La qualità di quello che si porta in tavola è fondamentale, ma è molto importante anche il contesto e il momento in cui si mangia. Occorrono tempi ben scanditi e orari il più possibile definiti. Parola di dietista: la dottoressa Giulia Bruni, dello staff di dietetica professionale del Meyer, spiega perché.
«Per i bambini, sin da quando sono piccolissimi, è importante consumare i pasti – tutti, colazione inclusa – seduti, a tavola, in un ambiente ben apparecchiato, dove ci si riunisce possibilmente tutti insieme, senza distrazioni come cellulari o televisione».
Perché è così importante dare al bambino degli orari precisi anche per l’alimentazione?
Abituare i bambini a orari il più possibile cadenzati li aiuta ad arrivare al momento del pasto con la giusta sensazione di fame. Se stiamo attenti a rispettare gli orari, senza farli spilluzzicare tra un pasto e l’altro, si abitueranno a presentarsi al pasto con il giusto appetito e impareranno che nutrirsi è una risposta al “pancino che brontola”.
Come mai è bene che i piccoli arrivino a tavola con un buon appetito?
Se ci arrivano sazi, perché magari hanno fatto una merenda troppo abbondante o troppo vicina alla cena, tendono a scartare gli alimenti meno graditi e ad avvicinarsi solo alle pietanze che li ingolosiscono. In questo modo il pasto non sarà completo e avranno fame prima del pasto successivo.
Perché e necessario cominciare la giornata con la giusta colazione?
Esatto. Il ritmo alimentare della giornata dipende proprio da questo primo pasto, che dovrebbe fornire circa il 20% del fabbisogno energetico.
Se la colazione è insufficiente, il bambino tenderà a cercare spuntini abbondanti, che poi lo porteranno al momento del pranzo con meno fame e via così fino alla merenda del pomeriggio e poi alla cena: il meccanismo si inceppa e si entra in un circuito non salutare in cui i pasti principali si impoveriscono a favore delle merende.
Quali sono gli orari ideali dei pasti?
Variano certamente in base all’età dei piccoli. Diciamo che, con la giusta flessibilità, una buona scansione è quella che prevede la colazione alle 7-7.30; uno spuntino alle 9.30-10, il pranzo tra le 12 e le 13. La merenda pomeridiana non dovrebbe essere mai troppo ravvicinata alla cena (16-16.30) e la cena dovrebbe essere un po’ distanziata dalla nanna, per lasciare tempo ai processi digestivi, e quindi intorno alle 19-20.
Ovviamente questi orari dipendono molto anche dalle regole degli asili e delle scuole: è fondamentale che le famiglie cerchino con loro una buona complicità, per regolare i pasti domestici anche in base a quelli scolastici.
Altri tre consigli
È una buona occasione perché l’educazione alimentare di un bambino è un’ottima occasione per migliorare anche le abitudini di tutta la famiglia. Ricordiamoci che i bambini imitano quello che vedono e quindi è fondamentale dare il buon esempio.
Inoltre nel bambino completamente svezzato il latte prima della nanna non è necessario.
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