Moby Dick Festival

Dal 3 al 7 aprile in piazza Repubblica a Terranuova Bracciolini. Con oltre 35 ospiti nazionali e internazionali

Il potere delle parole

Tema dell’edizione 2019 del Moby Dick Festival è il potere delle parole, che sarà ospitato dal 3 al 7 aprile in piazza della Repubblica a Terranuova Bracciolini. Oltre trentacinque ospiti nazionali e internazionali a tambur battente per cinque giorni sul palco del Moby Dick Festival, la cui anteprima è stata affidata a Massimo Recalcati.
Moby Dick Festival è cultura, storia, giornalismo, scrittura, filosofia, musica, politica, economia, antropologia e sociologia. L’apertura del Festivalil 3 aprile, alle 21.15, è affidata al giornalista e telecronista Federico Buffa.

L’edizione 2019

L’edizione del 2019 si arricchisce con la presenza di intellettuali internazionali come Tahar Ben Jelloun, il 6, alle 21. Ben Jelloun è scrittore, poeta, e saggista marocchino noto per i suoi scritti sull’immigrazione e sul razzismo. Con lui il tedesco Peter Scneider e lo scrittore francese Edouard Luois. Ci sarà anche il guru della mobilità ciclistica Mikael Colville Andersen, urban designer e fondatore di Copehagenize, lo studio di comunicazione e progettazione della città e misura di bicicletta.

Ecco allora alcuni nomi degli ospiti: Gianrico Carofiglio, Federico Rampini, Federica Angeli, Massimo Cacciari, Alessandro Barbero, Alessandra Sardoni, Nando Dalla Chiesa, Giovanni Veronesi, Niccolò Fabi, Ferruccio De Bortoli, Carlotta Sami, Enrico Letta, Laura Morante, Vittorio Sgarbi, Stefano Massini, Anais Ginori, Marco Aime, Stefano Vastano, Marina Calculli, Sebastiano Caputo, Antonio Caprarica, Beppe Severgnini, Ferruccio De Bortoli, Lucio Caracciolo, Vittorio Emanuele Parsi Marcello Fois, Massimo Bray.

I dettagli degli interventi in programma

Mikael Colville-Andersen, canadese di casa in Danimarca, sabato 6, ore 22, oggi è fra le voci più influenti quando si parla di qualità urbana. Esperto di mobilità, urban designer, divulgatore internazionale, è autore di saggi, documentari, serie tv.

Come fondatore e CEO di Copenhagenize Design, Colville-Andersen fa da consulente a città e istituzioni, con la missione di “copenaghenizzare” il mondo esportando la cultura della bici. È il volto mai banale della serie tv The Life-Sized City, in Italia su LaEffe, in cui ci guida in prima persona nel futuro delle città.

Édouard Louis, domenica 7, ore 19, autore francese, sarà intervistato dalla corrisponde di Repubblica da Parigi Anais Ginori. Louis usa la letteratura come arma. “Scrivo per far vergognare la classe dominante”, ha detto lo scrittore francese di 25 anni in una recente intervista.

Questo approccio conflittuale è iniziato con la pubblicazione del suo primo romanzo autobiografico “The End of Eddy”, che è stato tradotto in molte lingue ed è uscito negli Stati Uniti l’anno scorso. Nel volume Louis ha raccontato com’è stato crescere dovendo nascondere la propria omosessualità in una piccola città nel nord della Francia. Ha attribuito la maggior parte della colpa agli atteggiamenti meschini della sua famiglia e dei suoi amici e alla loro insufficiente istruzione, che, ha detto, era stata ostacolata dal disperato bisogno di fare abbastanza soldi per poter mettere del cibo sulla tavola.

Federico Rampini (venerdì 5, ore 21) presenta il libro “Quando inizia la nostra storia” in cui gioca con alcune date-chiave per fare luce sui sorprendenti legami tra eventi epocali del passato e il nostro presente. Il tema al centro della conversazione è la storia come maestra di vita: è urgente riscoprirla come guida.

Altro ospite internazionale, sabato 6, ore 16, Peter Schneider che farà una conversazione con Stefano Vastano (L’Espresso) il cui tema è Germania 2019: situazione politica e identità di un Paese al centro delle crisi in Europa.

Gianrico Carofiglio, (domenica 7, ore 18) scrittore, politico ed ex magistrato, sarà con noi iper presentare il suo ultimo libro “La versione di Fenoglio” e farà una conversazione con Ferruccio De Bortoli ad oggetto per parlare delle parole come pistole fumanti.

Massimo Cacciari (sabato 6, ore 15) presenta il suo “La mente inquieta”. Il tema è la ricerca delle parole come strumento di elaborazione del pensiero. “Oggi le passioni restano libere, inespresse, e fanno danni. Invece, dice Cacciari, alla disperazione bisogna dare una voce, una forma. E quindi la prima cosa da fare è coltivare la lingua, perché la lingua è il nostro unico strumento di elaborazione del pensiero. Bisogna tornare a parlare bene”.

Altri ospiti

Marcello Fois in conversazione con Massimo Bray (domenica 7, ore 16). Il tema: C’è bisogno degli intellettuali? Dialogo sul ruolo che ha (o dovrebbe avere) chi rappresenta il mondo della cultura.

Nando Dalla Chiesa (venerdì 5, ore 19.15). Scrittore, sociologo, politico e accademico. Figlio secondogenito del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, presenta il suo “Per fortuna faccio il Prof”. Il tema al centro dell’intervento sarà un incontro sulla bellezza dell’insegnare e del vivere in università, il piacere delle sfide culturali, la meraviglia del confronto con le generazioni più giovani.

Daniele Zovi (giovedì 4, ore 21) presenta il suo ultimo lavoro “Alberi sapienti, antiche foreste”, il tema è quello del bosco come comunità: complesse relazioni tra piante, animali e uomo. Siamo abituati a guardare le piante che ci circondano con indifferenza. Nel millennio dell’iperconnessione, dei social, della corsa all’ultimo dispositivo tecnologico e della facilità di spostamento abbiamo perso il nostro rapporto con gli alberi. Lo sviluppo delle città ci ha portato ad allontanarci dalla natura: non conosciamo più i nomi degli alberi, non sappiamo capirne lo stato di salute, l’età, la storia né, spesso, prendercene cura. Recuperare un legame con gli alberi, imparare a conoscerli e amarli, tuttavia può essere un modo per ritrovare noi stessi, per metterci in contatto con le nostre radici.

Stefano Massini, (sabato 6, ore 18) una performance dal titolo “Le parole ti salvano la vita”. Un viaggio al confine tra racconto e parola, là dove una storia realmente accaduta si trasforma in un simbolo. Ovvero in una parola nuova.

Carlotta Sami, (sabato 6, ore 12) direttore comunicazioni con incarico di portavoce per il Sud Europa dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), avrà un confronto con Marco Aime sul tema: Di cosa parliamo quando parliamo di rifugiati? L’umanità fra realtà e retorica.

Moby Dick è anche kids con eventi di intrattenimento, animazione e spettacolo anche per i più piccoli, in programma sabato 6 e domenica 7 aprile in sala del Consiglio comunale e all’auditorium delle Fornaci a Terranuova.

Speciale fuoriprogramma

Tra i relatori anche David Grossman che terrà una lectio magistralis sul valore e il potere del racconto e delle parole, in programma furoi calendario il prossimo 18 maggio.

Gli eventi sono tutti ad ingresso gratuito  e si terranno nella tensostruttura allestita nella piazza della Repubblica.

Il programma

 

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