolinea il parroco di San Piero, don Paolo Tofani – e a partire dai prossimi giorni, grazie all’attivazione dell’Emporio, potranno scegliere in autonomia i prodotti alimentari di maggiore necessità. Un’emergenza sociale, quella della nuova povertà, che resta troppo spesso sotto traccia, che non fa rumore ma ciò nonostante deve scuotere le nostre coscienze, per poter dare una solidarietà concreta a quanti restano un passo indietro nell’affrontare le difficoltà quotidiane. Ringrazio i numerosi volontari che si sono resi disponibili per questo servizio gratuito alla comunità aglianese e lancio un appello ai nostri concittadini, ai supermercati e alle aziende del territorio perché facciano sentire anch’essi la loro solidarietà, offrendo all’Emporio prodotti alimentari non deperibili, di prima necessità”.