Pietro Bartolo a Pontassieve

Sala consiliare e Sala delle Eroine piene per l'incontro con il medico di Lampedusa, oggi europarlamentare, che ha presentato il suo libro "Le Stelle di Lampedusa"

“Restiamo umani che è la cosa più importante”.

Questa la frase con cui il dott. Pietro Bartolo, per trenta anni medico di Lampedusa, ora europarlamentare, ha chiuso l’intervento nella sala consiliare del Comune di Pontassieve, dove è intervenuto venerdì 11 ottobre, per presentare il suo libro “Le stelle di Lampedusa” ma, soprattutto, portare la sua testimonianza e raccontare il suo impegno e quello dei pescatori e dei cittadini lampedusani per salvare le tante persone che arrivano ogni giorno dal mare ( e recuperare i tanti che non ce la fanno a portare a termine il viaggio), con un bagaglio carico di soprusi e sofferenze.

Accanto a storie brutte, che lo stesso dottore racconta con commozione per immagini e video, anche storie a lieto fine come quella della bambina raccontata nel libro, salvata dal naufragio, e ricongiunta alla madre, dopo una lunga trafila burocratica.

Bartolo è intervenuto a Pontassieve come apertura del progetto Diverso da chi? voluto dal Comune di Pontassieve, sezione soci Coop Valdisieve e SPI CGIL Lega di Pontassieve e Pelago.

L’incontro si è concluso con la consegna di una targa data dal sindaco Monica Marini al dott. Pietro Bartolo come ringraziamento per “il suo senso di umanità e la forza delle sue parole e delle sue azioni che ci ricordano il dovere del soccorso e della solidarietà“.

Proteggere le persone prima dei confini

Commenta Pietro Bartolo – “Tutti abbiamo il diritto di vivere una vita dignitosa, scegliere dove vivere, perché insieme si può stare”.

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