Si apre nel segno di Mozart (Così fan tutte: 28 e 30 agosto e 1 e 3 settembre), Verdi (La traviata: a settembre il 17, 22, 24 e 28, a ottobre il 2 e 5), Donizetti (Linda di Chamounix: 21, 23 e 30 settembre e 3 ottobre), e di nuovo Verdi con Rigoletto (19, 22, 24 ottobre) la stagione lirica del Maggio Musicale Fiorentino.
Fino ad aprile del prossimo anno saranno dieci le opere in scena (più una dedicata ai ragazzi e alle scuole), che si alterneranno a un altrettanto intenso programma sinfonico di una ventina di concerti e importanti ospitalità, dall’Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo all’Orchestra di Monte Carlo. Tutti nuovi allestimenti e tre, per così dire, “ritorni”: Linda di Chamounix, Così fan tutte e Rigoletto sono infatti già state messe in scena in teatro tra gennaio e marzo di quest’anno ma, a causa della pandemia, per la sola registrazione video e la trasmissione in streaming, e dunque non sono mai state viste in sala dal pubblico.
A dirigere il capolavoro di Mozart, sarà Adam Fischer; «un’opera che parla di amore e passione» – come ha spiegato il regista Sven-Eric Bechtolf -, con un grande cast internazionale di voci. Segue La traviata in un nuovo allestimento che vede sul podio il maestro Mehta, mentre nel ruolo della protagonista c’è il soprano Nadine Sierra, acclamatissima oramai in tutto il mondo, al suo debutto sia come Violetta che al Maggio. Nel ruolo di Germont padre si alternano Leo Nucci e Placido Domingo. Altro titolo verdiano è il Rigoletto: anche quest’opera, così come La traviata, vede la regia affidata a Davide Livermore, regista col quale il Maggio ha in progetto anche Il trovatore per la prossima stagione con un grande cast guidato da Zubin Mehta.
Opera poco rappresentata del genio bergamasco Gaetano Donizetti, Linda di Chamounix «è il coraggio e la follia: ci troviamo la forza e la dolente follia di una donna lacerata dall’allontanamento dalla famiglia e dall’amore per un uomo. Sullo sfondo, il dramma dei migranti, il riscatto sociale, la metropoli ricca e cosmopolita», dice Michele Gamba, annoverato fra i più affermati giovani direttori d’orchestra italiani. Nel cast due stelle di prima grandezza del belcanto come Jessica Pratt e Teresa Iervolino.
Musica per Dante
La stagione sinfonica prende avvio con Zubin Mehta il 10 settembre con la ripresa del “Ciclo Beethoven” (appuntamenti successivi il 25 e 29). Mentre a dirigere le due ospitalità di questo mese ci sono Daniele Gatti – designato come direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino per i prossimi tre anni, a partire da marzo 2022 – che dirige l’Orchestra Mozart in un programma con musiche di Stravinskij e Mozart (il 12) e, il giorno seguente, Riccardo Muti, che dirige l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Coro del Maggio, con professori d’Orchestra del Maggio, in un concerto in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante: in programma musiche di Tigran Mansurian, uno dei principali compositori armeni di musica classica e colonne sonore di film, Franz Liszt e Giuseppe Verdi.
A dicembre, il 22, sarà poi inaugurato il nuovo Auditorium del Maggio: a battezzare la sala sarà Mehta, insieme al Coro e all’Orchestra, in un programma che prevede fra l’altro una prima esecuzione assoluta – su commissione del Maggio Fiorentino – di una composizione di Luca Francesconi, Divina Commedia.
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