Come emerge anche dall’analisi del Rapporto Coop 2021 l’epicentro della prossima crescita dei prezzi sta riguardando non solo le utenze domestiche, ma soprattutto il ben più importante capitolo della spesa alimentare. Infatti, i manager della filiera stimano un incremento medio dei prezzi alimentari superiore ai 3,5 punti percentuali con una ondata inflattiva che per il 63% del campione riguarderà sicuramente tutto il 2022.
A causare questo incremento di prezzi, soprattutto nella filiera agroalimentare, sono anche i problemi meteorologici che mettono in difficoltà gli agricoltori e la difficile ripresa della domanda post covid, a cui si sommano con gli effetti negativi della pandemia sulla logistica e sui trasporti. A tutto questo poi si aggiunge anche la crisi delle materie prime e il caro energia che stanno avendo ripercussioni dirette sui prezzi al dettaglio dei prodotti alimentari.
Secondo un’analisi Istat a novembre in prezzi essenziali alimentari, per la cura della casa e della persona, sono aumentati dell’1,2% arrivando ad un livello che non si registrava dal 2008.
«Tutelare il potere di acquisto dei soci e delle famiglie italiane, per noi significa intanto fare chiarezza su quello che succede, sul meccanismo delle filiere, sul rapporto con i fornitori – risponde Domenico Brisigotti l’uomo alla testa della direzione commerciale di Coop Italia, intervistato per l’Informatore-. Perché se un anno c’è poco grano, ci sono pochi pomodori o poche olive, inevitabilmente la domanda sarà più ampia dell’offerta e si registreranno dei costi più alti. Allo stesso modo, se aumenta il costo dell’elettricità o del carburante, all’agricoltore costerà di più produrre, ma non possiamo fare confusione fra reali necessità e speculazione, tanto più tenendo conto che non sempre gli aumenti sono immediati e, per come sono organizzati i processi di approvvigionamento dell’industria, ci sono tempi diversi per scaricare i processi inflattivi. Per questo Coop – conclude Brisigotti – sta lavorando pancia a terra per evitare i processi speculativi e sono in atto trattative con il mondo della produzione per garantire il potere di acquisto dei soci».
Un impegno costante sulla convenienza
Tra le iniziative messe in campo da Unicoop Firenze per difendere il potere di acquisto dei propri soci e clienti la campagna “Difendiamo la vostra spesa quotidiana dai rincari”: fino al 9 marzo 2022 ( la campagna è partita il 13 gennaio) la Cooperativa rilancia l’impegno sulla convenienza con oltre 600 prodotti a marchio Coop a prezzo protetto: prezzi bassi sì, ma nel rispetto del lavoro, dell’ambiente e della qualità.
L’iniziativa va in continuità con il 2021 che ha visto un forte impegno sulla convenienza, prima con il ribasso di oltre 800 prodotti a marchio e di marca, poi, da agosto a novembre, con la formula dei buoni sconto da 10 euro e lo sconto del 10% sulla spesa, con un investimento totale pari a 40 milioni di euro.
“Stiamo affrontando un momento di grande inflazione nelle materie prime alimentari e nelle materie prime che costituiscono il packaging. Con la nostra iniziativa vogliamo tutelare il potere di acquisto dei nostri soci e clienti ‘mettendo nel carrello’ non solo convenienza ma anche qualità, sicurezza e italianità, offrendo un pacchetto di prodotti a marchio Coop a prezzo protetto, perché riteniamo che il nostro compito sia, soprattutto in questo momento particolarmente difficile, garantire e proteggere il potere di spesa dei soci e clienti” – ha commentato Francesca Gatteschi direttore marketing di Unicoop Firenze nell’intervista rilasciata ad Informatore TV – “Veniamo da un anno straordinario nella sua criticità e questo ha richiesto delle azioni straordinarie da parte della Cooperativa durante tutto il 2021. Unicoop Firenze anche nel 2022 sarà a fianco dei propri soci e clienti per sostenere la loro spesa, allargando il paniere dei prodotti così da coprire tutti i bisogni della dispensa base delle famiglie, garantendo il miglior prezzo sul mercato”.