Un pacco di quaderni, una scatola di matite, un astuccio e a volte anche lo zaino. L’invito di Unicoop Firenze e Fondazione Il Cuore si scioglie a dare un aiuto a quei bambini e ragazzi che vivono in difficoltà economiche donando materiale scolastico ha riscosso una grande partecipazione.
Sono 95.000 le confezioni di materiale scolastico donate, un dato che va oltre le previsioni di cooperativa e Fondazione, a riprova della grande generosità di soci e clienti e della centralità del tema scuola in questo momento.
La scuola che ha aperto lunedì 14 settembre le aule in Toscana vede un numero importante di famiglie che prima potevano fare affidamento su uno stipendio o su entrate sicure, ma a causa della crisi economica che ha colpito il Paese e la regione, si sono ritrovate in povertà. Molte di queste hanno chiesto un sostegno alle associazioni di volontariato sul territorio, che hanno segnalato a Unicoop Firenze e Fondazione Il cuore si scioglie anche le difficoltà legate all’avvio della scuola. Da qui l’organizzazione della prima raccolta straordinaria di materiale scolastico di sabato scorso 12 settembre in 42 punti vendita delle sette province della Toscana in cui opera Unicoop Firenze.
Fra gli oggetti più donati, come da indicazione delle associazioni, quaderni, pennarelli, matite, fogli, astucci e anche zaini, oltre ai piccoli oggetti come temperamatite, colla e forbici, comunque necessari per le attività da svolgere in classe. L’iniziativa ha visto la partecipazione di alcune centinaia di volontari e delle sezioni soci di Unicoop Firenze, che hanno sostenuto la raccolta e in questo modo dedicato alcune ore del loro sabato alle persone più bisognose. Unicoop Firenze conferma il suo impegno a raddoppiare le donazioni, secondo le modalità che saranno più utili per le famiglie.
“Ringraziamo di cuore chi sabato ha donato materiale scolastico e chi lavora ogni giorno a stretto contatto con le famiglie più colpite dalla crisi. Grazie alla collaborazione fra i soci e clienti che hanno comprato un pacco di quaderni o di penne per chi non lo può fare e alle associazioni di volontariato del territorio, anche la raccolta straordinaria di materiale scolastico dello scorso sabato ha raggiunto un risultato importante – afferma Irene Mangani, vicepresidente della Fondazione Il Cuore si scioglie – che fa sì che quasi tutti i circa 10.000 nuclei famigliari in difficoltà segnalati dalle Caritas potranno avere accesso a parte del corredo scolastico da mettere nello zaino. Non ci poteva essere una risposta più partecipata e solidale per accompagnare i ragazzi nel rientro in classe”.
Un aiuto per la scuola e …per il doposcuola
Oltre alle Caritas diocesane della Toscana, i prodotti della raccolta scolastica sono destinati a chi si occupa di attività pomeridiane per bambini e ragazzi e in questo momento si trova a riorganizzare gli spazi, tenendo conto delle norme anticontagio, ma anche di una richiesta che è molto aumentata rispetto al passato, come succede a Fucecchio: “Tanti bambini con la sospensione delle lezioni hanno perso un anno – racconta Massimo Talini del doposcuola Alidoro – chi in famiglia parla una lingua straniera, ad esempio, si trova oggi a dover riiniziare tutto daccapo. Faremo il possibile per accogliere il maggior numero di alunni possibile nel nostro doposcuola, anche facendo più turni, perché il bisogno è forte. Lo sanno anche i ragazzi più fortunati, che sabato scorso alla raccolta straordinaria di materiale scolastico nei punti vendita Coop.Fi erano i primi a riempire i sacchetti di matite, pennarelli e quaderni da lasciare ai volontari per aiutare i compagni in difficoltà”.
L’importanza di esser comunità
Da Castelfiorentino, invece, arriva la testimonianza di Elena Bartalucci, responsabile della Comunità di minori a dimensione familiare San Martino: “Abbiamo partecipato con entusiasmo alla raccolta di sabato scorso. Per i ragazzi che vivono nella nostra casa famiglia la scuola è fondamentale e sono stati molto contenti di poter rientrare e riacquistare un po’ di normalità dopo il lockdown. Quando arrivano qui, hanno difficoltà emotive e comportamentali, vengono da situazioni di privazione e anche a scuola spesso sono elementi problematici. Ma appena si rendono conto di essere capaci di ottenere buoni risultati, il cambiamento è radicale. Lo vediamo alle elementari, ma anche per i ragazzi più grandi, che seguono corsi di formazione che permettono loro di progettare un futuro, di cogliere nuove e diverse opportunità, di immaginarsi in una prospettiva diversa. Per questo ringraziamo i soci per i materiali della raccolta, che oltre ad essere un dono per i bambini che vanno a scuola, ci permettono di investire su altre spese per i ragazzi, non dovendo pensare a penne e quaderni. In più la raccolta conferma l’importanza della rete e della solidarietà, fa sentire ai ragazzi che fanno parte di una comunità che li accoglie”.
Un aiuto per ripartire
“Oggi più che mai c’è necessità – conferma Franca Gambassi dell’Associazione Arco che opera a Scandicci ed è attiva sia con progetti nelle scuole del territorio, sia con corsi di italiano per migranti – ci stiamo organizzando per ripartire e penne e quaderni verranno utilizzati anche per i corsi di italiano. C’è la questione degli spazi, ma le attività sono importanti per i bambini. Pensiamo ad esempio che, quando arriva a scuola un ragazzo straniero, viene inserito in classe sulla base dell’età, non delle competenze linguistiche. Così ad esempio tempo fa abbiamo avuto alcune ragazze che erano entrate in terza media e parallelamente alle attività scolastiche facevano con noi corsi di italiano”.