Il libro “A me gli occhi” di Francesco Tullio Altan – vignettista che da 50 anni racconta i sogni dei bambini, ma anche la nostra vita, la politica e i nostri peggiori difetti, due anime diverse un unico tratto, che ha segnato l’infanzia delle tante generazioni cresciute con Pimpa, di cui Altan è il “padre di matita”- è una selezione delle sue vignette, ogni argomento è introdotto dalle diverse figure femminili che, negli anni, ha rappresentato nei suoi disegni. Ciascuna di loro ha un ruolo importante, un punto di vista penetrante e saggio.
I protagonisti delle immagini di Altan siamo noi: esseri umani fragili, disincantati, velenosi. Personaggi costantemente alle prese con difficoltà grandi e piccole del quotidiano, e disperatamente somiglianti fra loro. La sua è letteratura illustrata. Insieme a un’ironia che taglia la vita come burro. Sono questi gli ingredienti base di un segno ormai inconfondibile, un caposaldo della vita italiana, di resistenza e di passione civile.
Il 15 dicembre, alle 18.30, allo Spazio Alfieri di Firenze, il vignettista Altan presenterà il suo nuovo libro “A me gli occhi”, con l’intervento di Sergio Staino e le letture di Maria Cassi.